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Mitteilungen
LEASING
Sfida ai noleggiatori USA
Le imprese di noleggio containers raramente in passato si sono
trovate a dover affrontare un mercato più difficile di
quello attuale. Tuttavia, quelle sottoposte alle più pesanti
pressioni sono stati i giganti con sede negli Stati Uniti, che
detengono posizioni di testa nella classifica delle società
di leasing. A causa delle imponenti scorte di contenitori possedute,
debbono sopportare le peggiori perdite quando i tassi di utilizzazione
ed il livello tariffario decrescono. Le quote di mercato più
grosse consentono certamente a tali imprese di sopravvivere su
margini in calo, a causa dei miglioramenti delle economie di scala
operative, ma hanno anche aumentato la loro esposizione.
La situazione di molte delle principali imprese è divenuta
sempre più critica man mano che le recessione ha fatto
sentire i suoi effetti su settori di attività primarie
di noleggio quali i carichi secchi ed i refrigerati. L'utilizzazione
nel settore è già calata fino all'80% ed oltre per
quanto riguarda l'equipaggiamento per carichi secchi, mentre è
diminuita sotto il 90% per le unità-frigo. Le tariffe giornaliere
di noleggio hanno seguito la spirale al ribasso dei prezzi dei
contenitori, diminuendo del 15-20% almeno rispetto allo scorso
anno. Ciò va ad aggiungersi alle ingenti perdite in termini
di ricavi ed alle spese generali in crescita (per quanto attiene
i depositi) delle principali ditte, le quali ad un dato momento
possono trovarsi ad avere decine (e persino centinaia) di migliaia
di TEU non noleggiati.
L'importanza degli Stati Uniti per il settore leasing globale
è enorme. Come si evince dal Censimento Mondiale dei
Contenitori 1996, pubblicato nel contesto dell'Analisi
di mercato di Containerisation International nello scorso
mese di marzo, più dell'80% di tutti i TEU in noleggio
operativo è controllato da imprese con sede negli U.S.A.
Ciò attualmente equivale a quasi quattro milioni di TEU
rispetto ad un parco complessivo noleggiato di cinque milioni
di TEU. Gli Stati Uniti sono la casa di sette "principali"
operatori su dieci, ognuna delle quali dichiara di possedere parchi-containers
pari o superiori a 200.000 TEU.
Le quattro principali società sono domiciliate negli U.S.A.
Le prime due, Genstar Container Corp e TAL (Transamerica Leasing),
dispongono ciascuna di equipaggiamento containerizzato in noleggio
operativo di valore superiore a 3,5 miliardi di dollari. Ciò
equivale a più di 2,3 milioni di TEU in totale, ovvero
quasi il 50% di tutto il materiale noleggiato. Le due maggiori
ditte che seguono in classifica, Triton Container International
e Textainer Group, controllano più di 850.000 TEU, suddivisi
quasi egualmente tra loro. Altri importanti noleggiatori statunitensi
sono la Interpool, la Xtra International e la CAI (Container Applications
International), che cumulativamente controllano altri 700.000
TEU. Altre due imprese, la Cronos Group e la Sea Containers, sebbene
in realtà non abbiano la propria sede negli Stati Uniti,
commerciano in dollari U.S.A. e sono quotate nelle borse statunitensi.
Esse controllano altri 630.000 TEU. Un prospetto riassuntivo delle
principali imprese del settore, con relativi parchi-contenitori,
appare nella Tabella 1.
Tutte le più importanti imprese sono state duramente colpite
dall'ultima recessione, sebbene abbiano adottato strategie diverse
al fine di opporsi a tale situazione. Alcune hanno ridotto il
proprio tasso di crescita, preferendo consolidare la propria posizione.
Altre hanno intrapreso investimenti per trarre vantaggio dal basso
costo dei finanziamenti e dai prezzi ultra-bassi dei contenitori.
Altre ditte ancora hanno cambiato rotta del tutto, smettendo di
acquistare boxes per carichi secchi per rivolgersi a tipi più
specifici.
TABELLA 1 |
Principali imprese statunitensi* di noleggio containers
(I dati arrotondati relativi al parco-unità si riferiscono al febbraio 1997; comprendono i contenitori in noleggio operativo, ma non gli chassis e l'equipaggiamento non containerizzato)
|
Società
| Parco-unità (TEU)
| Sede |
Transamerica Leasing
| 1200000 | Purchase (New York)
|
Genstar Container Corp
| 1100000 | San Francisco
|
Textainer Group |
430000 | San Francisco
|
Triton Container Intl
| 420000 | San Francisco
|
Cronos Group* |
350000 | (Regno Unito)
|
Interpool Inc. |
300000 | Princeton (New Jersey)
|
Sea Containers* |
280000 | (Regno Unito)
|
Xtra International
| 220000 | San Francisco
|
Cont Applications Intl
| 185000 | San Francisco
|
PrimeSource Holdings
| 50000 | San Francisco
|
Altre | 500000
| |
Totale | 5035000
| |
Note = *
|
La Cronos Group e la Sea Containers non hanno sede negli Stati Uniti, ma commerciano in dollari U.S.A. e sono quotate nelle borse statunitensi.
|
|
Tra le società che hanno intrapreso la prima, consolidata
rotta vi sono la Genstar, la Xtra e la Triton. Tra i noleggiatori
più espansionisti possono annoverarsi la Interpool, la
CAI e la Cronos. Le società che stanno pianificando ulteriori
acquisti di contenitori speciali comprendono la Textainer e la
TAL, così come la CAI e la Cronos.
La TAL è balzata agli onori delle cronache nel 1996, allorquando
ha acquistato le quote azionarie di proprietà o gestione
della TOL (Trans Ocean Ltd), pagandole 111 miliardi di dollari.
Anche la TOL aveva sede negli Stati Uniti, a San Francisco. L'operazione
è stata portata a termine nello scorso mese di novembre.
Essa ha fatto sì che la TAL divenisse il più importante
noleggiatore di containers a livello mondiale (scavalcando la
Genstar), con un parco di contenitori marittimi operativi pari
a quasi 1,2 milioni di TEU. La società inoltre controlla
30.000 TEU di containers statunitensi interni, 90.000 TEU di chassis
U.S.A., 35.000 semirimorchi intermodali di tipo statunitense e
10.500 semirimorchi di tipo europeo, mantenendo altresì
altri 200.000 TEU (di tutti i tipi di containers) in noleggio
finanziario.
Trevor Smith, vice presidente anziano del marketing, ha spiegato
che la fusione con la TOL è stata portata a termine all'inizio
di quest'anno. Il suo scopo primario era quello di migliorare
la posizione della TAL quale principale noleggiatore di equipaggiamento
speciale. La TOL, al momento della sua acquisizione, noleggiava
il secondo maggior numero di containers speciali per carichi secchi
dopo la Sea Containers. Tutto ciò va ad aggiungersi al
notevole quantitativo di equipaggiamento speciale per carichi
secchi posseduto in proprio dalla TAL, che si era ingrandita notevolmente
nel corso dei 12 mesi precedenti.
La combinazione delle due flotte ha generato un raggruppamento
di notevoli dimensioni di unità da noleggio open tops e
flatracks, facendo inoltre aumentare la quota di equipaggiamento
frigo e cisterna della TAL. Essa ha altresì incrementato
in modo rilevante il numero di chassis e di boxes standard di
proprietà della TAL. Sebbene una grossa percentuale dell'equipaggiamento
in precedenza appartenente alla TOL sia solo in gestione e non
di proprietà vera e propria, gran parte di esso è
di costruzione relativamente recente. La TOL aveva perseguito
un cospicuo programma di rinnovamento del parco contenitori nei
due anni precedenti al rilevamento.
Ci si aspetta che le acquisizioni programmate per il 1997 dalla
TAL riguardino quasi tutti i tipi di contenitori, compresi gli
standard per carichi secchi, le unità ad alta cubatura,
gli open top, i flatrack, i frigo, le cisterne e le unità
interne statunitensi. Particolare attenzione verrà prestata
all'acquisto di boxes standard destinati a rimpiazzare le unità
dismesse. Più di 70.000 TEU di equipaggiamento standard
obsoleto sono stati dismessi nel 1996, secondo Smith, ed un quantitativo
simile è stato destinato allo stesso scopo quest'anno.
Nella maggior parte si tratta di vecchio equipaggiamento della
Tiphook (e della Sea Containers) acquistato dalla TAL nel 1994.
Le acquisizioni di unità per carichi secchi resteranno
concentrate in Cina, dove i prezzi sono più competitivi
e la domanda (per quanto limitata) tiene meglio.
Smith non si fa illusioni circa l'attuale crisi che il settore
del noleggio si trova a dover affrontare. "Il mercato resta
molto depresso" ha dichiarato "ed il settore dei carichi
secchi è stato colpito molto duramente. I livelli di utilizzazione
sono bassi e le tariffe sono sottoposte a pressioni sempre maggiori".
La TAL, nel contesto della propria strategia più ampia,
sta continuando a sviluppare il proprio programma Grey Box, che
ha lo scopo di semplificare le procedure di interscambio. La società
ha già istituito una "bacheca" interattiva che
fornisce i particolari circa le aree di surplus e di deficit in
ordine al proprio equipaggiamento containeristico ed ha in programma
di estendere questo servizio ai containers di terzi.
Il ritiro della TOL, oltre ad accrescere le operazioni della TAL,
ha consentito ad altri importanti noleggiatori di fare il proprio
ingresso nel mercato degli speciali per carichi secchi. La Textainer,
che è il terzo maggior noleggiatore di boxes standard,
ha svelato i propri piani finalizzati ad un'attività "più
aggressiva" per quanto riguarda l'acquisto di contenitori
speciali nel 1997. La società nel 1996 ha comperato quasi
1.500 TEU di flatrack da 40 piedi ed open top da 20 piedi, ma
prevede di acquistare equipaggiamento costituito da open top e
flatrack nel 1997 per circa 5.000 TEU.
I corrispondenti acquisti di containers da 20 e 40 piedi standard
nonché da 40 piedi H.C. relativi al 1997 saranno paragonabili
a quelli del 1997, con previsioni nell'ordine dei 40.000 TEU.
Le dismissioni dovrebbero attestarsi su circa 10.000 TEU nel corso
del 1997; anche questa cifra è simile a quella del 1996.
John Maccarone, presidente della Textainer Equipment Management,
ha affermato che la maggior parte delle ordinazioni di containers
standard da 40 piedi dovrebbero essere commissionate a fabbriche
della Cina settentrionale e meridionale, mentre l'equipaggiamento
speciale dovrebbe provenire dal Sudafrica o da altre regioni.
Maccarone ha inoltre confermato che la Textainer ha in corso d'acquisto
una quota sempre maggiore di equipaggiamento in termini di unità
in proprietà, in luogo della tradizionale utilizzazione
di fondi investiti da terzi secondo la modalità dell'associazione
a responsabilità limitata. Ciò riflette la persistente
disponibilità di credito concorrenziale, derivante da bassi
tassi d'interesse preferenziali, ed il recente rapido calo dei
prezzi dei containers. La società, allo stesso tempo, sta
incrementando la propria quota di equipaggiamento noleggiato a
termine (rispetto a quello noleggiato secondo la modalità
master).
La TAL ha inoltre dedicato maggiore attenzione al settore del
noleggio a lungo termine, realizzando quantitativi record nel
1996 sia per quanto riguarda i termini operativi sia per quanto
attiene al leasing finanziario. Smith ha confermato che questo
settore di attività a basso costo nel mercato attuale viene
visto più di buon occhio dai locatari. Ciò riflette,
in parte, il mutamento delle esigenze operative dei vettori marittimi,
molti dei quali sono ora raggruppati in alleanze e stanno diventando
più competenti nella gestione dei propri parchi-containers.
Smith sottolinea, più in generale, come il noleggio di
servizio perda sempre in popolarità quando il mercato entra
in una fase di recessione (e l'offerta supera la domanda) a causa
dei connessi alti costi correnti.
Smith è stato svelto, ciononostante, a puntualizzare che
vi è ancora posto per il noleggio di servizio. Tale attività
è importante per molte società con sede negli U.S.A.,
tra cui la Genstar, la Triton, la Xtra e la CAI, nonché
la Cronos. L'eccezione è la Interpool, che ha concentrato
i suoi sforzi sulla costituzione di una flotta di equipaggiamento
basata sul noleggio a termine e finanziario.
La Interpool è stata uno degli acquirenti più aggressivi
di equipaggiamento costituito da boxes standard nel 1996, avendo
rilevato quasi 60.000 TEU. Il suo parco di contenitori standard
da 20 e 40 piedi e di 40 piedi ad alta cubatura è aumentato
da 240.000 TEU all'inizio del 1996 a circa 300.000 TEU alla fine
dell'anno. La sua crescita è stata, tuttavia, superata
da quella della Cronos, che ha acquistato un quantitativo-record
di 90.000 TEU di unità standard, speciali, frigo e cisterna.
Gran parte di questi investimenti, stimati nell'ordine di 250
milioni di dollari U.S.A., è stata effettuata nel corso
della seconda metà del 1996. La flotta della Cronos è
aumentata di 75.000 TEU nel 1996 fino a 340.000 TEU, mentre la
percentuale di equipaggiamento in proprietà (distinta da
quella relativa all'equipaggiamento gestito) si è triplicata
fino a 100.000 TEU. La società, inoltre, ha acquistato
la Interlease di Göteborg e la tecnologia CPC (contenitori
adatti ai pallets) della Bell Lines.
Un'altra ditta che ha effettuato notevoli acquisti di nuovi contenitori
è stata la CAI. Essa ha aggiunto al totale altri 55.000
TEU nel 1996, incrementando la propria flotta fino a 180.000 TEU
alla fine dell'anno. La CAI ha inoltre in programma l'espansione
della propria attività di acquisizione di open tops, flatracks
ed altri speciali nel corso del 1997, per un numero complessivo
di 10.000 TEU. La società, altresì, prevede di acquisire
altri 35.000 TEU di unità standard per carichi secchi da
20 e 40 piedi.
Altri hanno adottato un profilo più cauto. La Xtra ha acquisito
ulteriori 10.000 TEU circa nel corso della seconda metà
del 1996 ed è probabile che continui ad effettuare acquisti
più o meno a tale ritmo nel corso del 1997. La Triton,
allo stesso modo, ha tagliato notevolmente le ordinazioni, rilevando
relativamente pochi boxes standard o frigo nell'ultima parte del
1996. Ci si aspetta che le sue acquisizioni rimangano modeste,
almeno finché il mercato continua a ristagnare.
Anche uno dei principali noleggiatori, la Genstar, ha acquisito
solo piccoli quantitativi di nuovo equipaggiamento nel 1996, sebbene
abbia continuato a rinnovare la parte più vecchia del proprio
parco. Molti contenitori acquistati di recente sono stati dati
a noleggio in modalità a termine o finanziario. La società
è stata scossa dalle improvvise dimissioni del presidente,
Raphael Che, nello scorso mese di luglio. Ciò ha inizialmente
creato un vuoto al vertice, fino alla nomina del successore. John
Bucci è divenuto presidente alla fine del 1996 con il compito
di ricollocare la Genstar in cima al settore assai competitivo
del noleggio di contenitori.
Sebbene gran parte del precedente programma di gestione del parco-containers,
il GENESIS ideato da Che, sia stato rivisto, viene ancora data
notevole importanza al servizio clienti. La Genstar potrebbe effettuare
nel 1997 un maggior numero di ordinazioni di contenitori, gran
parte dei quali dovrebbe rimpiazzare l'equipaggiamento dismesso.
Raphael Che, da parte sua, ha recentemente costituito una nuova
società di noleggio, la Gateway Containers. I finanziamenti
d'avvio dell'impresa sono stati forniti da un certo numero di
banche asiatiche. Anche la nuova ditta, che intende acquistare
fino a 40.000 TEU all'anno ed al momento sta assumendo personale,
dovrebbe aver sede a San Francisco.
(da: Containerisation International Regional Rewiew North America,
aprile 1997)