
Trasportunito ha denunciato il moltiplicarsi di casi in cui le
	norme vengono apertamente violate dalla committenza
	dell'autotrasporto la quale - ha spiegato l'associazione - usa la
	certificazione che attesta la regolarità contributiva e
	assicurativa per non mantenere i propri impegni. In una lettera
	inviata a tutte le controparti istituzionali, dal Ministro dei
	Trasporti alla Guardia di Finanza, l'Associazione Nazionale
	Autotrasportatori Professionali ha evidenziato il ripetersi di casi
	in cui vengono totalmente violate le norme in materia di DURC
	(Documento unico di regolarità contributiva) nel settore
	dell'autotrasporto in cui non vengono applicate le disposizioni di
	legge. «La committenza, non osservando le norme le quali
	prevedono la verifica soltanto “preventiva” del DURC
	positivo - ha affermato l'associazione in una nota - approfittano
	dei servizi svolti e nel caso di un successivo DURC negativo, non
	rispondono in solido con l'autotrasportatore ai trattamenti
	contributivi, previdenziali nonché assicurativi, oltre alle
	obbligazioni fiscali e addirittura alle violazioni del Codice della
	Strada. Per di più, il mancato pagamento delle fatture
	comporta, in automatico, l'inosservanza della legge sui “tempi
	di pagamento” la quale produce, al committente, una sanzione
	del 10% dell'importo della fattura».
	
	«Su questa materia - ha annunciato il segretario generale
	di Trasportounito, Maurizio Longo - non solo abbiamo chiesto a tutte
	le istituzioni coinvolte di attivarsi seguendo le normative mediante
	una corretta metodologia sulle istruttorie avanzate in quanto, fra
	DURC e tempi di pagamento, a livello associativo, stiamo tutelando
	ogni singola impresa, senza esporla, e quindi, ove possibile, senza
	rischiare di farle perdere il rapporto professionale».