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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 LUGLIO 2019
PORTI
PARTE FINALMENTE DOPO 13 ANNI L'APPROFONDIMENTO DELL'ELBA
Il progetto dell'approfondimento dell'Elba è stato
finalmente avviato il 23 luglio, dopo anni di rinvii che hanno visto
il porto di Amburgo scendere nelle classifiche dei porti europei.
Il progetto biennale comporta il dragaggio delle sezioni
inferiore ed esterna del fiume sino ad una profondità
indipendente dalla marea di 13,5 metri e la costruzione di un punto
di passaggio per le navi di 385 metri.
Su LinkedIn il gruppo Deme, responsabile del progetto, afferma:
"E si parte! Dopo avere simbolicamente premuto il pulsante, la
nostra draga aspirante del fiume Schelda ha dato il via ai lavori
che dovrebbero essere completati all'inizio del 2021".
Il dragaggio del fiume è divenuto essenziale per il
futuro di Amburgo quale porto hub negli ultimi anni, dato l'aumento
delle dimensioni delle navi impiegate dai vettori.
I calcoli suggeriscono che l'approfondimento potrebbe comportare
che le navi che scalano Amburgo scambino 1.800 TEU per visita,
sebbene alcune portacontainer di grandissime dimensioni ora abbiano
un pescaggio massimo di sino a 16 metri.
Il consigliere di amministrazione della Hapag-Lloyd Maximilian
Rothkopf afferma: "Il porto di Amburgo diventerà molto
più attraente per i clienti".
In termini di volumi containerizzati, nessun vettore ha
un'impronta maggiore presso il porto tedesco di quella della
Hapag-Lloyd che movimenta qualcosa come il 22% dei volumi portuali
complessivi, grosso modo 1,9 milioni di TEU.
E quel numero sale se vi si comprendono i volumi dei suoi
partner nell'alleanza, equivalendo a 3,9 milioni di TEU ovvero quasi
il 45% dei volumi complessivi del porto.
"Una volta completati i lavori, le più grandi
portacontainer del mondo saranno in grado di raggiungere la città
di Amburgo praticamente senza limitazioni" dichiara Rothkopf.
"Oltre alle compagnie di navigazione di linea
containerizzate, questo alla fine apporterà vantaggi anche ai
clienti di tutto il mondo, i cui carichi raggiungeranno il porto più
facilmente e rapidamente".
Dopo 11 anni di ostacoli legali, il Tribunale Amministrativo
Federale tedesco di Lipsia aveva dato un via libera di sorta, ma ci
sono voluti altri due anni per ridisegnare gli originali piani del
2006.
Il progetto così modificato è stato finalmente
approvato l'anno scorso con l'aggiunta di una serie di misure
finalizzate ad alleviare le varie preoccupazioni di natura
ambientale che avevano indotto molti contenziosi.
Si è trattato di un impulso ben accetto per il porto, che
aveva assistito al sorpasso da parte di Anversa, il quale si era
consolidato quale seconda porta d'accesso più trafficata del
Nord Europa.
Ma la Hapag-Lloyd è rimasta fedele.
Afferma Rothkopf: "Il nostro chiaro impegno nei confronti
del porto di casa di Amburgo resta invariato.
Amburgo ci offre ottime infrastrutture ed eccellenti
collegamenti con l'hinterland, che si tratti di una rete ferroviaria
unica o di collegamenti autostradali europei molto buoni.
Questa è un'altra ragione per cui abbiamo recentemente
deciso di delocalizzare gran parte dei nostri servizi del Nord
Atlantico da Bremerhaven ad Amburgo".
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