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29 mars 2024 - Année XXVIII
Journal indépendant d'économie et de politique des transports
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FORUM des opérateurs maritimes
et de la logistique
Federazione Nazionale Agenti Mediatori Marittimi
- Federagenti -

Relazione del presidente Giorgio Fanfani
al convegno del 30 Maggio 1997

Autorità, amici, colleghi,

un caloroso saluto a tutti ed un grazie sincero per aver voluto partecipare a questo Convegno onorandoci della Vostra presenza.

Un ringraziamento particolare ai dirigenti ed ai funzionari dei Ministeri e delle Capitanerie di Porto, interlocutori sempre attenti ai problemi della nostra categoria, che siamo lieti abbiano voluto presenziare a questo nostro importante appuntamento.

Il mio personale ringraziamento e di tutta la Federagenti al presidente Prisco ed ai suoi e nostri colleghi dell'Associazione di Bari che ci danno ospitalità in questa magnifica città.

La mia relazione di quest'anno si articolerà in due parti, la prima di natura tecnica, su aspetti rilevanti del mondo marittimo/portuale e della nostra attività, la seconda di carattere più generale, nella quale analizzerò temi di natura economica e politica.



FLOTTA E TRAFFICO MARITTIMO

I dati conoscitivi sull'evoluzione delle flotte mondiali e di quella italiana sono certamente ormai ben noti agli addetti ai lavori. Ricordo soltanto che nel 1996, secondo le statistiche del Lloyd's Register of Shipping, la flotta mondiale ha registrato un ulteriore incremento - 4% sul 1995 - raggiungendo il nuovo limite di circa 508 milioni di tonnellate di stazza lorda.

E' inutile dire che ai primi posti della graduatoria si trovano le flotte registrate sotto bandiera di comodo, prima fra tutte quella panamense.

La flotta italiana si pone al sedicesimo posto a livello mondiale e al sesto posto a livello europeo, con una consistenza complessiva, escludendo le navi che ricorrono al regime di scafo nudo all'estero, di circa 6,5 milioni di tonnellate di stazza lorda e 8 milioni di tonnellate di portata.

Secondo uno studio della Confitarma, senza interventi governativi adeguati, nel 2003 non vi saranno più sulle rotte internazionali navi di bandiera italiana.

Nelle nostre precedenti assemblee non avevamo mancato di rimarcare come uno dei principali ostacoli allo sviluppo della flotta nazionale fosse l'impossibilità di immatricolare le navi in registri più convenienti sotto il duplice profilo dei costi fiscali e di equipaggio.

E finalmente il Governo è intervenuto; verso la fine dello scorso mese di marzo il Consiglio dei Ministri ha dato il via al disegno di legge per l'istituzione del registro internazionale di immatricolazione delle navi adibite a traffici internazionali, il cosiddetto registro-bis.

Con questo provvedimento si ricalcano le strategie già messe in atto dai Paesi con tradizioni marittime più consolidate; viene cioè offerta agli armatori italiani la possibilità di usufruire dei vantaggi fiscali e del ridotto costo del lavoro proprio delle bandiere di comodo, tentando quindi di fermare la migrazione della flotta italiana sotto tali bandiere.

Secondo il Ministro Burlando, "l'obiettivo è quello di far rientrare in Italia le navi - circa il 40% dell'intera flotta - che nell'ultimo decennio hanno scelto una bandiera diversa". Sempre secondo il Ministro, "con questo provvedimento si potranno creare nuove occasioni di lavoro, soprattutto nell'indotto, oltreché riequilibrare la bilancia dei noli e delle mancate entrate fiscali per attività trasferite all'estero".

Occorre però dire che i vertici della Confitarma hanno già espresso forti perplessità su alcuni punti del provvedimento che, se approvati dal Parlamento, non determinerebbero i risultati concreti da tutti auspicati.

Staremo a vedere.

Per parte nostra, in relazione a questo provvedimento, siamo intervenuti a tempo debito presso le competenti Autorità, in primo luogo il Ministro, per sottolineare, tra l'altro, quanto prevede la nostra legge 135 in merito all'ingaggio di personale navigante e l'opportunità quindi di considerare nel provvedimento l'intervento del raccomandatario qualora l'armatore non abbia in Italia una struttura adeguata per l'ingaggio e la gestione di detto personale.

Riteniamo quindi di aver dato un contributo qualificato perché l'iniziativa legislativa possa avere la maggior validità ed ottenere i migliori risultati.

Ancora due parole sul traffico ed in particolare sul traffico container, che costituisce ormai il punto di riferimento per qualsiasi valutazione socio-economica nel settore dei trasporti marittimi. A livello mondiale si continua ad assistere al predominio dei porti asiatici, anche se i tassi di crescita sono stati nel 1996 più contenuti. Hong Kong e Singapore non hanno rivali nel mondo, attestandosi entrambi intorno ai 13 milioni di teus.

In sede europea, si sono registrati lo scorso anno aumenti di traffico dal 4 al 6% per i porti più importanti Rotterdam, Amburgo e Anversa ed un vero boom per Algeciras che con i suoi 1,3 milioni di teus - aumento del 13% circa rispetto al 1995 - ha raggiunto il 28° posto nella classifica mondiale.

Per quanto concerne infine i porti italiani, si può confermare che con il 1996 i principali terminal di casa nostra hanno saputo recuperare competitività e traffici, chiudendo l'anno con un incremento del 25% circa rispetto all'anno precedente.

Su questo risultato eccezionalmente positivo ha influito in modo determinante l'ingresso sul mercato del porto di Gioia Tauro con i suoi 571.000 teus movimentati. Senza considerare il terminal calabrese, l'incremento nazionale si attesta sul 6%, misura che è pari, come si è visto, a quella realizzata dai principali porti nord europei.

Facendo un inciso per il porto di Gioia Tauro, mi sembra di poter dire che sarebbe forse più opportuno che il Governo si preoccupasse di mettere ordine nella portualità nazionale nell'interesse generale piuttosto che ricercare soluzioni operative che vanno poi a vantaggio di singoli operatori privati.

Al di là di questi elementi non possiamo non fare un cenno alla tendenza, ormai consolidata, verso la concentrazione tra grandi Compagnie di trasporto marittimo.

Sappiamo tutti dell'aggregazione intervenuta, in questo settore, tra P & O e Nedlloyd, tra Hanjin Shipping e DSR Senator, tra C.M.A. e C.G.M.. Ultima in ordine di tempo, quella tra American President Lines e Neptune Orient Line.

Sembra quindi che il mondo del trasporto marittimo specializzato stia completando un grande scenario, nel quale avremo 4 o 5 grandi alleanze tra grandi Compagnie alle quali si affiancheranno tutti gli altri operatori medio/piccoli, per i quali, evidentemente, la stessa strada è difficilmente percorribile.

Per i piccoli operatori, il futuro è rappresentato dalla fornitura di un servizio specializzato, ad altissimo valore aggiunto indirizzato verso mercati e direttrici di traffico particolari, servizio che le grandi Compagnie non possono fornire.

Queste nuove figure di mega carriers, che nascono dalla fusione di grandi compagnie armatoriali e vettoriali, aprono i propri uffici in tutto il mondo, spesso mascherati da Agenzie marittime, ma sono effettivamente succursali di grandi holding finanziarie, che non sono in grado di fornire un servizio dedicato e ad elevata professionalità. Ne abbiamo avuto un esempio proprio in questo inizio d'anno, con la fusione societaria tra la Nedlloyd e la P&O, che fortunatamente non ha prodotto licenziamenti, ma altre concentrazioni in atto porteranno sicuramente ad uno stato di sofferenza anche per la nostra categoria.

Di questo sarà indispensabile per tutti tenere conto.

Per parte nostra, già nella precedente assemblea avevamo posto l'accento sulla necessità della ricerca di una integrazione coordinata tra le nostre aziende, abbandonando una cultura individualista per passare ad una cultura di collaborazione che possa produrre le necessarie sinergie.

Questo obiettivo diventerà sempre più pressante per il futuro.


RIFORMA PORTUALE

Non vi è dubbio che il fatto più rilevante che ha riguardato nel 1996 l'ormai annosa questione della riforma del sistema organizzativo dei nostri porti sia stata la conversione in legge, dopo infinite reiterazioni, del decreto 535 del 21/10/1996.

Peraltro, la legge 647 di conversione, anziché mettere finalmente la parola fine ad una serie di questioni, prime fra tutte quella relativa alla fornitura temporanea di mano d'opera, ha determinato proprio per quest'ultimo aspetto reazioni fortemente negative da parte di tutte le Associazioni dell'utenza portuale e dello stesso Comitato nazionale di coordinamento.

Le premesse invece per emanare una legge che potesse essere considerata positivamente da tutte le parti sociali erano concrete e precise. All'inizio di dicembre infatti, dopo mesi di faticose trattative, si era trovato in sede ministeriale un accordo che, pur con qualche inevitabile compromesso, costituiva una soluzione accettabile per il superamento del monopolio a favore delle Compagnie portuali.

In sede parlamentare invece è stata adottata una soluzione legislativa in netto contrasto con quanto precedentemente concordato, introducendo norme in materia di lavoro portuale che non solo hanno mantenuto inalterato il monopolio a favore delle ex Compagnie portuali nel settore della fornitura di prestazioni di mano d'opera ma hanno addirittura esteso tale monopolio ad un altro settore operativo strategico, quale quello dell'appalto dei servizi compresi quelli ad alto contenuto di mano d'opera.

Di fronte a questo ennesimo colpo di mano, il Comitato nazionale di coordinamento, a nome di tutte le Associazioni dell'utenza portuale, ha presentato nel gennaio denuncia sia all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sia alla Commissione Europea per violazione rispettivamente delle norme e principi a tutela della concorrenza e delle norme del Trattato di Roma.

E l'Autorità Garante non si è fatta aspettare: già all'inizio di febbraio il Presidente dell'Autorità inviava una lettera al parlamento ed al Governo con la quale intimava di modificare nella forma e nella sostanza l'art. 17, 3° comma, della legge: appunto quello che regola l'appalto dei servizi.

Ma ormai, considerato che l'accordo faticosamente raggiunto nel dicembre non era stato trasfuso nella legge nei suoi contenuti integrali, il Comitato di coordinamento si è ritenuto giustamente libero di contrastare tutto l'impianto dell'art. 17 e quindi i tentativi del Ministro per sanare in qualche modo il punto particolare riguardante l'appalto di servizi non potevano essere sufficienti a ripristinare l'intera situazione.

Nel frattempo anche l'Unione Europea si è mossa; esaminata la nuova norma che disciplina la fornitura temporanea di manodopera e, accertata l'incompatibilità della stessa con i principi comunitari in materia di libera concorrenza, ha inviato alle Autorità italiane una durissima e circostanziata comunicazione formale, con la quale si contesta l'intero articolo 17 e si danno 30 giorni di tempo al Governo italiano per modificare radicalmente la norma secondo le indicazioni del diritto comunitario.

Un ultimo conclusivo commento vorrei fare su tutta questa vicenda.

Dopo infinite reiterazioni di un decreto legge e dopo una lunga e difficile trattativa, si era giunti ad un'intesa, pur compromissoria, che poteva consentire il varo di una normativa accettata da tutti e che avrebbe costituito la premessa utile per completare quegli adempimenti previsti dalla legge 84/94 non ancora realizzati.

Si è invece voluto ancora una volta all'ultimo momento (ricordate l'approvazione della legge 84/94?) imporre delle conclusioni unilaterali che inevitabilmente hanno determinato reazioni facilmente prevedibili. E allora perché tutto questo? Per ignoranza delle leggi e delle norme nazionali ed internazionali o per calcolo? Ciascuno dia la risposta che meglio crede.

Riteniamo però necessario riconfermare ancora una volta che il mercato globalizzato in cui ormai noi tutti operiamo non consente più la sopravvivenza di nicchie protezionistiche ma rende indispensabile utilizzare al massimo esperienze e professionalità proprie, siano esse di impresa o di lavoratori, per dare sviluppo alla propria attività e, congiuntamente, all'intero paese.

TARIFFE DI AGENZIA

Come è ben noto, le tariffe di raccomandazione marittima sono scadute nello scorso 31 dicembre. La Federagenti ha presentato per tempo al competente Ministero dei Trasporti e della Navigazione una proposta di adeguamento, da valere per il biennio 1997/98, contenuta sia come aumento percentuale sia come modifiche di tipo normativo.

Nel frattempo però il Consiglio Superiore della Marina Mercantile, che in base alla legge 135/77 deve dare il proprio parere sulle nostre proposte tariffarie, era scaduto e nel gennaio scorso il Ministro ha iniziato l'iter per la sua ricostituzione, per cui l'approvazione delle nostre tariffe non è intervenuta con quella celerità che noi tutti auspicavamo.

Abbiamo rappresentato al Ministro a metà dello scorso mese di marzo la possibilità di applicare nella fattispecie le norme previste dalla legge 241/90, in base alle quali, nel caso in cui debba essere obbligatoriamente sentito un organo consultivo e questo non esprima il proprio parere entro 90 giorni, l'Amministrazione ha facoltà di procedere indipendentemente dall'acquisizione del parere.

Abbiamo continuato a sollecitare una decisione ma, almeno fino al momento in cui sono state scritte queste note, nonostante sia un problema che interessa circa 600 aziende che occupano più di 8.000 addetti e movimentano approssimativamente oltre 4.000 miliardi di lire all'anno, cioè, come vedremo, oltre il 10 % dell'intero comparto marittimo nazionale, non abbiamo avuto nemmeno la soddisfazione di una risposta. Mi astengo da qualsiasi commento.

Il discorso sulle tariffe di agenzia richiama in qualche modo quello più generale sulla attività e sulla figura dell'agente marittimo. Voglio qui riconfermare quanto ebbi a dire in una intervista rilasciata ad inizio d'anno, confermata anche in occasione del Convegno Fonasba. L'agente marittimo non può più costituire per l'armatore un generico punto d'appoggio ma deve puntare a fornirgli la gamma più completa dei servizi, anche in campo intermodale, L'agente cioè, fino a ieri figura specificatamente commerciale, può e deve allargarsi anche al campo industriale, diventando un imprenditore che affianca l'armatore nell'intermodalità, negli studi di sviluppo e fattibilità di nuove iniziative ecc. Dobbiamo cioè ragionare come gli armatori e a fianco degli armatori nello sviluppo globale del nostro lavoro.

E' questa la prospettiva che abbiamo davanti a noi. Dobbiamo saperla realizzare.


BROKERS

In quasi tutte le nostre precedenti assemblee abbiamo accennato alla necessità di rivedere la legge 478/68 che disciplina l'attività di mediatore marittimo. Non siamo ancora riusciti a raggiungere questo obiettivo, sul quale continueremo ad impegnarci, pur tra mille difficoltà.

Al di là però della legge, possiamo ripetere per i brokers quanto già detto per gli agenti marittimi.

Il mercato globalizzato di oggi non consente più, o consente sempre meno, l'esistenza di aziende di proporzioni ridotte ma impone la necessità di alleanze che possano determinare una riduzione dei costi generali ed una ottimizzazione delle risorse, per fronteggiare una concorrenza sempre più estesa.

E ciò soprattutto in considerazione di una situazione di mercato molto difficile nella quale, come evidenziato anche nell'assemblea della nostra Associazione di Genova, "le rate su tutte le principali rotte sono crollate a livelli riscontrabili solo nell'ultimo periodo buio dei primi anni ottanta".

A livello federativo, siamo stati e continuiamo ad essere impegnati nel far rispettare questa figura professionale in particolare da enti ed aziende pubbliche che molto spesso prima si avvalgono della loro consulenza e professionalità e dopo li escludono al momento della conclusione dei contratti.

Ma, al di là di questo, la Federazione non può che accompagnare i brokers in questa fase di rinnovamento che costituisce, sempre citando l'Associazione genovese, "un'ulteriore sfida con la quale le nostre aziende dovranno confrontarsi per mantenere quel ruolo strategico che sino ad oggi hanno ricoperto sul mercato dei noli non solo europeo".


COMITATO NAZIONALE DI COORDINAMENTO DEGLI UTENTI E DEGLI OPERATORI PORTUALI

Il Comitato nazionale di coordinamento degli utenti e degli operatori portuali ha continuato ad essere attivo nel seguire l'iter legislativo e l'applicazione dei vari provvedimenti in materia portuale.

Già in precedenza abbiamo citato i ricorsi presentati in gennaio alla Commissione Europea e all'Antitrust a nome di tutte le Associazioni aderenti, ricorsi che hanno rappresentato un finale purtroppo negativo di tutta un'attività svolta nello scorso anno e tesa a trovare soluzioni.

Infatti per tutto il 1996 il Comitato nazionale si è costantemente adoperato, sia nelle numerose riunioni che si sono tenute presso il competente Ministero sia attraverso osservazioni e considerazioni scritte, perché le problematiche conseguenti all'entrata in vigore della legge 84/94, ed ancora non risolte, trovassero una loro soluzione, anche se in qualche caso di compromesso.

Ancora recentemente si è aperto un ampio dibattito all'interno del Comitato sul problema riguardante le tariffe da applicare negli scali e sulla necessità di una contrattazione tra imprese ed utenza, perché non vi è dubbio che anche in questo la libera trattativa tra le parti deve diventare una norma.


FEDERAZIONE DEL MARE

Già nella scorsa nostra Assemblea accennavamo all'importante iniziativa adottata dalla Federazione del Mare e cioè quella di affidare al CENSIS l'incarico di predisporre un rapporto sull'impatto economico e sociale delle attività marittime nella vita del Paese.

Il CENSIS, dopo un primo documento di analisi del settore, ha presentato il suo rapporto nel novembre scorso.

L'indagine ha messo in luce dati particolarmente significativi riguardo alle dimensioni dell'economia marittima, valutabili in oltre 40.000 miliardi di lire in volume d'affari ed in oltre 300.000 addetti come occupazione diretta e indotta.

Il Rapporto ha anche evidenziato i riflessi che le attività marittime hanno sulla formazione del reddito nazionale e sull'occupazione, confermando una volta di più che l'economia del mare rappresenta un'importante fattore di sviluppo del sistema Italia.

Sulla base dell'analisi compiuta, che fa prevedere per il sistema marittimo italiano un periodo particolarmente favorevole, il CENSIS ha individuato le possibili linee strategiche da seguire, tra loro complementari ed integrate, per affrontare in modo organico e concreto tale congiuntura favorevole e per offrire coordinamento ed unicità al processo di ripresa.

Al Dott. D'Amico, che lascerà la presidenza della Federazione nel prossimo settembre, desidero esprimere il più sincero ringraziamento mio e di tutta la Federagenti e formulo i migliori auguri di buon lavoro al Dott. Antonini, prossimo presidente.


FONASBA

Come annunciavamo nella nostra Assemblea dello scorso anno, alla Federagenti era stata assegnata l'organizzazione dell'Assemblea annuale della Fonasba, la Federazione mondiale degli agenti e mediatori marittimi, e l'Annual General Meeting si è tenuto a Napoli dal 7 all'11 ottobre.

Gli oltre 100 delegati di tutte le nazionalità che hanno partecipato ai lavori assembleari hanno affrontato temi di rilevante importanza per il settore dei trasporti marittimi.

I lavori sono stati aperti dall'Ecasba, l'organizzazione che raggruppa le associazioni nazionali dei paesi europei, che ha affrontato le tematiche relative alla armonizzazione delle normative all'interno dell'Unione Europea.

Si è proseguito con una giornata dedicata al traffico di linea e tramp, sviluppando argomenti molto importanti per la nostra categoria, quali l'istituzione di un codice di condotta da tutti riconosciuto, la comparazione dei diritti di agenzia, i rapporti intercorrenti tra agenti generali e subagenti ed altro ancora.

E' stata poi la volta dei mediatori marittimi, che hanno verificato e rinnovato le condizioni dei contratti standard di nolo per il trasporto marittimo delle merci.

A dare ancora maggior risonanza all'avvenimento ha contribuito la partecipazione del Ministro Burlando, di altri autorevoli esponenti delle istituzioni, nazionali ed internazionali, nonché dei rappresentanti delle maggiori associazioni armatoriali del mondo.

La nostra Federazione ha curato l'edizione di un numero speciale del Federagenti News, in lingua inglese, che è stato distribuito in tutto il mondo e che ha ricevuto dai nostri colleghi degli altri paesi vivissimi apprezzamenti.


QUADRO DI RIFERIMENTO NAZIONALE

Una panoramica, anche se breve, sul 1996 non può non ricordare il ricorso alle urne nell'aprile, che ha segnato una storica svolta politica nella vita del nostro Paese. Novità non irrilevante, sulla quale peraltro non intendiamo soffermarci, non essendo certamente né nostro compito né nostro desiderio analizzare in questa sede significati e conseguenze di questo fatto.

Possiamo invece dire che i problemi che il nuovo Governo ha dovuto e dovrà affrontare sono noti e difficili: vanno dalle riforme istituzionali e costituzionali a quella della pubblica amministrazione, dal risanamento dei conti pubblici alla lotta all'evasione e così via.

Ma due sono i temi sui quali si è accentrata e si accentrerà maggiormente nell'anno in corso l'attenzione generale: sul versante politico la riforma dello Stato e delle sue istituzioni, sul versante economico l'attuazione, che interverrà dal 1° gennaio 1999, della terza fase dell'Unione Monetaria Europea e la ricerca nel 97 per tutti i paesi europei dei parametri necessari per far parte sin dall'inizio di questa fase.

Staremo a vedere.

Soffermiamoci comunque, sia pur brevemente, su alcuni aspetti "tecnici" che riguardano il 1996 e che ormai tutti conoscono.

Abbiamo registrato tra gli elementi positivi il buon andamento dell'inflazione che si è attestata sul 3,9 medio annuale, un lieve incremento dello 0,7 - 0,8 % del prodotto interno lordo, l'aumento delle entrate tributarie, la diminuzione del debito con l'estero; tra gli elementi negativi, il calo della produzione industriale che ha chiuso con una diminuzione dell'1,7 % rispetto all'anno precedente, l'aumento della spesa pubblica e del deficit pubblico.

Nel complesso si è registrata una involuzione della dinamica espansiva registrata nel 1995. Tutto determinato da una certa debolezza della nostra economia in una fase resa ancora più difficile dagli obblighi del Trattato di Maastricht, dall'apprezzamento del cambio, dal rientro della nostra moneta nello SME. Ne è derivata una ridotta competitività sui mercati internazionali, una caduta dei consumi interni conseguente alla riduzione del reddito reale disponibile.

E questa situazione trova conferma anche in Europa dove, secondo l'OCSE - Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Economica - la crescita della produzione industriale è scesa dal 3,6 % allo 0,6 %, contro un calo meno significativo del Giappone - dal 3,5 % al 2,2 % - ed una conferma del tasso di crescita del 1995 degli Stati Uniti.

Ma il dato più negativo che si è confermato nel 1996 è quello riguardante la disoccupazione. Siamo arrivati ad un tasso di disoccupazione del 12,1 % e meglio di noi non sta la Germania che ha chiuso il 96 con un 12,2 %, il limite più alto registrato dal 1933.

Luci ed ombre quindi che continueranno a permanere anche nell'anno in corso che, come già detto, è l'anno di riferimento per la decisione su quali paesi entreranno a far parte dell'Unione Monetaria Europea dal gennaio 1999.

Per l'anno 1997, le previsioni fatte nei primi mesi, erano molteplici, anche se possiamo dire vicine tra loro. Infatti, mentre il Servizio Studi della Banca d'Italia ha previsto una lieve ripresa del prodotto interno lordo, la possibilità di raggiungere un'inflazione al 2,5% e quella di un rapporto deficit/pil vicino al 3%, il Ministro dell'economia Ciampi, nel febbraio scorso, si è spinto ancora più in là affermando che il pil crescerà quest'anno fino all'1,5%, l'inflazione scenderà addirittura sotto il 2% - fatto che sembra essere confermato dai più recenti dati a disposizione - ed il rapporto deficit/pil sarà tenuto al 3% anche nei prossimi anni, se non al di sotto di tale percentuale.

A questo insieme di previsioni si sono affiancate, nello scorso mese di aprile, le valutazioni della Commissione Europea e del Fondo Monetario Internazionale che, basandosi sul dato riferito al rapporto deficit/pil previsto per il '97, escluderebbero l'Italia dal gruppo dei Paesi destinati ad entrare per primi nell'UME.

Per dire il vero però, il FMI mette sullo stesso piano dell'Italia anche Francia e Germania, al contrario della Commissione Europea.

Per parte sua, l'OCSE, nell'aprile scorso, affermava che l'Italia è bene allineata sul fronte dell'inflazione, dei tassi di interesse e del rispetto dell'obiettivo di deficit, in questo diversificandosi dalla Commissione Europea e dal FMI, ma, allo stesso tempo, non dimenticava di dire che la sfida sul futuro rimane grande e necessario sarà procedere nell'attuazione di riforme strutturali per dare sviluppo duraturo al paese.

Su questo scenario previsionale continuerà ad incombere il dramma della disoccupazione. La situazione infatti su questo versante non riuscirà a migliorare non solo in Italia ma anche negli altri paesi europei.

Questo è, in sintesi, il quadro "tecnico" che presenta la situazione del nostro Paese per il passato recente e per il futuro prossimo e su questo possiamo fare nostro il commento della CONFCOMMERCIO: "quello che è importante non è la baruffa di Bruxelles sui decimali ma il messaggio politico che arriva dall'Europa: la nostra politica di risanamento viene giudicata ancora poco credibile e incerta nei tempi".

E infatti, per quel che ci riguarda, le cifre per così dire ufficiali non ci convincono. Se , prima di tutto, sono veri i dati riguardanti l'inflazione, gli stessi vanno visti non certo nell'ottica del contenimento della spesa pubblica, ma unicamente come una grave fase di recessione nei consumi interni.

Come confermato anche da Mario Monti, Commissario europeo, nel corso del primo trimestre di quest'anno si sono chiuse circa 18.000 attività imprenditoriali, per la maggior parte di piccole o medie dimensioni, con la perdita di un rilevante numero di posti di lavoro: la produzione industriale nello stesso periodo è calata del 4,3 %.

In questi giorni la stampa specializzata ha riportato un'altra notizia allarmante che riguarda il calo del gettito IVA dell'8 %.

La mancanza di denaro circolante ha raggiunto livelli preoccupanti ed anche il settore bancario sta avendo momenti non proprio floridi.

Le manovre e manovrine fatte (che fino ad oggi hanno portato 78.000 miliardi nelle casse dello Stato, con la Legge Finanziaria 1996 e la manovra correttiva per il 1997), o che si faranno, per tentare di agganciare il treno per l'Europa (e certamente per gli altri Stati 'forti' europei l'Italia non è un partner affidabile, per cui entrano in ballo motivazioni non legate ai numerini dei nostri politici e dei tecnici o pseudo tali che ci governano), non sembra abbiano avuto gli effetti previsti se non, l'unico certo, di avere varato, per il futuro, ulteriori tasse e balzelli in forma stabile.

Abbiamo certamente raggiunto ormai il limite massimo di sopportazione (forse non ancora quello di tassazione, ma quello non dipende da noi) oltre il quale si minaccia la sopravvivenza di molte famiglie e si possono verificare situazioni che non osiamo neppure pensare.

Eppure, negli Stati Uniti, ad esempio, il livello massimo di tassazione è del 30 %, ovvero meno della metà che nel nostro Paese, e nonostante ciò l'economia americana sta attraversando un periodo estremamente florido. Gode di un'ininterrotta crescita da oltre dieci anni, ha avuto nel 1996 un aumento del PIL del 2,44 % ed il tasso di disoccupazione è sceso al 5 %.

Questo è frutto di una politica (Reaganismo) che significa flessibilità nei rapporti di lavoro dipendente, burocrazia ridotta all'essenziale, cioè al minimo, tasse e leggi fiscali giuste, interesse per il cittadino (e non obbligo) a richiedere scontrini e ricevute perchè deducibili e conseguentemente danaro in circolazione: ciò crea lavoro e benessere per chi ha voglia di operare e lavorare e possibilità di intraprendere per chi è portato a farlo.

Si eccepirà che un continuo ritmo di crescita può creare alla lunga un processo inflattivo , ma prima che ciò avvenga gli economisti avranno già pronti gli opportuni correttivi, come si conviene in un Paese ben amministrato. Quanto dovremo attendere perchè questi concetti, che sono propri del mondo libero e all'avanguardia comincino ad entrare, sia pure pian piano, nella testa dei responsabili del Paese?

Nel nostro Paese quel che è peggio è il fatto che è palpabile oltre ogni limite uno spirito di rassegnazione che non è proprio di noi italiani che grazie alla nostra fantasia e capacità siamo sempre riusciti a sollevarci da situazioni assai difficili. Credo che siamo di fronte ad un tipo di rassegnazione 'politica' di chi ha scelto una forma di governo (in controtendenza con quanto avviene nella maggioranza dei paesi industrializzati) e si sente ora talmente deluso dal non rispetto degli impegni presi durante la campagna elettorale e talmente frustrato da non poter più reagire. Purtroppo occorre dire anche che chi dovrebbe stare all'opposizione non svolge affatto il suo ruolo e questo non è spiegabile per mancanza di cultura di questo tipo ma piuttosto per una serie di interessi che evidentemente non consigliano toni troppo vibrati anche quando sarebbe elementare usarli.

Del resto il nostro sistema politico consente che piccoli partiti abbiano in mano le sorti di un Governo o facendolo decadere, come è avvenuto nel 1994, o costringendolo a fare ciò che vogliono con toni quasi sempre ricattatori, come ci insegnano le recenti esperienze.

Fortunatamente il settore dei servizi, pur con mille difficoltà, sta tenendo abbastanza bene, più in termini occupazionali che produttivi ed economici.

Anche noi avvertiamo in modo sensibile la crisi ma difendiamo fortemente, anche con sacrifici personali, i posti di lavoro. Ciò nonostante siamo una delle poche categorie in Italia non protette da ammortizzatori sociali che molti invece usano, in modo indiscriminato, per mantenere o accrescere utili già rilevanti, addossandone il costo a noi in modo duplice, prima come imprenditori e poi personalmente. Abbiamo visto tutti i risultati di bilancio della maggiore impresa nazionale che porta utili per migliaia di miliardi e sappiamo anche chi 'paga' questi utili.

Noi non chiediamo un trattamento simile, chiediamo solo di poter rischiare in proprio avendo però certezze di diritto e di procedure ed un minimo di stabilità politica. Chiediamo solo di poter avere l'orgoglio di produrre, mantenendo o accrescendo i livelli occupazionali con le nostre fonti di lavoro, cercando utili o sopportando perdite con le nostre sole forze: chiediamo in poche parole di poter fare gli imprenditori nel vero senso del termine.

Un grave problema del nostro Paese è quello dell'eccesso di burocrazia, di incredibili carenze nei servizi più elementari, di un sistema sanitario ed assistenziale che è da terzo mondo, di un sistema giudiziario che presenta lacune talvolta inverosimili, di uno Stato che spesso non protegge i pochi diritti ma sempre impone con protervia i molti doveri.

Mi riferisco in particolare all'assurdità di leggi retroattive, marcatamente incostituzionali, che consentono ad organismi pubblici di avanzare pretese risalendo indietro nel tempo fino a 12 anni e ponendo in seria difficoltà la gestione economica e contabile e le previsioni di budget di qualsiasi azienda. Si pensi soltanto alla Finanziaria 1996 che, approvata il 23 Dicembre dello scorso anno, ha prodotto i suoi effetti a partire dal 1° Gennaio del 1996.

Si tratta purtroppo di situazioni che la nostra categoria ha dovuto più volte affrontare, per diversi istituti contrattuali. Esperienze che possono mettere a repentaglio la stessa sopravvivenza delle nostre aziende.

La nostra attività ci porta spessissimo in tutti i Paesi del mondo, dove ci consideriamo con orgoglio veri ambasciatori del nostro Paese, e di conseguenza ci viene spontaneo confrontarci con essi, rilevando nei Paesi industrializzati differenze talvolta abissali sul costo del lavoro e sulle imposizioni in genere cui sono soggette le aziende per operare: certamente il nostro Paese non garantisce agli imprenditori un uguale livello di potenzialità per poter essere competitivi sui mercati mondiali.

Le ragioni le abbiamo ampiamente esposte.

Vogliamo dire al nostro Governo che il consenso non è una premessa all'azione, bensì il risultato di un'azione. Solo in questo modo si può perseguire l'ambizioso processo consequenziale di essere tutti uniti. Quotidianamente osserviamo, invece, una realtà ben diversa.


Desidero chiudere questa relazione con un'ultima riflessione. In questo primo anno di presidenza ho potuto constatare in modo diretto, se mai ce ne fosse stato bisogno, il valore del lavoro svolto da tutta la categoria che ho l'onore di rappresentare.

E' a tutti chiaro che nel processo di globalizzazione dei mercati in cui tutta l'economia mondiale ormai si muove - e nel quale il settore marittimo da sempre è inserito per definizione, tenuto conto della sua internazionalità - l'efficienza degli operatori è fondamentale.

In questo processo non vi è alcun dubbio che il nostro ruolo nel comparto marittimo e portuale è cresciuto e continuerà a crescere, sia in campo nazionale sia in campo internazionale.

Questa crescita può avvenire proprio perché non sono mancate iniziative concrete ed apporti significativi da parte nostra sia per una più moderna e razionale organizzazione dei nostri porti, sia con il nostro diretto inserimento nei diversi gradi di questa nuova organizzazione sia nella ricerca continua di traffici ed occasioni di lavoro, che portano ricchezza agli scali italiani e quindi al paese. Desidero quindi ringraziare tutti i miei colleghi per quanto hanno fatto e faranno per accrescere le nostre possibilità di intervento in questo difficile settore di attività e sono certo che tutti assieme possiamo guardare con ponderata serenità al futuro, dovendo peraltro essere tutti consapevoli che la fiducia dei nostri mandanti ci sarà sempre e solo se sapremo meritarcela, come stiamo facendo.

E' giusto che concluda questa mia relazione con un sincero ringraziamento a tutti i Presidenti delle Associazioni federate, ai Colleghi del Consiglio Direttivo e del Comitato Esecutivo.

Dopo di loro, non certamente in ordine di importanza, desidero ringraziare il Comandante Generale e tutti i Comandanti delle Capitanerie di porto, i Direttori Generali ed i Funzionari del Ministero dei Trasporti e della Navigazione, i Presidenti delle Associazioni armatoriali e le Associazioni dei servizi portuali ed i tanti altri che certamente in questo momento dimentico e della qual cosa mi scuso.

Un sincero ringraziamento a tutti per la collaborazione che ci hanno dato.

›››Archives
DÈS LA PREMIÈRE PAGE
Le chantier du nouveau terminal Ro-ro du canal de Porto à Cagliari est en cours de réalisation.
Cagliari
La première phase du travail devra être terminée au plus tard le 30 juin 2026.
L'an dernier, les revenus du groupe chinois COSCO Shipping Group ont chuté de -55,1%.
L'an dernier, les revenus du groupe chinois COSCO Shipping Group ont chuté de -55,1%.
Shanghai
Au quatrième trimestre de 3,8% des volumes conteneurisés transportés par la flotte
Les armateurs, bien la position de l'Italie dans l'UE dans la protection du transport maritime
Rome
Messine: Il y a un risque de perte significative de compétitivité de segments entiers de l'économie communautaire et de notre pays
Warriors (AdSP Livorno): Le passage du terminal TDT à Grimaldi n'aura pas d'impact sur les conteneurs
Livourne
Nous demanderons un engagement formel pour assurer le développement du trafic conteneurisé dans la ville portuaire ", a-il ajouté. Il a dit.
ONE et Yang Ming présentent leur réseau de services transpacifiants prévu pour 2025
Singapour / Keelung
Treize parcours en commun
Port de Brindisi, bonaria règlement des litiges avec Versalis
Bari
L'Autorité portuaire réalisera des interventions structurelles qui assureront le plein fonctionnement du Molo Polimeri.
Fincantieri, contrat avec le ministère indonésien de la Défense pour la fourniture de deux unités PPA
Trieste
La valeur de la commessa est de 1,18 milliard d'euros
Le carnaval enregistre les recettes pour le premier trimestre de l'exercice
Le carnaval enregistre les recettes pour le premier trimestre de l'exercice
Miami
Pic historique des réservations
L'autorité portuaire nationale péruvienne a révoqué l'octroi exclusif du nouveau port de Chancay à COSCO
Callao / Lima
L'organisme explique qu'il a "corrigé une erreur administrative". Cette ascension, au centre de l'Initiative de la ceinture et de la route en Amérique latine, devrait être inaugurée à la fin de l'année.
Baisse du trafic marchandises dans les ports de Gênes et Savona-je vais au mois de février
Gênes
Dans l'ensemble, 4,8 millions de tonnes de fret ont été manuten­tes (-4,6%)
L'extension du SCEQE à l'expédition?  Un bengodi pour les compagnies de voile, fait valoir T&E
L'extension du SCEQE à l'expédition? Un bengodi pour les compagnies de voile, fait valoir T&E
Bruxelles
La surtaxe pour le SCEQE-dénonce l'organisation-représente un exercice de profit, plutôt qu'un transfert de coûts
L'Autorité maritime et le port de Singapour assurent la coopération dans l'enquête sur l'accident. Dali
Un porte-conteneurs abonde le pont principal du pont du port de Baltimore
Baltimore
L'arbre avec un pilon fait l'effondrement de la structure de l'acier
USB proclame le 5 avril un premier jour de 24 heures de grève des employés du port
Rome
Parmi les sujets de préoccupation, la réforme du port piloté par le gouvernement actuel
Ok finance 10,4 millions d'euros pour la centrale photovoltaïque dans le port de Ravenne
Ravenne
Le projet AdSP a une valeur globale de plus de 26 millions
Samedi, il est devenu opérationnel le terminal de conteneurs d'EST dans le port d'Augusta
Samedi, il est devenu opérationnel le terminal de conteneurs d'EST dans le port d'Augusta
Août
Pandolfo: Nous comptons sur l'ouverture de nouveaux services directs et sur les connexions qui servent actuellement les ports de l'Adriatique
MEPC 81, okay to a shipping greenhouse gas pricing mechanism
Londres / Washington
ICS et WSC sont satisfaits des résultats de la réunion du Comité de protection de l'environnement maritime de l'OMI, approuvant l'établissement de deux nouvelles régions de la CEA dans les eaux arctiques du Canada et la mer de Norvège
Accident mortel dans le port de Naples
Naples / Rome
Une mer du ferry "GNV Antares" a été écrasée par un rat
Les condoléances de GNV pour la mort du port de Antarès
Gênes
La société a obtenu une coopération maximale afin de clarifier la dynamique exacte de l'incident.
Trois jours de grève pour le contrat des travailleurs portuaires italiens
Rome
Il a été proclamé par Filt Cgil, Fit Cisl et Uiltransport
Le Aziende informano
ABB fornirà la sua soluzione per il Cold - Ironing nel Porto Internazionale di Portsmouth
Au quatrième trimestre de 2023, le trafic de marchandises dans les ports français a diminué de -1,3%
Au quatrième trimestre de 2023, le trafic de marchandises dans les ports français a diminué de -1,3%
Paris
Sur l'ensemble de l'année, la baisse est de -4,6%
En 2023, le transport des marchandises par chemin de fer à travers les Alpes suisses a marqué un déclin plus marqué que dans la route.
En 2023, le transport des marchandises par chemin de fer à travers les Alpes suisses a marqué un déclin plus marqué que dans la route.
Berne
La seule façon de se développer est l'autoroute, qui se rétablit après Covid.
Au quatrième trimestre de 2023, les revenus du groupe terminaliste HHLA ont diminué de -12,1%
Hambourg
Au cours de l'année, la valeur du stock a augmenté de 40,8% principalement à la suite de l'Opa avancé par le SMC
Au second semestre 2023, la valeur du bénéfice net de l'OOIL chinois a chuté de -94,4%
Hong Kong
Chiffre d'affaires en baisse de -56,6%
Il s'élève à trois milliards d'euros les frais d'expédition qu'il doit supporter en 2024 pour être inclus dans le SCEQE
Rome
Assshipowners et Confitarma ont présenté la mise à jour du document " La route vers zéro. Ensemble pour décarboniser le secteur maritime "
Carlyle discute avec thyssenkrupp pour l'acquisition de sa division Marine Systems
Carlyle discute avec thyssenkrupp pour l'acquisition de sa division Marine Systems
Essen / Washington
Activation de la procédure de diligence raisonnable. Élimination partielle possible de l'entreprise
Costa, les solutions alternatives pour le port de paquebots de croisière à Venise sont encore loin d'être réalisées
Gênes
Alberti: Nous espérons une rencontre entre toutes les parties pour trouver une solution permanente
L'installation dans les ports de stations d'épuration des eaux usées de CO2 capturées à bord des navires est problématique.
Singapour
Une étude du Global Centre for Maritime Decarbonisation met en évidence, parmi les obstacles, la pénurie de zones portuaires
Accord Fincantieri-Saipem dans le domaine de la surveillance et du contrôle des infrastructures critiques sous-marines
Rome
Les entreprises évalueront les possibilités de collaboration dans le domaine de la robotique sous-marine.
ONE s'attend à un investissement de 25 milliards de dollars sur six ans dans le transport conteneurisé
Singapour
L'objectif de l'entreprise est d'augmenter la capacité de la flotte de 1,8 à 3 millions de teu
La construction de la nouvelle série de grands garages de l'elvetica Sallaum Lines a commencé
Sarnen
La première unité sera prise en livraison à la fin de l'année 2025.
En 2023, les activités de réparation des navires dans les chantiers navals grecs ont augmenté
Le Pirée
Travaux effectués sur 651 navires (+ 9,8%)
Nouveau record historique des revenus du groupe terminaliste chinois COSCO Shipping Ports
Hong Kong
L'année dernière, elle a été clôturé avec un bénéfice net de 394,3 millions de dollars (+ 0,9%)
L'accord préliminaire pour la vente du journal "Il Secolo XIX" au groupe MSC a été rendu officiel.
Turin / Genève
Ouverture de négociations exclusives pour permettre la conduite de la diligence raisonnable
Accord sur les chemins de fer de l'État-ESA pour l'application des technologies des services spatiaux à la logistique
Rome
Parmi les objectifs, la surveillance des infrastructures, leur connectivité et leur numérisation
En 2023, Interporto Padova a enregistré une augmentation de 7,3% de la valeur de la production.
Padoue
Le bénéfice net a été de 2,9 millions d'euros (+ 2,0%)
Sixième édition du rapport sur les corridors et l'efficacité logistique des navires Contship et SRM
Melzo
Les anciennes oeuvres des entreprises de fabrication de Lombardie, d'Émilie-Romagne et de Vénétie ont déjà recours aux anciennes Å“uvres de la fabrication.
Accord avec la Spezia pour l'utilisation de l'hydrogène comme combustible pour les manÅ“uvres ferroviaires dans le port
La Spezia
Il a été paraphé par le AdSP et Mercitalia Shunting & Terminal
Carnival ordonne à Meyer Werft un navire de croisière de cinquième classe "Excel"
Miami
Sera pris en livraison en 2028
LES DÉPARTS
Visual Sailing List
Départ
Destination:
- liste alphabétique
- liste des nations
- zones géographiques
Bruxelles craint que l'acquisition par Lufthansa de ITA ne limite la concurrence
Bruxelles
Communique le résultat préliminaire de l'enquête
La communauté portuaire de La Spezia rappelle Giorgio Bucchioni
La communauté portuaire de La Spezia rappelle Giorgio Bucchioni
La Spezia
Il s'agissait d'une référence intelligente, constante et inédit, soulignant les agents maritimes, les douaniers et les transitaires.
Accord entre Eni, Fincantieri et RINA pour des initiatives conjointes pour la transition énergétique
Rome
A l'étude des solutions de décarbonisation pour le secteur maritime
Accelleron développe sa présence sur le marché japonais grâce à un accord avec Furuno
Bade
La compagnie japonaise est un chef de file dans la fourniture de systèmes de radar maritime
En 2023, le transport de marchandises sur les voies navigables de l'Allemagne a marqué un creux historique.
Wiesbaden
En croissance seulement trafic de transit
AD Ports acquira 60% de la capitale du port sec de Tbilissi
Abu Dhabi / Tbilissi
Le port géorgien sec deviendra opérationnel à la fin de cette année
Mission du port de Ravenne en Moldavie
Ravenne
Visitez le port de Giurgiulesti
Spediport, une fondation public-privé pour créer la Vallée de la Logistique verte de Gênes
En 2023, le chiffre d'affaires du groupe terminaliste PSA International a diminué de -11,2%
Singapour / Gênes
Un PSA Genova Pra a reçu le Prix de l'industrie Felix
Sur la voie de la troisième édition du cours pour le personnel des agences maritimes de Gênes, Savona et La Spezia
Gênes
Il est réalisé en collaboration avec le Corps des Capitaneries de Porto
Maersk publie le plan de scission de Svitzer
Copenhague
La société de pick-up du groupe sera cotée sur le marché boursier du Nasdaq
SAS (groupe MSC) offre 142,03 euros pour chaque action de la France Clasquin
Genève
Le prix est de 42,06% du capital et la même valeur sera proposée pour le reste du capital
PORTS
Ports Italiens:
Ancône Gênes Ravenne
Augusta Gioia Tauro Salerne
Bari La Spezia Savone
Brindisi Livourne Taranto
Cagliari Naples Trapani
Carrara Palerme Trieste
Civitavecchia Piombino Venise
Interports Italiens: liste Ports du Monde: Carte
BANQUE DES DONNÉES
Armateurs Réparateurs et Constructeurs de Navires
Transitaires Fournisseurs de Navires
Agences Maritimes Transporteurs routiers
MEETINGS
Vendredi à Gênes, un atelier sur la numérisation des ports
Gênes
Elle se tiendra au siège de la Capitaneria à Porto.
Les 26 et 27 mars à Milan, la 8e édition de "Shipping, Forwarding & Logistics rencontrera Industry" se tiendra à Milan.
Milan
Thème de l'événement "L'avenir possible de l'Italie productive et logistique"
››› Archives
REVUE DE LA PRESSE
Le transport maritime national navigue à vue
(Aujourd'hui Le Maroc)
“Israel is facing silent sanctions”
(Globes - Israel's Business Arena)
››› Index Revue de la Presse
FORUM des opérateurs maritimes
et de la logistique
Relazione del presidente Mario Mattioli
Roma, 27 ottobre 2023
››› Archives
Accord Mercitalia Logistique-Marcegaglia pour la réalisation de nouveaux terminaux et équipements ferroviaires
Rome
Solutions logistiques attendues pour le transport de fer des produits sidérurgiques produits par le groupe de Mantobay
Euroports-Bluefloat Energy partnership pour le développement des parcs éoliens marins
Bilbao / Kallo
Compréhension de la coopération dans le domaine de l'infrastructure portuaire et des solutions logistiques
En février, les volumes de conteneurs dans les ports d'Algeciras et de Valence ont augmenté de 18,0% et de 7,4%.
Algeciras / Valencia
L'AdSP de Central Tirreno a signé un protocole d'accord avec le port turkmène de Turkmenbaschi
Rome
Il a été signé aujourd'hui à Rome
Vendredi à Gênes, un atelier sur la numérisation des ports
Gênes
Elle se tiendra au siège de la Capitaneria à Porto.
Test opérationnel pour la conduction à distance d'une locomotive
Berne
Ils ont été réalisés par SBB et Alstom
En 2023, le chiffre d'affaires du Grennet a augmenté de 10%
Gênes
Retour à l'exercice direct de l'activité armateur et des routes maritimes internationales
Le 25 mars à Livourne, une journée d'aide organisée par Assarpowners
Rome
Première d'une série de réunions dans la ville côtière italienne
Clean Arctic Alliance, établir des zones de la CEA dans les eaux canadiennes de l'Arctique et la mer de Norvège
Londres
Réunion du MEPC de l'OMI en cours à Londres
Soumission des travaux maritimes du nouveau port géorgien d'Anaklia
Tbilissi
Participer Boskalis, DEME, Jan De Nul et Van Oord
Ports de Naples et de Salerne, Liebherr complète la fourniture de quatre grues de portail en caoutchouc
Bulles
Un support a été remis au SCT, trois à CO.NA.TE.CO.
Autre étape importante du groupe CMA CGM dans l'industrie de l'édition
Marseille / Paris
Accord pour l'acquisition d'Altice France
L'année dernière, le trafic des croisières au Monténégro a augmenté de 31,7%
Podgorica
Environ 472 navires de croisière (+ 8,5%)
Le trafic de conteneurs le mois dernier dans le port de Long Beach a augmenté de 24,1%
Long Beach
Dans la croissance, les conteneurs pleins à l'atterrissage et les trouées. Décharge des charges à l'embarquement
L'an dernier, les ventes de conteneurs de Singamas en Chine ont chuté de -56%
Hong Kong
Réduire les revenus de l'entreprise de Hong Kong
Le porte-conteneurs YM Témoin A frappé trois grues de quai dans le port turc d'Evyap
Kocaeli
L'incident n'a causé aucun blessé.
Wallenius Wilhelmsen ferme 2023 avec des résultats financiers records
Lysaker
Stable des volumes de rotatable transportés par la flotte
Executive's Executive in Shipping Management of ForMare and Confitarma
Rome
Il se tiendra du 5 avril au 28 juin.
En février, le trafic de marchandises dans les ports russes a augmenté de 5%
Saint-Pétersbourg
Croissance des charges sèches. Liquides de vrac stables
En février, le trafic de conteneurs dans le port de Singapour a augmenté de 18,2%
Singapour
Le volume global des marchandises a augmenté de 9,2%
Stable du trafic de marchandises dans les ports grecs au troisième trimestre de 2023
Pyreo
Les passagers ont augmenté de 2,6%
Uilt les mesures nécessaires pour garantir que les règles de l'UE en matière de transports autoroutiers ne pénalisent pas le rail
Rome
Préoccupation de la crise dans le secteur du fret ferroviaire
En 2023, les revenus du Bureau Veritas Italia ont augmenté de 12%.
Milan
Fait 185 nouvelles embauches au cours de l'année
Captrain Italia signe un accord de bail avec Railpool
Assago / Munich de Bavière
Cedute 13 locomotives qui seront exploitées dans le cadre d'un contrat à long terme
Stable en 2023 la texture de la flotte marchande allemande
Hambourg
L'Allemagne assure le leadership mondial dans le segment des conteneurs
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Gênes - ITALIE
tél.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
Numéro de TVA: 03532950106
Presse engistrement: 33/96 Tribunal de Gênes
Direction: Bruno Bellio
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