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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
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ANNO XXXIII - Numero 28 FEBBRAIO 2015
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LEGISLAZIONE
LA COMMISSIONE EUROPEA ACCETTA GLI IMPEGNI DELLA FRANCIA IN
RELAZIONE ALLE ESENZIONI FISCALI PER DETERMINATI SERVIZI MARITTIMI
DI NOLEGGIO
La Commissione Europea ha portato a termine un'accurata
indagine avviata nel 2013 al fine di appurare se le modifiche alle
regole fiscali francesi in ordine alle compagnie di navigazione
fossero in linea con la normativa dell'Unione Europea sugli
aiuti di stato dopo che la Francia si è impegnata a dissipare
le preoccupazioni della Commissione.
Quest'ultima era preoccupata dal fatto che anche la
concessione di vantaggi fiscali a certe navi battenti bandiera non
dell'Unione Europea potesse essere in contrasto con gli
obiettivi della politica europea sui trasporti marittimi.
La Francia si è ora impegnata a far sì almeno il
25% dei contribuenti fiscali in ordine al tonnellaggio francese
battano bandiere dello Spazio Economico Europeo.
Questo dovrebbe sciogliere le riserve della Commissione.
A maggio del 2003, la Commissione originariamente aveva
approvato il regime fiscale relativo al tonnellaggio francese.
Tale regime consentiva alle compagnie di navigazione di essere
tassate sulla base del tonnellaggio della flotta e non in relazione
ai reali profitti della compagnia.
Il regime limitava l'ammissibilità della scelta di
navi noleggiate a tempo determinato non battenti bandiere
dell'Unione Europea (le navi “a noleggio temporaneo”
assicurano servizi di trasporto marittimo con unità ed
equipaggi affittati temporaneamente da altre compagnie).
Tali navi non avrebbero dovuto costituire più del 75%
della flotta di un contribuente fiscale sul tonnellaggio.
Questo regime era in linea con le allora applicabili linee-guida
dell'Unione Europea 1997 sugli aiuti di stato per il trasporto
marittimo, che erano finalizzate a migliorare la competitività
delle compagnie di navigazione che si trovano ad affrontare la
concorrenza da parte di attività non europee e a dare impulso
ai posti di lavoro nel settore.
Successivamente all'adozione delle linee-guida aggiornate
nel 2004, la Francia aveva abrogato le specifiche regole sulla
bandiera battuta dalle navi noleggiate temporaneamente senza
informare la Commissione.
A novembre del 2013, la Commissione aveva avviato
un'approfondita indagine ed aveva invitato le parti
interessate a presentare i propri commenti sui provvedimenti
riformati, perché aveva considerato che dovessero essere
mantenute le specifiche limitazioni riguardo alla possibilità
di scegliere navi noleggiate temporaneamente che non battessero
bandiera di uno stato membro.
Dopo avere esaminato la documentazione ricevuta, la Commissione
era pervenuta alla conclusione che fino a quel momento nessun
beneficiario fiscale sul tonnellaggio in Francia disponeva di una
composizione della propria flotta con più del 75% di navi
noleggiate temporaneamente battenti bandiera al di fuori dell'Unione
Europea e dello Spazio Economico Europeo.
L'abrogazione delle specifiche regole sulla bandiera
battuta pertanto non aveva avuto ancora nessun effetto in pratica.
Nello stesso tempo, la Commissione ha altresì ritenuto
che non ci fosse alcuna garanzia che le cose rimanessero così
in futuro, dal momento che non era stato previsto alcun requisito
minimo per i nuovi arrivati circa la bandiera da battere nell'ambito
dello Spazio Economico Europeo.
Di conseguenza, una compagnia di navigazione nuova arrivata la
cui flotta fosse composta al 100% da navi noleggiate temporaneamente
non nello Spazio Economico Europeo sarebbe stata in grado di
beneficiare dell'esenzione fiscale.
La Commissione ha considerato che ciò non fosse in linea
con le Linee Guida Marittime del 2004.
Anche se queste ultime non impongono specifiche limitazioni ai
noleggiatori temporanei (a livello contrattuale, si tratta dei
fornitori di servizi di trasporto marittimo), la Commissione ha
sempre richiesto nella propria prassi che i noleggiatori temporanei
che volessero beneficiare del regime fiscale sul tonnellaggio
debbano contribuire agli obiettivi delle linee-guida di preservare
competenze marittime minime nell'ambito dell'Unione
Europea o dello Spazio Economico Europeo ovvero all'obiettivo
di promuovere l'adozione di bandiere europee.
Al fine di ovviare alle preoccupazioni della Commissione, le
autorità francesi si sono pertanto impegnate a richiedere a
tutti i contribuenti fiscali sul tonnellaggio francesi di far
battere bandiera europea ad almeno il 25% del proprio tonnellaggio.
La Commissione ha accettato questo impegno e ha di conseguenza
posto termine all'indagine.
(da: hellenicshippingnews.com, 19 Febbraio 2015)
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