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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTSANNO XXXVI - Numero 15 MAGGIO 2018

STUDI E RICERCHE

I TRAFFICI VIA MARE DELLA CINA: UNA SPETTACOLARE TENDENZA AL RIALZO

Negli ultimi due anni si è assistito alla ripresa di una vivace crescita degli enormi traffici via mare della Cina, successivamente al precedente brusco rallentamento della tendenza al rialzo.

Il potenziale per una ulteriore espansione in futuro è ancora visibile, ma non è facile prevedere con precisione come evolveranno alcuni aspetti.

L'aggiungersi a questa combinazione di una disputa commerciale con implicazioni negative amplifica l'incertezza circa le prospettive.

L'evoluzione di questa componente globale dei traffici via mare è particolarmente avvincente, date le sue grandissime dimensioni ed il suo consistente contributo all'espansione complessiva dei traffici.

Le importazioni della Cina sono cresciute sino a costituire più di un quinto del totale mondiale.

Nel corso dell'ultimo decennio, metà della crescita dei volumi dei carichi globali movimentati ha ricevuto il contributo dei volumi di importazione aggiuntivi in Cina.

La storia di trasporto marittimo del secolo

Sebbene l'identificazione della più significativa storia di trasporto marittimo del 21° secolo sia per certi versi una questione di opinioni, l'impatto dei traffici via mare della Cina in espansione è una buona candidata al titolo.

Le ramificazioni per i versanti sia della domanda che, a sua volta, dell'offerta del mercato mondiale di trasporto marittimo sono state imponenti.

Le importazioni in aumento in Cina hanno apportato un potente contributo al periodo antecedente al 2008 dei sostenuti mercati mondiali di trasporto marittimo.

Il prolungato "boom durato due vite intere" del mercato del trasporto di rinfuse secche terminato nel 2008 ha rispecchiato questa influenza.

Di conseguenza, nel corso dell'ultimo decennio a partire dal momento di quella forte fase di mercato le importazioni in Cina hanno assicurato un prezioso supporto ai mercati delle rinfusiere, petroliere, portacontainer e gasiere.

Possiamo affermare che quel supporto ha incoraggiato la sopravvalutazione collettiva degli armatori del potenziale di crescita dei traffici via mare negli ultimi dieci anni, comportando una eccessiva crescita della flotta mondiale, un serio eccesso di capacità e modesti mercati dei noli per la maggior parte del periodo.

Alcune statistiche evidenziato queste osservazioni.

Il principale punto focale è quello del quadro delle importazioni ed è in questa categoria che si è assistito all'impatto più grosso.

Anche fra gli esportatori la Cina è un elemento di notevoli dimensioni cresciuto nel corso dell'ultimo decennio e di un periodo più lungo, ma tale ampliamento è stato relativamente piccolo.

La tendenza al rialzo nelle importazioni è stata notevole.

Nel 2017, le importazioni di tutti i tipi di carico in Cina (rinfuse secche, petrolio, gas, spedizioni containerizzate ed altri carichi) sono cresciute di 182 milioni di tonnellate ovvero dell'8% rispetto all'anno precedente secondo i calcoli della Clarksons Research.

Questo incremento ha fatto seguito ad un aumento del 7% nel 2016.

I ritmi di crescita annua negli ultimi dieci anni sono oscillati fra l'1% nel 2015 (il più lento) ed il 37% nel 2009 (il più rapido).

L'impennata del 2009 è stata quella di un'annata eccezionale, derivante dalla vigorosa espansione dell'economia e dell'industria cinesi che ha contribuito sensibilmente alla ripresa mondiale dalla depressione.

Fatta eccezione per quella insolita prestazione, i tassi di crescita più alti nelle importazioni della Cina di tutti i tipi di carico sono stati quelli registrati dal 2011 al 2013, quando si è assistito ad aumenti annui dell'11-12%.

La crescita annua media per l'intero periodo dal 2007 al 2017 è stata del 10,2%.

Importazioni eccezionali, buone esportazioni

Osservando maggiormente in dettaglio l'espansione nel corso dell'ultimo decennio, ne esce rafforzata l'impressione di una tendenza al rialzo davvero notevole.

Le importazioni annue di tutti i carichi di origine marittima in Cina sono salite del 163% rispetto ai volumi del 2007, raggiungendo i 2.437 milioni di tonnellate nel 2017.

Le importazioni di rinfuse secche, l'elemento maggiore, sono state la categoria dalla crescita più rapida nel corso di dieci anni, essendo aumentate del 191% per 1.730 milioni di tonnellate.

La seconda maggiore componente, il petrolio (il greggio più i prodotti) ha assistito ad un incremento percentuale di 129 punti per 416 milioni di tonnellate.

Nel segmento delle merci containerizzate, la crescita è stata del 43% per 117 milioni di tonnellate.

Tutti gli altri carichi messi assieme si sono incrementati del 149% per 175 milioni di tonnellate.

Il riferimento dell'espansione delle importazioni complessive della Cina alle prestazioni dei traffici mondiali via mare nel loro complesso è significativo.

Le importazioni annuali di tutti i tipi di carico in Cina sono cresciute di 1.510 milioni di tonnellate nei dieci anni che vanno fino al 2017, equivalendo al 49% della crescita mondiale delle importazioni, secondo i dati della Clarksons Research.

Le importazioni annue in tutti gli altri paesi messi assieme sono cresciute di 1.593 milioni di tonnellate, il che equivale a dire che c'è stata una crescita del 51% delle importazioni mondiali.

Pertanto si può constatare come la Cina abbia contribuito quasi quanto tutti gli altri paesi messi assieme all'ampliamento dei traffici globali nel corso del periodo in questione.

Di conseguenza, le importazioni (in ordine a tutti i tipi di carico) della Cina sono aumentate in percentuale dei traffici globali via mare.

Dall'11% del totale mondiale nel 2007 (e, prima ancora, dal 5-6% nei primi anni 2000), la percentuale si è quasi raddoppiata sino ad una quota del 21% nel 2017.

Confrontando le esportazioni con le importazioni, i volumi in esportazione sono stati inferiori di un quarto rispetto alle importazioni complessive.

La crescita delle esportazioni annue via mare della Cina di tutti i carichi è stata di un modesto 19% nel corso degli ultimi dieci anni.

Il totale ha raggiunto i 563 milioni di tonnellate nel 2017.

C'è stato un calo del 3% l'anno scorso dopo un paio di modesti aumenti.

La categoria maggiore è stata quella dei carichi di rinfuse secche, che ne ha rappresentato i due quinti, anche se i carichi containerizzati sono stati quasi altrettanto grandi.

Questo breve viaggio nella statistica dimostra il ruolo della Cina con la sua quota ingrandita dei traffici via mare globali.

Se si considera anche che essa ha assicurato la metà dell'aumento dei volumi di traffici globali nel corso dell'ultimo decennio, l'attenzione che tale tendenza attira nei mercati dello shipping è giustificata.

Potenti motori macroeconomici

Diversi generali, ed in qualche caso più specifici, influssi sono stati determinanti nel sostenere la vigorosa tendenza dei traffici cinesi.

A sostegno di questo modello ci sono state la generalmente diffusa influenza del solido progresso dell'economia nazionale e le caratteristiche di quella sostenuta prestazione.

Pur dimostrando una tendenza alla decelerazione nel corso dell'ultimo decennio, l'economia cinese è comunque riuscita ad evitare un aumento dei periodi di estrema debolezza e lo slancio è stato per lo più ben supportato.

Ci sono state fasi in cui le preoccupazioni (specialmente fra gli osservatori esterni) circa le prospettive sono state accresciute dai segnali secondo i quali gli influssi negativi dovevano diventare prominenti.

Sono state ripristinate condizioni più solide, di solito con l'assistenza dei programmi di stimolo del governo e, sulla base delle cifre ufficiali relative al PIL, è stato limitato qualsiasi peggioramento.

Gli aumenti percentuali annui a doppia cifra del PIL sono terminati, con una eccezione, prima della crisi finanziaria globale e della recessione.

Ma anche al culmine di quella crisi nel 2008 e 2009 la Cina è stata in grado di conseguire una sana crescita annua rispettivamente nell'ordine del 9,6% e 9,2%, malgrado si sia trattato di un brusco rallentamento rispetto al 14,2% riportato nel 2007.

L'eccezione al conseguente modello inferiore ai tassi del dieci per cento è stata quella di un breve rilancio sino al 10,6% nel 2010 quando il mondo era in ripresa.

In seguito, si è radicata una tendenza al rallentamento.

Dopo un ancor solido 9,5% nel 2011, una crescita più lenta è divenuta la norma.

Dal 2012 al 2014 è stata registrata una media annua del 7,7%, seguita da una media del 6,8% dal 2015 al 2017.

Gli altri indicatori dell'attività economica in Cina sono stati sostanzialmente in linea con questo modello di evoluzione.

Malgrado i dubbi fra gli economisti esterni in ordine a quanto precisamente i dati riportati ufficialmente dalla Cina circa il PIL riflettessero il vero quadro dell'evoluzione dell'attività economica, è chiaro che molte grandi componenti hanno continuato a crescere decisamente, con differenze.

Aspetti del cambiamento

Quali altre e più dirette incidenze hanno contribuito alla tendenza dei traffici via mare della Cina?

Gran parte di tali incidenze sono state positive.

Le importazioni in crescita sono state lo specchio di vigorose tendenze di consumo dal momento che l'espansione della domanda per i prodotti dei singoli settori ha spronato i volumi produttivi in aumento.

Quando la produzione nazionale delle materie prime - come i minerali di ferro, il carbone, il petrolio greggio ed il gas - si è dimostrata sempre più inadeguata, sono state necessarie importazioni su larga scala.

Le provviste estere sono state spesso più competitive di quelle nazionali, in conseguenza della superiore qualità o del costo inferiore o di entrambe le cose.

In diversi traffici anche l'esigenza di accumulare scorte ha rafforzato la prevalente tendenza al rialzo.

In alcuni casi la formazione delle scorte sembra essere stata dovuta principalmente all'imperativo commerciale di far sì che venissero mantenute le forniture nel caso che si verificasse qualche temporaneo problema nei traffici.

A fianco di tale ragione, la politica del governo di costituire grandi scorte strategiche ha dato ulteriore impulso alle importazioni.

La realizzazione di un'estesa capacità di stoccaggio del petrolio greggio è stata una caratteristica specialmente notevole e la progressiva saturazione di queste strutture ha comportato un grosso impatto.

Un altro aspetto dell'azione governativa è quello della politica energetica.

Gli effetti sulle importazioni di carburante sono stati di varia natura.

La Cina è passata stabilmente a risorse energetiche più pulite negli ultimi anni, nel tentativo di ridurre l'affidamento alla combustione di carbone, con implicazioni negative sulle importazioni.

Anche se il carbone resta la maggiore fonte di energia, le alternative del gas naturale, unitamente all'energia rinnovabile eolica e solare, vengono ora promosse intensamente, mentre vengono favorite anche l'energia idroelettrica e quella nucleare.

L'intensificazione della pressione a ridurre l'inquinamento atmosferico eccessivamente grave in città e paesi ha giustificato questi obiettivi della politica.

La politica governativa nel settore agricolo ha causato alcuni effetti significativi.

Il limitato supporto alla produzione nazionale di semi di soia ha comportato il potenziamento del ruolo delle importazioni, dal momento che essi costituiscono il maggior quantitativo singolo di derrate agricole importate dalla Cina.

L'aumento delle scorte strategiche ufficiali di soia vi ha dato ulteriore impulso.

Per contro, la politica governativa nel corso degli ultimi due anni di riduzione delle scorte eccessive di mais si è rispecchiata nella limitazione delle importazioni di cereali per l'alimentazione del bestiame.

L'evoluzione dei singoli traffici

Quando si esaminano più da vicino le singole categorie dei traffici via mare della Cina, emergono diverse caratteristiche.

Nell'ambito della categoria dei traffici in importazione, le rinfuse secche sono l'elemento dominante, costituendo il 71% del totale generale nel 2017.

Quanto al resto, il petrolio è il secondo in classifica con il 17%, seguito dai volumi containerizzati al 5% e da gli altri carichi con il 7%.

Nell'ambito della categoria dei traffici in esportazione, i maggiori articoli includono i beni manufatti containerizzati, le rinfuse secche di cui i prodotti in acciaio rappresentano la porzione maggiore ed i prodotti petroliferi lavorati.

All'avanguardia dell'espansione dei traffici, le importazioni di rinfuse secche sono state quelle con le migliori prestazioni, contribuendo alla sensazionale crescita nel corso dell'ultimo decennio.

In particolare i minerali di ferro sono divenuti di gran lunga la maggiore componente singola ed ora comprende oltre i due quinti delle intere importazioni della Cina di tutti i tipi sulla base dei volumi dell'anno scorso.

Nell'ambito del totale della categoria delle rinfuse secche, i minerali di ferro rappresentano i tre quinti.

Altri rilevanti rinfuse sono il carbone, i cereali ed i semi oleosi (specialmente i semi di soia), la bauxite e l'allumina, il nickel e gli altri metalli, nonché i prodotti forestali.

Le importazioni di minerali ferrosi negli ultimi due anni hanno superato il miliardo di tonnellate annue, avendo quelle via mare raggiunto in totale gli 1,06 miliardi nel 2017, un aumento di quasi tre volte dei volumi annui nel corso dell'ultimo decennio.

Questa tendenza verso l'alto ha rispecchiato l'aumento della produzione di acciaio e la crescita dell'uso di metalli, nel contesto di un rafforzamento della domanda di acciaio da parte delle attività di costruzione e delle industrie manifatturiere.

La produzione annua di acciaio grezzo in Cina è salita del 70% negli ultimi dieci anni sino a 832 milioni di tonnellate nel 2017.

La preferenza in evoluzione per i metalli di alta qualità forniti dall'estero, che hanno progressivamente rimpiazzato i fornitori nazionali di minerali ferrosi a bassa qualità, ha ulteriormente dato slancio alle importazioni.

Si è assistito ad una rapida crescita delle importazioni di carbone nel corso del quinquennio terminato nel 2013, a partire dal quale anno i totali sono stati inferiori rispetto al culmine.

Nel 2016 e nel 2017 i volumi di quasi 227-230 milioni di tonnellate annue sono stati di cinque volte superiori rispetto ai livelli visti un decennio prima.

Il carbone per caldaie destinato alle centrali elettriche è il mercato più grande.

Le forniture estere sono state spesso più competitive rispetto alla produzione delle miniere nazionali cinesi, che producono carbone su vasta scala.

Anche i cambiamenti nei modelli di consumo, delle scorte e delle politiche governative hanno avuto un impatto sulle importazioni.

Le misure prese per ridurre l'uso del carbone per motivi ambientali hanno comportato recentemente notevoli limitazioni.

Nell'ambito delle categorie dei cereali e dei semi oleosi, la parte maggiore è costituita dai semi di soia, che hanno seguito una tendenza in forte aumento.

Le importazioni via mare di cereali e semi di soia hanno raggiunto i 116 milioni di tonnellate nel 2017, una crescita maggiore di tre volte rispetto ai volumi dei dieci anni precedenti.

Il consumo in espansione della farina di soia da parte dei produttori di cibo per il bestiame, nonché l'uso dell'olio di soia nella produzione di alimentari, è stata in gran parte agevolata dall'importazione di semi da schiacciare, dal momento che i raccolti nazionali cinesi di semi sono relativamente piccoli.

Oltre il novanta per cento delle importazioni via mare di petrolio della Cina per un totale di 416 di milioni di tonnellate l'anno scorso sono consistiti di petrolio greggio, per un ammontare di 386 milioni di tonnellate.

Il totale complessivo è stato di oltre il doppio dei volumi conseguiti nel decennio precedente ma la crescita si è concentrata nella quota del greggio.

Al contrario le importazioni dei prodotti petroliferi sono diminuite, in un contesto di espansione della capacità di raffinazione che ha inoltre consentito un numero maggiore di spedizioni di prodotti alla volta dei mercati di esportazione.

Il consumo in decisa crescita da parte degli autoveicoli e del settore petrochimico, unitamente alla limitata crescita della produzione petrolifera nazionale, ha dato impulso alla tendenza all'esportazione.

Sebbene le esportazioni containerizzate dalla Cina costituiscano la parte più visibile di tutte dei traffici mondiali, anche le importazioni containerizzate sono voluminose.

Le importazioni via mare, definite nelle statistiche della Clarksons Research come carichi "containerizzabili", l'anno scorso sono state circa la metà del livello delle esportazioni containerizzate che hanno totalizzato 234 milioni di tonnellate.

Mentre le importazioni annue sono cresciute del 43% lo scorso decennio, le esportazioni sono cresciute in modo simile del 45%.

Questi intensi traffici consistono per lo più in articoli manufatti o semimanufatti di molti tipi e varietà che rispecchiano il ruolo della Cina come uno dei principali paesi produttori.

Un altro notevole contribuente ai traffici sono state le importazioni di gas naturale liquefatto.

Queste ultime sono salite fino a 38 milioni di tonnellate nel 2017 rispetto ai 3 milioni di tonnellate del decennio precedente, una rapida ascesa che ha compreso un quantitativo più che raddoppiato negli ultimi quattro anni dal momento che un maggiore accento è stato posto sulle fonti di energia più pulita e nuovi impianti di liquefazione hanno iniziato ad essere operativi.

Il gas viene consumato per lo più nelle centrali elettriche e da parte di utenti residenziali.

Allentamento dei fattori di espansione?

Com'è probabile che evolvano queste tendenze in futuro?

Per il settore del trasporto marittimo globale, l'ulteriore crescita dei traffici via mare della Cina è vista come un contribuente di valore potenzialmente alto alla praticabilità del mercato del trasporto merci.

Fra gli armatori in particolare la logica sottostante alle strategie d'investimento in capacità è spesso, implicitamente od esplicitamente, fondata sul presupposto che l'impostazione generale dei traffici e specialmente della domanda d'importazioni in Cina rimarrà positiva.

Molti previsori condividono questa prospettiva sostanzialmente ottimista, per quanto i gradi di ottimismo varino.

Le aspettative in ordine al periodo di breve termine di dodici mesi o giù di lì spesso suggeriscono significativi incrementi dei volumi in numerosi traffici cinesi.

I pareri orientati ad un futuro più lontano, pur mantenendo un atteggiamento generalmente positivo, sono inevitabilmente più vaghi, rispecchiando i grandi fattori imponderabili e le grandi incertezze che circondano gli eventi non solo in Cina ma in tutto il mondo.

Fra i principali traffici di importazione in Cina, dai quali il settore del trasporto marittimo mondiale è diventato assai dipendente, le prospettive di crescita non sono favorevoli in modo uniforme.

In diversi settori merceologici è relativamente facile giustificare le previsioni dei continui incrementi delle importazioni, sebbene sia spesso difficile quantificarne la probabile entità.

Altrove, le congetture circa una crescita sostenuta non sono necessariamente così solide: si possono ravvisare tendenze stagnanti o verso il basso e forse sono previste più realisticamente dagli osservatori prudenti.

Un fattore che aggiunge complessità sono gli abbastanza frequenti cambiamenti della politica governativa che hanno un impatto notevole sulle movimentazioni dei traffici della Cina.

Numerosi cambiamenti hanno la tendenza ad essere in larga misura imprevedibili, esagerando l'incertezza, poiché l'influsso della politica è opaco.

Alcuni cambiamenti possono essere sicuramente ravvisati come possibilità, ma le probabilità inerenti l'introduzione, la portata e la tempistica non possono essere affidabilmente stimati.

Di conseguenza, in queste circostanze, fare previsioni è pura speculazione.

Le importazioni di carbone sono talvolta viste come un esempio di traffico che è probabile che vada più giù che su, specialmente a lungo termine, data l'evidenza delle pressioni negative.

Le importazioni sono un elemento relativamente piccolo del mercato nazionale cinese del carbone con quasi il 7% attualmente, ma sembra passibile di riduzione.

Sebbene sia probabile che il carbone resti dominante fra le forniture di energia per molti anni, le misure finalizzate a contenerne il consumo nel contesto della strategia antinquinamento nazionale suggeriscono circostanze sfavorevoli per i fornitori esteri.

Un esempio contrastante è quello delle importazioni di gas naturale liquefatto in cui è chiaramente prevedibile una tendenza verso l'alto.

Quale fonte energetica più pulita, il consumo di gas naturale in Cina si appresta ad incrementarsi nel corso degli anni a venire.

La domanda di gas naturale liquefatto verrà plasmata altresì dalla produzione nazionale di gas e dalle importazioni tramite gasdotti, ma le stime indicano una forte crescita.

Secondo recenti stime del governo australiano, le importazioni annue di gas naturale liquefatto in Cina potrebbero aumentare complessivamente del 54% nel giro dei prossimi tre anni.

Alla base dei pronostici per tutti gli elementi dei traffici di origine marittima vi sono varie congetture circa le prospettive dell'economia cinese, il suo tasso di crescita ed il modello di progresso.

Malgrado le potenziali battute d'arresto, la maggior parte delle previsioni non prevedono alcuna seria congiuntura sfavorevole e suggeriscono solo una graduale tendenza al rallentamento.

Queste aspettative consolidate rispecchiano gli obiettivi del governo cinese.

Il dirottamento dell'economia dall'eccessivo affidamento sugli investimenti e sulla produzione verso la spesa ed i servizi inerenti ai consumatori è un'intenzione politica che implica un generale rallentamento.

Anche se la "Iniziativa Una Cintura, Una Via" potrebbe assicurare addizionale supporto, il suo contributo è in attesa di essere chiarito.

La recente comparsa di dispute commerciali crea altre inquietudini.

Se la lite degli Stati Uniti con la Cina dovesse rimanere irrisolta, ovvero condurre ad una tornata più ampia di misure protezionistiche, le conseguenze potrebbero essere gravi.

Le previsioni in gran parte non si basano su questa visione.

Esse presumono che l'economia cinese possa sostenere un ampliamento ragionevolmente positivo, con uno spostamento solo graduale verso settori in cui il consumo delle derrate è molto inferiore.

Tale opinione implica un potenziale di incremento delle movimentazione dei carichi via mare, sebbene ad un ritmo di crescita più lento rispetto a quello cui si è assistito nel recente passato.
(da: hellenicshippingnews.com, 26 aprile 2018)



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Consegna dei lavori di consolidamento della diga foranea del porto di Catania
Catania
Appalto del valore di 75 milioni di euro
Piano per migliorare a Genova e Savona i collegamenti delle ferrovie con terminal crociere e aeroporto
Genova
È stato presentato oggi nel capoluogo ligure
Dal 10 al 12 maggio alla Spezia si terrà “DePortibus - Il festival dei porti che collegano il mondo”
La Spezia
Il programma prevede eventi tecnici e proposte culturali
Nel porto keniano di Lamu sono arrivate tre nuove gru STS
Mombasa
Potranno lavorare su portacontainer della capacità di oltre 18mila teu
Cento nuovi camion IVECO alimentati ad HVO nella flotta della Smet
Torino
Verranno presi in consegna nel corso di quest'anno
Nei primi tre mesi di quest'anno le merci trasportate su rotaia tra Cina ed Europa sono aumentate del +10%
Pechino
Operati 4.541 treni (+9%)
Nel primo trimestre del 2024 il traffico dei container nel porto di Hong Kong è calato del -2,3%
Hong Kong
A marzo la flessione è stata del -10,6%
Il terminale di rigassificazione FSRU Toscana ha lasciato Livorno diretto a Genova
Livorno
Nello scalo ligure e poi a Marsiglia verranno effettuati interventi di manutenzione
Confermata a Rimorchiatori Riuniti Porto di Genova la concessione dei servizi di rimorchio nel porto di Genova
Genova
Previsti investimenti per 35 milioni di euro per rinnovare la flotta
Nel primo trimestre del 2024 i ricavi della OOIL sono diminuiti del -9,0%
Hong Kong
I container trasportati dalla flotta della OOCL sono aumentati del +3,4%
Mattioli (Federazione del Mare) rilancia il ruolo propulsivo dei cluster marittimi
Roma
Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Mare e della cultura marinara
Nel primo trimestre del 2024 i ricavi di Yang Ming e WHL sono cresciuti del +18,5% e +8,1%
Keelung/Taipei
A marzo gli incrementi sono stati pari rispettivamente a +20,3% e +8,6%
Nel 2023 il traffico merci movimentato dal gruppo Ferrovie dello Stato è calato del -2,0%
Roma
Il Polo Logistica ha registrato una perdita netta di -80 milioni di euro, in miglioramento di 63 milioni
Porto di Genova, inaugurati nuovi locali di Stella Maris presso Stazioni Marittime
Genova
Sono destinati al benessere e alla socializzazione dei marittimi in transito nella Superba
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
L'11 aprile partirà la sesta edizione degli “Italian Port Days”
Roma
Anche quest'anno il progetto è stato diviso in due sessioni: la prima in primavera e la seconda dal 20 settembre al 20 ottobre
Il 16 aprile a Nola il convegno nazionale dell'Unione Interporti Riuniti
Nola
Evento “Interporti al centro. Una rete strategica per l'Italia”
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RASSEGNA STAMPA
Iran says MSC Aries vessel seized for 'violating maritime laws'
(Reuters)
Le transport maritime national navigue à vue
(Aujourd'hui Le Maroc)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Mario Mattioli
Roma, 27 ottobre 2023
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La tedesca Dachser ha acquisito la connazionale Brummer Logistik
Kempten
L'azienda è specializzata nella logistica dei prodotti deperibili
Nel primo trimestre del 2024 i ricavi della Evergreen sono aumentati del +32,6%
Taipei
A marzo l'incremento è stato del +36,5%
Patto di cooperazione tra le associazioni dei porti e delle compagnie traghetto della Grecia
Il Pireo
Tra le attività, accertarsi che le banchine portuali siano adeguate alle nuove tecnologie navali
Nel 2023 il traffico delle merci nei porti del Lazio è calato del -5,7%. Record delle crociere
Civitavecchia
Passeggeri dei servizi di linea in crescita del +10,0%
RINA collaborerà allo sviluppo sostenibile dei porti e dello shipping dell'Indonesia
Genova
Contratto con la Banca Mondiale
A Udine l'Officina Manutenzione Rotabili di FVG Rail è stata dotata di un tornio in fossa
Udine
Ok dell'assemblea di Interporto Padova alla fusione per incorporazione del Consorzio Zip
Padova
Aumento di capitale di oltre 7,8 milioni di euro suddiviso tra Comune, Provincia e Camera di Commercio
La turca Arkas ordina quattro portacontainer da 4.300 teu a Guangzhou Wenchong Shipyard
Izmir
Al via un investimento di 240 milioni di dollari
Deutsche Bahn avrebbe sollecitato un gruppo di potenziali offerenti a presentare proposte per acquisire DB Schenker
New York
L'invito rivolto, tra gli altri, a DSV, Maersk e MSC
Interferry chiede ai governi di usare gli introiti della carbon tax per dotare le banchine portuali del cold ironing
Victoria
Corrigan: «imperativo che l'estesa installazione di impianti OPS sia intrapresa con urgenza»
Corsi di formazione per gli equipaggi di GNV per evitare le collisioni con cetacei e tartarughe marine
Genova
Realizzati assieme all'ente di ricerca Fondazione CIMA, promuovono anche la tutela della biodiversità
DP World e Rumo realizzeranno un nuovo terminal per cereali e fertilizzanti nel porto di Santos
Curitiba/Dubai
Previsto un investimento di quasi 500 milioni di dollari
La singaporiana ONE ristrutturerà il servizio feeder tra l'Adriatico e l'Egitto
Singapore
Verranno inclusi scali a Trieste e al Pireo
Oltre 700mila crocieristi approdati nel 2023 alla Spezia hanno speso complessivamente 71,2 milioni di euro
La Spezia
Il 68,3% di questa somma per l'acquisto dei tour organizzati
Nuovi servizi ferroviari di Rail Cargo Group tra l'Austria, la Germania e l'Italia
Vienna
Incremento della frequenza delle partenze sulla linea Duisburg-Villach-Lubiana
Altre cinque gru di banchina ULCV per il porto malese di Tanjung Pelepas
Gelang Patah
Sono state ordinate alla cinese ZPMC
L'11 aprile partirà la sesta edizione degli “Italian Port Days”
Roma
Anche quest'anno il progetto è stato diviso in due sessioni: la prima in primavera e la seconda dal 20 settembre al 20 ottobre
I sistemi di guida autonoma garantiscono benefici alle società di autotrasporto e ai conducenti, assicurano dalla Cina
Shanghai
Deshun Logistics sperimenta le tecnologie di Inceptio Technology in viaggi commerciali
Nel primo bimestre del 2024 il traffico delle merci nel porto di Taranto è diminuito del -7,8%
Taranto
Decisa flessione dl -22,4% a febbraio
Domani al via i tre giorni di sciopero per il contratto dei lavoratori portuali
Roma
Venerdì a Genova si terrà una manifestazione nazionale
Il 16 aprile a Nola il convegno nazionale dell'Unione Interporti Riuniti
Nola
Evento “Interporti al centro. Una rete strategica per l'Italia”
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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Direttore responsabile Bruno Bellio
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