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29 marzo 2012
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- Il prossimo maggio verrà adottato in nuovo Piano
Regolatore Portuale di Livorno
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- Approvato il regolamento per l'avviamento di lunga chiamata
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A conclusione dell'odierna riunione del Comitato Portuale di
Livorno, l'Autorità Portuale dello scalo labronico ha
confermato che il nuovo Piano Regolatore Portuale, che oggi è
stato oggetto di poche osservazioni presentate dai membri del
Comitato e nessuna ha messo in discussione l'impianto generale del
progetto, verrà verrà adottato nel prossimo mese di
maggio previa predisposizione delle procedure di valutazione
ambientale strategica (VAS), come concordato con Regione Toscana e
ministero dell'Ambiente.-
- L'ente ha precisato che nella riunione odierna sono state
superate anche le resistenze di alcuni imprenditori che nel Comitato
precedente avevano chiesto chiarimenti sulla spartizione delle aree
nell'ottica di una piena trasformazione del TAF ad area funzionale
della crocieristica. Infatti le previsioni, presentate
dettagliatamente dal responsabile per l'authority portuale del PRP,
Claudio Vanni, parlano di nuove aree in assegnazione al porto
passeggeri per circa 92mila metri quadri contro i 122mila metri
quadri che verranno dedicati ex novo ai forestali (di cui circa
60mila rientranti nella immediata disponibilità dell'Autorità
Portuale e 55mila, invece, di proprietà privata). La
ripartizione delle superfici disponibili tra cellulosa e crociere, è
questo il senso del ragionamento - ha sottolineato la Port Authority
- sarà quindi equa.
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- Nel corso della riunione è stata inoltre accolta la
proposta correttiva del presidente della Compagnia Portuale, Enzo
Raugei, che ha chiesto di poter destinare transitoriamente al
traffico dei forestali la radice dell'Alto Fondale, che interessa
circa 46.130 metri quadri. Il presidente della Port Authority,
Giuliano Gallanti, non ha mosso alcuna obiezione, «purché
- ha specificato - venga mantenuta per l'area la destinazione finale
al porto passeggeri prevista dal piano regolatore».
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- Via libera è stato dato anche alla richiesta di Giorgio
Neri (Confindustria) di inserire tra le norme tecniche del PRP un
cronoprogramma delle opere, «anche di massima - ha spiegato -
attraverso il quale poter valutare l'incidenza delle scelte di
pianificazione sulla programmazione degli investimenti aziendali
facenti parte dei piani di impresa dei singoli operatori». I
tempi e i contenuti di ogni singola opera saranno comunque definiti
dettagliatamente nel piano operativo triennale.
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- Commentando l'esito dell'esame del nuovo PRP, l'assessore
comunale al Programma e alle Opere pubbliche, Bruno Picchi, ha
rilevato che «la comunità portuale rappresentata in
questo comitato dà un importante contributo allo sviluppo
economico del porto e della sua città, ma - ha aggiunto - non
deve cedere alla tentazione di sacrificare gli interessi generali
della collettività sull'altare dei propri appetiti
particolari. Il piano regolatore non può che muoversi in
sintonia con le previsioni della pianificazione urbanistica. E sia
ben chiaro: ogni scelta deve essere misurata sulla base delle
ricadute che essa può avere in termini economici e
occupazionali».
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- Nel corso della riunione è stato anche presentato, per
l'approvazione definitiva, il regolamento per l'avviamento di lunga
chiamata, quello che consentirà ai lavoratori dell'Agelp,
l'agenzia di lavoro portuale temporaneo che fornisce manodopera
durante picchi di lavoro, di lavorare per periodi di tempo sino a un
massimo di quattro mesi, rinnovabili senza alcun vincolo.
L'approvazione, con cinque astensioni, è stata pressoché
maggioritaria.
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- «È - ha evidenziato il presidente dell'Agelp,
Giacomo Marchesini - un fondamentale passo in avanti. Bene ha fatto
l'Autorità Portuale a rispondere alle imprese ro-ro, che da
tempo avevano manifestato l'esigenza di poter prenotare le
prestazioni di lavoro temporaneo dell'Agelp per periodi di tempo più
lunghi».

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