Rendere i contributi Marebonus e Ferrobonus strutturali o quantomeno confermarli fino al 2030. Lo ha chiesto oggi il presidente dell'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile ( ALIS), Guido Grimaldi, nel suo intervento all'assemblea dell'associazione e agli Stati generali del trasporto e della logistica, spiegando che è «giusto ed etico, come avviene in altri Paesi europei, sostenere concretamente quelle aziende nazionali di autotrasporto e logistica che hanno scelto proprio la via dell'intermodalità per il trasporto delle loro merci. Riteniamo quindi - ha sottolineato - che le scelte e gli investimenti di tali imprenditori, volti allo sviluppo della sostenibilità, vadano premiati ed accompagnati ad esempio con misure incentivanti come il Marebonus e il Ferrobonus».-
- «Facendo un passo indietro - ha ricordato Grimaldi -, un primo incentivo rivolto al settore dell'autotrasporto fu l'allora Ecobonus introdotto nel lontano 2002 dalla legge n. 265/2002 e finanziato con 77 milioni di euro per ciascuna delle annualità del triennio 2007-2009 con la Legge Finanziaria 2008. Tale virtuoso contributo fu poi convertito nelle misure Marebonus e Ferrobonus, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 e finanziate con circa 50 milioni di euro per ciascuna misura per ciascuna delle annualità del triennio 2016-2018 e, poi, rifinanziate fino al 2026 dalla Legge di Bilancio 2021 che ha però purtroppo ridotto le risorse finanziarie per il 2021 a circa 25 milioni di euro per ciascuna misura. Considerato però che tali misure virtuose sono destinate agli operatori dell'autotrasporto e della logistica, che hanno contribuito in maniera determinante alla crescita e allo sviluppo del trasporto sostenibile, occorrerebbe almeno stanziare lo stesso valore previsto dal primo incentivo. Pertanto, abbiamo accolto con favore i due decreti direttoriali del MIMS che,grazie alle istanze promosse anche da ALIS, ne ridefiniscono gli importi prevedendo uno stanziamento, per il solo 2021, che passa da 25 a 45 milioni di euro per il Marebonus e da 25 a 50 milioni di euro per il Ferrobonus. Tuttavia, affinché si possa produrre maggiori benefici nella direzione dell'Agenda 2030 dell'ONU per lo sviluppo sostenibile - ha rilevato il presidente di ALIS - sarebbe auspicabile rendere questi contributi strutturali o quantomeno confermarli fino al 2030, aumentando la dotazione finanziaria almeno fino a 100 milioni di euro annui per ciascuna misura».
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