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21 giugno 2012
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- Ok della giunta comunale di Livorno all'ordinanza della
Capitaneria di Porto in deroga al decreto “anti inchino”
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- La deroga - ha spiegato l'assessore Grassi - consente la
piena operatività del porto di Livorno
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La giunta comunale di Livorno ha espresso parere favorevole alla
bozza di ordinanza predisposta dalla locale Capitaneria di Porto in
deroga al cosiddetto “decreto anti inchino”, il
provvedimento interministeriale del 2 marzo emanato dal ministero
delle Infrastrutture e Trasporti e dal ministero dell'Ambiente a
seguito del naufragio della nave da crociera Costa Concordia
all'isola del Giglio per disciplinare il transito delle navi in
prossimità delle coste. L'ordinanza della Capitaneria di
Porto di Livorno, pur tesa a garantire in sicurezza la navigazione
nel circondario marittimo di Livorno e in particolare in prossimità
dell'isola di Gorgona e delle Secche della Meloria, prevede per le
navi mercantili dei limiti differenti da quanto stabilisce il
decreto interministeriale.-
- Il decreto interministeriale - ha ricordato l'assessore comunale
alla Valorizzazione del territorio e all'ambiente, Mauro Grassi - ha
istituito per le navi mercantili adibite al trasporto di merci e
passeggeri superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda, il divieto
di navigazione, ancoraggio e sosta nella fascia di mare che si
estende per due miglia marine dai perimetri esterni dei parchi e
delle aree protette nazionali, marini e costieri, e all'interno dei
medesimi perimetri, ma la Capitaneria di Porto di Livorno, in
relazione ai traffici marittimi e alle caratteristiche morfologiche
del territorio livornese, ha ritenuto necessario individuare
soluzioni più confacenti rispetto alle criticità
operative derivanti dall'introduzione di questi divieti,
concertandole con gli enti locali, fra i quali il Comune di Livorno.
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- In particolare, per le “Secche della Meloria”,
l'ordinanza della Capitaneria prevede di limitare il transito delle
navi mercantili in una fascia di mare larga due miglia, in adiacenza
al perimetro esterno della zona C prevista dal decreto 21 ottobre
2009. Viene invece derogata un area contigua al cono di ingresso e
di uscita delle navi dal porto di Livorno evitando di estendere la
fascia nell'area sud del perimetro. Per l'isola di Gorgona si vieta
la navigazione, l'ancoraggio e la sosta di navi mercantili superiori
a 500 tsl nella fascia di mare che si estende per 0,7 miglia dal
perimetro esterno del limite a mare del Parco dell'Isola di Gorgona
così come previsto dal decreto del 22 luglio1996. Il canale
di accesso/uscita dal porto che permette lo sbarco di merci e
passeggeri in possesso delle necessarie autorizzazioni, sarà
disciplinato a parte.
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- “Siamo assolutamente favorevoli al decreto “anti
inchino” - ha spiegato l'assessore Grassi - in quanto è
finalizzato alla sicurezza della navigazione e dell'ambiente, in
particolare perché disastri come quello della Concordia
non si ripetano. Siamo altresì favorevoli alla deroga
predisposta dalla Capitaneria perché individua un “corridoio”
che consente la piena operatività del porto di Livorno. Per
questo, dopo gli approfondimenti effettuati dall'ufficio Ambiente
del Comune, l'amministrazione ha inviato all'Autorità
Marittima il proprio parere favorevole».

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