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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 GENNAIO 2019
TRASPORTO MARITTIMO
SECONDO UN ANALISTA I TRAFFICI CONTAINERIZZATI ASIA-EUROPA
DEVONO AFFRONTARE PARECCHI OSTACOLI
Secondo un analista di spicco, le parti interessate al trasporto
marittimo di contenitori che dipendono dalla vitalità dei
traffici Asia-Europa dovranno far fronte a parecchi ostacoli questo
trimestre ed oltre.
Patrik Berglund, amministratore delegato dello specialista delle
tariffe di nolo marittimo Xeneta, ha dichiarato che nei prossimi
mesi le linee di navigazione ed i caricatori dovranno affrontare
molte problematiche nell'ambito dei traffici Asia-Europa, rendendo
difficile per i vettori mantenere un ragionevole equilibrio tra
domanda ed offerta.
"Ci sono diversi eventi da tenere d'occhio, ma una
preoccupazione importante in questi giorni è il rallentamento
in Cina, e in quale misura essa stia davvero rallentando, e
successivamente come questo influisca potenzialmente sulla capacità
dei vettori di conservare il mercato a breve termine, stabilendo nel
contempo le tariffe nei loro contratti a lungo termine ", ha
detto a Lloyd's Loading List.
"Che si tratti della Brexit, dei manifestanti in Francia,
della guerra commerciale statunitense o del capodanno cinese, ci
sono più che sufficienti eventi che potenzialmente possono
rendere il primo trimestre o il 2019 del tutto un mercato vivace e
difficile sia per i vettori che per i caricatori, gli operatori
senza navi e gli spedizionieri".
Secondo Berglund, per la maggior parte i caricatori sono usciti
dalle negoziazioni contrattuali annuali con i vettori nei traffici
Asia-Europa nell'ultimo trimestre in una posizione salubre
nonostante i tassi di nolo a pronti relativamente vivaci al momento
dei negoziati.
"Sono un po' sorpreso da quanto bene ne siano usciti i
caricatori che hanno chiuso i loro contratti del 2019 nel quarto
trimestre: hanno negoziato bene sulla scia di un mercato abbastanza
forte rispetto a quello che abbiamo visto per lo stesso periodo 12
mesi prima" sostiene.
"Ci sono quantità notevoli di contratti e volumi che
non sono ancora stati regolati e che scadranno a marzo e ad aprile".
Tuttavia, Berglund afferma che il ciclo delle offerte è
cambiato per molti caricatori dopo la bancarotta della Hanjin nel
2016 e che alcuni di questi contratti potrebbero essere sistemati
nelle prossime settimane sulla scia di un mercato a breve termine
molto forte se i vettori riuscissero a bilanciare la capacità
con la domanda in modo efficace.
"Dall'aprile dello scorso anno il mercato a breve termine
ha registrato una tendenza al rialzo - al di là del crollo di
settembre e ottobre - quindi ci stiamo preparando un primo trimestre
molto interessante sia per il mercato dei contratti a breve termine
che per quello a lungo termine", ha aggiunto.
Quanto al traffico transpacifico dall'Asia all'Europa, Berglund
ha fatto eco all'opinione di altri analisti secondo i quali, in
vista dei negoziati annuali sui contratti del secondo trimestre,
molto dipenderà dalla forza del mercato a pronti.
"Penso che sia un po' la stessa storia ogni anno per i
vettori: perché non c'è niente di meglio per loro che
entrare nella stagione contrattuale sulla scia di un mercato a
breve/a pronti fiorente, che si tratti di transpacifico, traffici
Asia-Europa o altro" ha affermato.
"Non abbiamo visto un mercato a breve termine del quarto
trimestre così forte come quello che abbiamo ora per il
transpacifico da anni, quindi si tratta principalmente di evitare un
collasso prima che i negoziati contrattuali vengano risolti nel
primo e nel secondo trimestre".
Tuttavia, Berglund sostiene che le linee di navigazione
dovrebbero essere preoccupate, dato che la Xeneta ha visto un calo
di quasi 650 dollari USA/FEU nella sua media di mercato a novembre e
dicembre.
"Nei prossimi mesi, vedremo se effettivamente i dazi hanno
causato volumi gonfiati e successivamente una situazione favorevole
di domanda/offerta per i vettori tanto da permettergli di aumentare
le tariffe nella seconda metà dello scorso anno e di entrare
quest'anno in un mercato molto più forte di quanto lo si sia
fatto l'anno scorso ", ha aggiunto.
"Se i volumi diminuiscono e le tariffe continuano a
precipitare, sarà una posizione debole quella dei vettori per
negoziare contratti a lungo termine.
Avranno bisogno di raggiungere un ragionevole equilibrio di
offerta nei prossimi mesi per evitare che diventi un mercato per gli
acquirenti piuttosto che per un venditore. Più che mai, direi
che è nell'interesse di tutti restare bene informati nei
prossimi mesi prima di siglare qualsiasi accordo".
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