Independent journal on economy and transport policy
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
YEAR XXVII - Number 2/2009 - FEBRUARY 2009
Porti
La Cina adotta provvedimenti per la ripresa dei porti lungo
il fiume Yangtze
I dati ufficiali confermano che l'iniziativa di effettuare
investimenti nell'interno relativamente poco sviluppato della Cina
ha fermato il repentino calo della produzione relativa ai carichi
presso i porti situati lungo il fiume Yangtze; ciò ha
comportato a gennaio un incremento su base annua del 5,7% sino a 80
milioni di tonnellate.
David Lammie, direttore della Yangtze Business Services, afferma
che “sebbene i risultati relativi allo Yangtze abbiano
raggiunto gli 1,15 miliardi di tonnellate nel 2008, con un aumento
del 9,2% rispetto all'anno precedente” ciò è
stato seguito da “una crescita zero a settembre e da
diminuzioni del 17% ad ottobre, del 21% a novembre e del 30% a
dicembre” misurati da un anno all'altro, il che rende
l'accelerazione di gennaio ancora più impressionante.
Le cifre da poco pubblicate parlano anche di risultati relativi
ai contenitori in aumento del 19,6% sino a 550.000 TEU.
Il livello di spesa maggiormente elevato del governo ai fini
della realizzazione di ferrovie, strade, ponti e metropolitane sta
inducendo la domanda di ferro grezzo ed acciaio per costruzioni, due
delle principali derrate spedite lungo lo Yangtze.
Ciò è in parte alimentato dallo sforzo di
ricostruzione conseguente al terremoto nella provincia di Sichuan,
ed in parte spinto dagli investimenti statali finalizzati al
riequilibrio degli investimenti nelle zone centrali ed occidentali
relativamente immature con quelli nella sviluppata - ed ora assai
cara - costa orientale.
I progetti per migliorare la qualità delle condizioni di
navigazione sullo Yangtze stanno altresì rendendo il fiume
una modalità di trasporto merci più vivace, dato che
esistono piani finalizzati ad incrementare la rete ferroviaria da
16.000 a 41.000 km - comprese le linee Chongqing-Guizhou e
Guizhou-Guangzhou - che collegano i porti-chiave con il centro della
regione.
Lammie ha inoltre sottolineato che l'impulso agli investimenti
nei progetti inerenti alle ferrovie, alle strade e alle idrovie
lungo il corridoio dello Yangtze potrà sicuramente cambiare i
modelli di importazione, dal momento che la riduzione dei costi
associati alla filiera delle forniture nell'interno della Cina
comporterà altresì l'impulso dei traffici dei carichi
della regione. (da: portstrategy.com del 13.02.2009)
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