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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 GIUGNO 2016
TRASPORTO FERROVIARIO
IL TRASPORTO MERCI FERROVIARIO PERDE ANCORA QUOTE DI MERCATO
IN EUROPA
La Corte dei Conti Europea afferma che la quota di mercato della
ferrovia nell'Unione Europea per quanto riguarda il trasporto merci
è calata dal 2011 malgrado l'Unione Europea abbia concesso
contributi per 28 miliardi di euro a progetti ferroviari dal 2007 al
2013 e si sia impegnata sin dal 1992 in maniera coordinata al fine
di incoraggiare il dirottamento delle merci trasportate dalla strada
alla ferrovia.
I revisori hanno esaminato le prestazioni del trasporto merci
ferroviario nell'Unione Europea dal 2000 in poi e hanno visitato la
Repubblica Ceca, la Germania, la Spagna e la Polonia dalla metà
del 2014 alla metà del 2015.
I revisori hanno constatato che le prestazioni complessive della
ferrovia "restano insoddisfacenti" con una velocità
media dei treni merci molto bassa ed una media di soli 18 km/h in
molte tratte internazionali.
Essi hanno inoltre scoperto che molti caricatori preferiscono
l'autotrasporto alla ferrovia.
Tuttavia, i revisori hanno in effetti notato come alcuni paesi,
quali l'Austria, la Germania e la Svezia, si siano dati da fare per
conseguire risultati migliori di quelli dell'Unione Europea nel suo
insieme.
"Una singola zona ferroviaria europea è ancora molto
distante dall'essere conseguita" affermano i revisori.
"La rete ferroviaria dell'Unione Europea in linea di
massima resta un sistema di reti nazionali separate, con varie
autorità nazionali e regole molto diverse per gestire
l'assegnazione delle tracce, la gestione e la tariffazione.
Le procedure di gestione del traffico non sono adatte alle
esigenze del trasporto merci ferroviario, anche nell'ambito dei
corridoi dedicati a quel tipo di trasporto: ai treni merci viene
addebitato ogni km di infrastruttura ferroviaria che utilizzano.
E questo non accade sempre nel caso del trasporto stradale".
I revisori hanno scoperto che in tre dei paesi che hanno
visitato sono stati assegnati più finanziamenti europei alla
strada che alla rotaia fra il 2007 ed il 2013, nonché che
quando sono stati assegnati finanziamenti europei alla ferrovia essi
non sono stati utilizzati principalmente per soddisfare le necessità
del trasporto merci ferroviario.
"Se le questioni identificate nel nostro rapporto non
dovessero essere affrontate debitamente allora la concessione di
finanziamenti straordinari non risolverà il problema di per
se stessa" dichiara Ladislav Balko, revisore della Corte dei
Conti responsabile del rapporto.
"Occorre che la Commissione e gli stati membri aiutino i
gestori dei treni e dei binari a migliorare l'affidabilità,
la frequenza, la flessibilità, l'attenzione al cliente, i
tempi di viaggio ed i prezzi del trasporto merci ferroviario".
La Corte dei Conti sostiene che la prima priorità è
quella di migliorare la struttura strategica e normativa del
trasporto merci ferroviario.
Essa ha sollecitato la Commissione Europea e gli stati membri ad
affrontare le questioni inerenti alla debolezza osservata a
proposito della liberalizzazione del mercato del trasporto merci
ferroviario, alle procedure di gestione del traffico, alle
limitazioni amministrative e tecniche, al monitoraggio ed alla
trasparenza delle prestazioni del trasporto merci ferroviario ed
alla concorrenza leale fra modalità di trasporto.
In secondo luogo, la Corte ha richiesto una utilizzazione più
efficace dei finanziamenti europei disponibili per provvedere alle
esigenze del trasporto merci ferroviario.
Essa vorrebbe che la Commissione e gli stati membri adottassero
un approccio coerente fra gli obiettivi politici e l'assegnazione di
finanziamenti, con un'attenzione ai corridoi di trasporto merci
ferroviario, e che migliorassero la selezione, la pianificazione e
la gestione dei progetti così come la manutenzione della rete
ferroviaria.
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