Avvio del trasporto ferroviario continentale europeo

Il 22 novembre Consiglio e Parlamento europei si sono finalmente accordati sulla creazione di un sistema ferroviario europeo. Loyola de Palacio, vice presidente della Commissione Europea e commissario ai Trasporti e all'Energia, ha salutato con favore l'accordo. «L'apertura nel settore ferroviario - ha affermato - è un'autentica rivoluzione. Per la prima volta gli europei si sono dati gli strumenti per invertire la tendenza che attualmente porta al declino del trasporto ferroviario». Ed ha aggiunto che la creazione di un sistema ferroviario europeo permetterà la rivitalizzazione del trasporto ferroviario, che deve tornare ad essere un modo di trasporto competitivo, offrendo una reale efficace alternativa a quello stradale.

L'accordo tende a mettere a punto un quadro legislativo per le imprese di trasporto ferroviario, mettendole in grado di fornire i migliori servizi ai loro clienti. Determina anche una perfetta trasparenza nel settore: apertura al settore trasporto merci, separazione tra le operazioni di trasporto e le funzioni essenziali sull'assegnazione della capacità e la tariffazione delle infrastrutture, aumento della sicurezza, maggior efficacia ed armonizzazione delle regole e delle procedure a livello europeo.

Nel 1998 la Commissione aveva fatto tre proposte: la prima per assicurare la massima trasparenza nelle diverse attività del settore ferroviario, assicurando la separazione contabile tra gestione delle infrastrutture e servizi ferroviari. La seconda per estendere la Direttiva 95/18/CE sulle licenza a tutte le imprese ferroviarie della Comunità. La terza per sostituire la Direttiva 95/19/CE con un'altra sulla ripartizione delle capacità dell'infrastruttura ferroviaria e sulla tariffazione delle infrastrutture.

Nel dicembre 1999 venne raggiunto su questi punti un accordo politico da parte del Consiglio "Trasporti", che oggi si è trasformato in un "accordo di conciliazione", i cui punti principali sono:

le tappe future in materia d'apertura della rete ferroviaria: è stato convenuto che sette anni dopo l'entrata in vigore della Direttiva, le imprese ferroviarie potranno accedere a tutta la rete ferroviaria europea per il trasporto internazionale delle merci.
la fissazione delle tariffe per l'uso delle infrastrutture: l'accordo prevede l'affermazione del principio della copertura dei costi d'infrastruttura da parte di chi la utilizza, ammettendo che si tratta di un obiettivo a lungo termine che dipende dalle tariffe relative agli altri modi di trasporto
le deroghe:
per il Lussemburgo mantenimento fino all'agosto del 2004 della deroga dall'obbligo di creare un'autorità indipendente incaricata di sorvegliare le funzioni essenziali;
per l'Irlanda, l'Irlanda del Nord e la Grecia una deroga simile a quella accordata al Lussemburgo per una durata di cinque anni, rinnovabile con l'autorizzazione della Commissione;
soppressione della cosiddetta "clausola austriaca" (una deroga generale dall'obbligo di separazione delle funzioni essenziali del trasporto ferroviario).