Independent journal on economy and transport policy
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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 LUGLIO 2019
STUDI E RICERCHE
LA DREWRY RIDIMENSIONA AL 3% LE PREVISIONI SULLA CRESCITA DEI CONTENITORI NEL 2019
La ditta di analisi sul trasporto marittimo containerizzato Drewry ha ridimensionato al 3% le proprie previsioni in ordine alla crescita dei risultati produttivi portuali a livello globale nel 2019 rispetto al proprio precedente pronostico del 3,9%, poiché le tensioni commerciali e geopolitiche minacciano un ulteriore rallentamento della crescita economica globale, mentre la regionalizzazione delle filiere distributive della produzione e le preoccupazioni ambientali aggiungono ulteriore incertezza.
Il rapporto Container Forecaster di recente pubblicazione della ditta di consulenze sul trasporto marittimo globale nota come il mercato containerizzato odierno "abbia dovuto confrontarsi con una buona dose di venti contrari", sottolineando "le preoccupazioni per un rallentamento dell'economia globale alimentate dalla guerra commerciale in corso fra Stati Uniti e Cina - sebbene al momento in pausa - dall'aumento della tensione geopolitica in molte regioni del mondo e da un settore alle prese con le problematiche nuove regole sulle emissioni".
E aggiunge: "Al di là di questo, tuttavia, sta iniziando a presentarsi anche una serie di timori esistenziali che potrebbero intaccare la domanda di trasporto marittimo in futuro; segnatamente, la regionalizzazione delle filiere distributive della produzione e il crescente slancio che sta dietro ad una propaganda a favore del basso contenuto di carbonio e dell'ambiente prioritario che ha il potenziale per cambiare in modo fondamentale le abitudini di consumo a livello globale.
Per tutte queste ragioni la Drewry ha ridimensionato le proprie previsioni in ordine alla crescita dei risultati produttivi nel 2019 al 3% rispetto al proprio precedente pronostico del 3,9%".
Simon Heaney, dirigente senior per la ricerca sui container alla Drewry nonché redattore del Container Forecaster, commenta: "Continuiamo a confidare che i traffici mondiali possano recuperare nel 2020, ma molto dipenderà da sviluppi che sono fuori controllo da parte dei vettori.
L'ulteriore diffusione delle politiche protezionistiche potrebbe rallentare la crescita, in particolare se gli Stati Uniti dovessero estendere i propri dazi ad altri partner commerciali.
Tuttavia, potrebbe verificarsi qualche aspetto positivo per i traffici se un quantitativo maggiore della produzioni venisse delocalizzata fuori dalla Cina.
La fucina delle esportazioni asiatiche ha progressivamente ridotto le proprie richieste di fattori dall'estero, soffocando la domanda di merci intermedie, di modo che qualsiasi dirottamento verso economie meno autosufficienti potrebbe dare ai traffici un po' di rilancio".
In tempi talmente imprevedibili, la Drewry ritiene che il rischio di perturbazione temporanea dell'offerta venga acuito.
Nel mercato transpacifico, ad esempio, le differenze di opinione riguardo alla forza dell'alta stagione del terzo trimestre hanno indotto strategie divergenti fra i vettori.
"Alcune linee di navigazione hanno sistemato altri caricatori nel traffico, indicando così di aspettarsi una ripetizione della corsa ai carichi dello scorso anno, mentre altri sono stati più circospetti, avendo annunciato l'annullamento di partenze per proteggere i fattori di carico e le tariffe di nolo a pronti" nota l'analista.
Constata Heaney: "I vettori sono perdonabili se in tempi così non hanno tutte le risposte.
Si sospetta che persino Nostradamus allargherebbe le braccia, tale è l'instabilità dei fattori protagonisti.
Ci saranno senza dubbio alcuni errori di percorso ed è stato senza dubbio evocato il rischio di temporanee questioni inerenti all'offerta, sia a causa delle troppe partenze cancellate siai n ragione dei trasferimenti di capacità fra traffici".
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