Un anno insoddisfacente quello concluso lo scorso 30 giugno dal Lloyd's Register (LR). Il ricavo operativo è ammontato a 327,2 milioni di sterline, con un calo dello 0,3% rispetto all'anno conclusosi il 30 giugno 2002 a cui hanno contribuito significativamente la diminuzione pari a 20 milioni di sterline del giro d'affari nel settore navale, sceso dell'11,2%, l'aumento dei costi e la diminuzione del valore delle attività in corso. La società di classificazione britannica ha archiviato il periodo con passivo operativo di 21,5 milioni di sterline (utile di 27,1 milioni nell'anno precedente) ed un passivo ante imposte di 6,5 milioni di sterline (utile di 32,6 milioni nell'anno precedente).
La flessione registrata nei servizi per lo shipping è stata attribuita principalmente al minor numero di ispezioni periodiche effettuate nella prima metà dell'anno, attività - ha precisato ieri il Lloyd's Register - che è invece aumentata sensibilmente nel secondo semestre raggiungendo i livelli previsti dalla società ma che non ha compensato il calo dei primi sei mesi. Complessivamente il ricavo generato dalle ispezioni è diminuito del 14%. La flessione del primo semestre - ha spiegato il chairman di LR, David G. Moorhouse - è addebitabile anche alla natura ciclica di cinque anni delle attività di ispezione ed è stata esacerbata dall'elevato livello dei noli, che ha indotto gli operatori a rinviare tutte le ispezioni e i lavori di riparazione non essenziali.
La flotta classificata da LR è cresciuta di 5,7 milioni di tonnellate di stazza lorda a 110,1 milioni di tsl. Il portafoglio della società alla fine del periodo era di 542 navi in ordinativo per un totale di 17,3 milioni di tsl, contro le 492 unità dell'anno precedente.