Independent journal on economy and transport policy
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
YEAR XXVII - Number 5/2009 - MAY 2009
Legislazione
La Russia modifica il sistema doganale
La Russia ha cominciato ad implementare la propria politica -
annunciata in precedenza - inerente al trasferimento degli
sdoganamenti dagli uffici situati all'interno del paese a quelli
presso i propri porti ed i punti di attraversamento della frontiera.
Complessivamente, sono stati chiusi 45 uffici doganali a Mosca a
far data dal 1° marzo scorso, con conseguenze su 1.500 posti di
lavoro.
Ciò ha comportato la sopravvivenza di appena cinque
uffici doganali dedicati dove possono essere sdoganati solo i
seguenti carichi:
tutte le merci in arrivo per ferrovia;
i materiali per le mostre e le fiere;
i carichi diplomatici e le borse diplomatiche;
la posta internazionale;
le parti di auto per l'impianto Autoframos.
Un ulteriore ufficio nella regione Podolskaya di Mosca dovrebbe
essere chiuso dal 1° luglio prossimo.
Le chiusure in questione sono finalizzate all'eliminazione della
corruzione, ovvero, almeno alla rimozione del sospetto che gli
impiegati delle dogane nei piccoli uffici regionali accettassero
bustarelle in cambio della classificazione di merci ad elevato
valore come beni di scarso valore, con conseguente ammissione ad un
regime di oneri minori.
Si dice che questa possibilità fosse dietro allo strano
instradamento di molti traffici che venivano sottratti così
al percorso più logico.
Andrey Naraevski, direttore marketing della Global Container
Service, che fa parte della Ruscon, che fra i suoi molti interessi
include il broker doganale Ruscon, fa notare: "Si tratta di una
zona grigia cui il nostro governo chiaramente tiene parecchio, di
modo che tutto ciò che noi possiamo fare è adattarci
al cambiamento.
Questo vorrà dire che molti carichi in più saranno
sdoganati dal nostro personale situato nei porti russi.
La tempistica, peraltro, è ottimale, perché se i
cambiamenti fossero avvenuti lo scorso anno, prima che si
presentasse la recessione, ben pochi avrebbero avuto le risorse o lo
spazio per farvi fronte.
I terminal contenitori portuali sicuramente sarebbero stati
assoggettati a pressioni eccessive.
Un altro effetto sarà costituito dal fatto che verranno
richieste movimentazioni di camion in attesa di sdoganamento meno
care; pure le ferrovie diventeranno più popolari, sebbene
essere siano destinate a rimanere più care in molti
casi". (da: ci-online.co.uk, 13.05.2009)
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