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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
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ANNO XXXVI - Numero 31 AGOSTO 2018
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PORTI
IL PORTO INTELLIGENTE DI ANVERSA: L'USO DI UNA BARCA DI
SCANDAGLIO AUTOMATICA PER UN TRASPORTO MARITTIMO SICURO
L'Autorità Portuale di Anversa sta attualmente
collaudando una barca di scandaglio completamente autonoma per
effettuare le misurazioni della profondità dell'acqua in
ambito portuale.
Il battello, denominalo Echodrone, è stato sviluppato dal
Porto di Anversa in partenariato con la società di tecnologia
marittima con sede a Bruges dotOcean.
Questa è una delle molte iniziative intraprese
dall'Autorità Portuale di Anversa nel campo delle nuove
tecnologie digitali.
Port.today aveva già pubblicato un articolo
riguardo alla rete innovativa denominata Capital of Things, che è
in fase di sviluppo in stretta collaborazione con la Città di
Anversa e l'Università di Anversa ed include l'idea dello
sviluppo di un porto intelligente.
In ordine alla barca di scandaglio, l'Autorità Portuale
spiega che uno dei suoi compiti è l'ispezione e la
manutenzione dell'infrastruttura marittima, compresi i letti delle
banchine.
Ciò implica misurazioni regolari della profondità
delle acque presso gli ormeggi ed altri punti allo scopo di
assicurare il passaggio e l'ormeggio sicuro alle navi e di
pianificare i necessari lavori di dragaggio per la manutenzione.
Finora quest'attività è stata condotta dalla barca
di scandaglio Echo.
Il nuovo battello - lo Echodrone - è più piccolo
della Echo ed è completamente autonomo, operando da sé
senza nessuno a bordo.
Questo lo rende più flessibile ed in grado di operare
persino in condizioni di traffico marittimo intenso, cosa che la
Echo non era in grado di fare.
Wim Defevere, dirigente tecnico senior per l'accesso nautico
dell'Autorità Portuale di Anversa, afferma: "Lo
Echodrone sta attualmente effettuando collaudi su vasta scala.
Una volta completati, il battello sarà localizzato presso
la banchina Deurganck dove sarà pienamente operativo a fianco
della Echo per misurare la profondità dell'acqua degli
ormeggi disponibili presso le più trafficate delle banchine
di marea per la movimentazione di contenitori".
La tecnologia esclusiva per la guida e le operazioni della
Echodrone è stata sviluppata in collaborazione con la
dotOcean.
"Questa tecnologia si basa sull'assemblaggio di dettagliate
informazioni nella nuvola informatica" spiega Koen Geirnaert,
co-fondatore della dotOcean.
"I dati di tutte le specie di strumenti presenti in tutto
il porto sono messi a disposizione su internet e poi selettivamente
compilati e trasformati in informazioni utili da algoritmi nella
nuvola.
L'Echodrome è progettato per navigare in piena autonomia
utilizzando questi dati verificati, a differenza della precedente
generazione di battelli automatizzati che dovevano fare affidamento
sui propri sensori a bordo.
Questo fa dello Echodrone uno dei primi robot di una generazione
completamente nuova"
Piet Opstaele, dirigente attuazione dell'innovazione presso
l'Autorità Portuale di Anversa, aggiunge: "Con l'aiuto
dell'Echodrone sarà possibile in futuro effettuare altri tipi
di misurazione, come le ispezioni ambientali, ispezionando le linee
di banchina e così via.
Questa tecnologia è una vera svolta per noi nel contesto
della nostra ricerca di soluzioni intelligenti per il porto del
futuro".
L'Autorità Portuale informa che una dimostrazione
dell'Echodrone sarà effettuata in occasione della fiera
SuperNova Tech che si svolgerà dal 27 al 30 settembre
prossimi ad Anversa, quando l'innovativa imbarcazione autonoma potrà
essere vista al lavoro dalle 10 del mattino al tramonto tutti i
giorni presso il dock Bonaparte.
(da: port.today, 20 agosto 2018)
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