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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 2/2010 - FEBBRAIO 2010
Trasporto intermodale
La IFB dà il via ad un nuovo servizio per l'Ungheria
La IFB, società con sede in Belgio, ha in programma
l'avvio di un servizio di treniblocco da Anversa a Sopron (in
Ungheria) nel prossimo mese di marzo con la ICF (Intercontainer).
I treni partiranno inizialmente dai terminal Combinant e Mainhub
di Anversa tre volte alla settimana, ma l'intenzione è quella
di incrementarne la frequenza a settimanale non appena possibile.
I tempi di viaggio saranno dal giorno A al giorno B; le fermate
saranno effettuate a Colonia (in Germania) ed a Vienna (in Austria),
mentre Sopron verrà utilizzato quale hub per le altre
destinazioni in Europa Orientale.
Regolari servizi di treni-navetta collegano tutti i terminal
container di Anversa al Mainhub, di modo che il servizio può
essere utilizzato per i traffici sia infra-europei che marittimi a
lungo raggio.
Il terminal Combinant è una nuova infrastruttura
ferroviaria allo stato dell'arte situata nell'impianto chimico della
BASF nella parte settentrionale del porto che intende inaugurare il
1° marzo prossimo.
L'infrastruttura, che appartiene per il 45% alla BASF, per il
35% alla Hupac e per il 20% alla IFB, disporrà di una
capacità di 150.000 contenitori all'anno, 20.000 dei quali
potrebbero essere assicurati dalla BASF.
Lo sviluppo del terminal Combinant e del servizio della IFB sono
solo due delle molte iniziativa incoraggiate dal Porto di Anversa
per contribuire alla crescita delle proprie attività
ferroviarie.
Un'altra di tali attività è rappresentata dal
nuovo terminal HTA della Hupac in mezzo al porto, che prevede
anch'esso una capacità di 150.000 container all'anno.
Poiché solo l'11% dei traffici containerizzati terrestri
di Anversa è stato movimentato via rotaia nel 2008,
l'aspirante porta d'accesso europea ha ancora molto lavoro da fare
per raggiungere il proprio obiettivo auto-imposto del 15% nel 2010.
Essa nel frattempo vorrebbe inoltre accrescere la propria quota
di trasporto fluviale su chiatta dal 32,4% al 43%. (da:
ci-online.co.uk, 15.02.2010)
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