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10 marzo 2021
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- Accordo per la definizione dell'intera supply chain per la
fornitura di ammoniaca quale combustibile delle navi
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- Bo (Maersk): riteniamo che l'ammoniaca verde possa essere un
importante futuro combustibile per la decarbonizzazione della nostra
flotta
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La danese A.P. Møller-Mærsk, la Fleet Management
Limited di Hong Kong, la singaporiana Keppel Offshore & Marine,
il centro studi Maersk Mc-Kinney Moller Center for Zero Carbon
Shipping, la giapponese Sumitomo Corporation e la norvegese Yara
International hanno siglato un accordo con lo scopo di realizzare
uno studio di fattibilità per la definizione di un sistema di
bunkeraggio ship-to-ship per la fornitura di ammoniaca quale
combustibile per le navi nel porto di Singapore.-
- L'intenzione è di analizzare l'intera catena di
approvvigionamento end-to-end dell'attività di bunkeraggio di
ammoniaca, a partire dallo sviluppo di una supply chain per la
distribuzione di ammoniaca verde economica, dalla progettazione di
navi per il bunkeraggio dell'ammoniaca e delle relative
infrastrutture della supply chain.
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- «Assieme al metanolo - ha spiegato Morten Bo,
vicepresidente del gruppo armatoriale danese Maersk e responsabile
per la decarbonizzazione - in A.P. Møller-Mærsk
riteniamo che l'ammoniaca verde possa essere un importante futuro
combustibile per la decarbonizzazione della nostra flotta. Un motore
ad ammoniaca a doppia alimentazione è attualmente in fase di
sviluppo, ma affinché in futuro l'ammoniaca verde possa
alimentare le nostre navi dobbiamo risolvere anche sfide relative
alla fornitura, alle infrastrutture e alla sicurezza, non da ultimo
quando si tratta di attività di bunkeraggio».
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