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2 febbraio 2021
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- Messina (Assarmatori): necessari fondi per la transizione
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- Nella versione definitiva del PNRR - ha denunciato -
cancellati i due miliardi per gli aiuti al rinnovamento delle flotte
per il cabotaggio e i servizi con le isole
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Oggi il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, nel corso
dell'audizione organizzata dalla IX Commissione (Trasporti) della
Camera sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR), ha
sottolineato che se si vogliono raggiungere gli obiettivi di una
“rivoluzione verde” e di una “transizione
energetica”, come richiesto esplicitamente dal progetto Next
Generation EU, servono interventi decisi per favorire il rinnovo
delle flotte impegnate nel trasporto marittimo di merci e
passeggeri.-
- «Nella versione definitiva del Piano - ha denunciato
Messina - è stata totalmente cancellata la posta di due
miliardi per gli aiuti al rinnovamento delle flotte impegnate nelle
rotte di cabotaggio e collegamento con le isole minori e maggiori,
mentre sono rimasti i finanziamenti per il Piano Nazionale del
Cold-Ironing, ovvero la cosiddetta elettrificazione delle banchine».
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- «Nella sua stesura attuale - ha rilevato inoltre il
presidente dell'associazione armatoriale - il Piano prevede che una
parte rilevante delle risorse disponibili siano destinate
all'elettrificazione di ben 41 porti, di cui 39 della rete TEN-T
(circa 950 milioni di euro). Ma a prescindere dalla constatazione
che le risorse messe in campo per l'infrastrutturazione dei porti
potrebbero essere insufficienti per portare a termine un programma
così ambizioso, noi riteniamo che la transizione energetica
delle flotte (misura ritenuta ammissibile da parte della EU) debba
essere comunque rimessa al centro del programma. Se si vuole parlare
di cold-ironing - ha osservato Messina - è necessario, da una
parte, finanziare solo iniziative in porti con linee regolari di
traghetto che si trovino in località ad alta intensità
di popolazione e movimento passeggeri, solo così si potrà
attuare una politica virtuosa di protezione dell'ambiente.
Dall'altra dovranno essere sostenuti contemporaneamente gli
interventi nei porti e sulle navi, legando eventualmente il
finanziamento di queste ultime al mantenimento della linea con il
porto o con i porti interessati».
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