Independent journal on economy and transport policy
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
YEAR XXVI - Number 10/2008 - OCTOBER 2008
Legislazione
Nuova normativa cinese sulle conferenze di linea
E' entrata in vigore in Cina una nuova legge che potrebbe
comportare conseguenze per le conferenze dei vettori marittimi.
La legge anti-monopoli - entrata in vigore il 1° agosto
scorso - proibisce gli accordi monopolistici ed anticoncorrenziali
(come la fissazione di prezzi), nonché l'abuso di una
posizione dominante.
Essa introduce altresì un sistema obbligatorio di
notifica anticipata per determinate concentrazioni e dà alle
autorità cinesi il potere di bloccare le transazioni che
dovessero tendere ad impedire o limitare la concorrenza.
Come accade in Europa, alle compagnie di navigazione che
dovessero contravvenire alle disposizioni della nuova normativa
cinese sulla concorrenza possono essere applicate sanzioni
finanziarie significative.
Si può sostenere che il divieto degli accordi
monopolistici potrebbe comportare conseguenze per le attività
delle conferenze di trasporto marittimo cinesi e per gli altri
accordi fra vettori che contengano elementi di connivenza in ordine
ai prezzi; la fissazione dei prezzi è senza dubbio inclusa
nel divieto relativo agli accordi monopolistici.
Ad esempio, sette linee di navigazione della IADA (Intra Asian
Discussion Agreement) sono state recentemente accusate da caricatori
di Hong Kong e della Cina meridionale di comportamenti
anticoncorrenziali e di fissazione congiunta di prezzi quando hanno
annunciato un sovrapprezzo d'urgenza sui rifornimenti.
Questa nuova norma sarebbe potenzialmente in grado di porre fine
a pratiche come quelle del citato sovrapprezzo.
Ciò detto, la legge anti-monopoli assicura altresì
un certo numero di eccezioni potenzialmente di ampio respiro ai
divieti, tali da poter essere utilizzate a propria giustificazione
da parte delle conferenze di linea; ad esempio, quelle tese ad
affinare la qualità del prodotto o a migliorare l'efficienza.
Alla domanda se la nuova legge possa comportare conseguenze
ancora più complicate per le conferenze di linea o
addirittura portare alla loro abolizione, come avvenuto in Europa,
l'avvocato Kirstie Nicholson, dello studio Lovells di Shanghai, ha
detto che ciò non è chiaro: "Non vi è
alcuna specifica esenzione per le conferenze di linea nella legge
anti-monopoli, di modo che esse potrebbero essere proibite come
presto lo saranno in Europa; la Commissione Europea vorrebbe che
altri paesi seguissero la sua strada, ma la Cina potrebbe andare in
direzione diversa.
Potrebbero adeguarsi alla normativa europea sia la Cina sia,
forse, Singapore che, ad esempio, ha recentemente introdotto
un'esenzione per categoria per le conferenze di linea, al contrario
di quanto sta succedendo in Europa". (da:
Containerisation International, settembre 2008, pag. 24)
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