C.I.S.Co. - Centro Italiano Studi Containers


CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS	ANNO XXXVII - Numero 15 OTTOBRE 2019

PORTI

Il Porto di Dover è preparato al meglio in ordine alle problematiche logistiche apportate dalla Brexit, ma l'amministratore delegato Doug Bannister ha avvisato che ci sarebbero ancora congestione e perturbative e che il settore del trasporto merci del Regno Unito ed europeo ed i suoi operatori commerciali hanno bisogno di conoscere "le regole del gioco".

Bannister ha dichiarato in occasione di un convegno della FTA (Freight Transport Association) svoltosi a Londra che Dover ed i suoi porti omologhi di Calais e Dunkerque, oltre all'Eurotunnel, sono "preparati al 100% alla Brexit".

Ma mette in guardia: "Non esiste la garanzia al 100% che non ci sarà nessuna congestione; sarebbe folle pensarlo.

Naturalmente, ci saranno tensioni e un po' di congestione; è un fatto.

Sebbene noi ed il settore si sia pronti al 100%, conosceremo le regole del gioco quando sapremo quale genere di Brexit avremo.

Sarà una Brexit con accordo, senza accordo, o non ci sarà?

Se si tratterà di un accordo, sarà un patto commerciale o una unione doganale?

È un accordo del tipo Norvegia-plus o Canada-plus?

Fino a quando non sapremo quali sono le regole del gioco è assai difficile investire congiuntamente nelle risorse, nei sistemi, nella gente e nei processi di cui abbiamo bisogno per far sì che i traffici avvengano in modo efficace".

Le stime del governo britannico di una Brexit senza accordi il 31 ottobre, quando il Regno Unito dovrebbe lasciare l'Unione Europea, suggeriscono che il valore delle merci che passano attraverso la principale porta d'accesso dei traghetti del Regno Unito diminuirà di circa 1,2 miliardi di sterline alla settimana, corrispondente ad una riduzione dei volumi dal 40% al 60%.

Aggiungendo il contesto a quei numeri netti, Bannister ha ricordato al pubblico che il governo del Regno Unito ha affermato che non ci saranno controlli incrementali sul trasporto merci in entrata nel Regno Unito e che circa il 30% dei rimorchi che attraversano Dover sono vuoti, con "nessuna documentazione richiesta".

Il vice direttore generale dell'FTA, James Hookham, aveva aperto la conferenza dicendo che era "un momento critico nel processo della Brexit", a cui mancavano meno di quattro settimane prima che un'eventuale uscita del Regno Unito dall'Unione Europea avvenisse senza accordi.

Hookham ha affermato che una Brexit senza accordo rappresenta un "rischio molto reale" per le imprese del Regno Unito e le loro filiere distributive a causa dei cambiamenti nelle procedure per i gestori della logistica.

Ci sarebbe un "collasso delle relazioni di trasporto e commerciali" e un ritorno alla World Trading Organization e ai termini e alle condizioni precedenti al 1993.

Rispondendo al messaggio dei porti rivali di poter gestire una diversione del traffico ro-ro da Dover, Bannister ha dichiarato: "Non esiste altro posto per quei traffici oltre a Dover e la capacità dei traghetti è insufficiente per essere trasferita in altri porti in qualsiasi numero significativo".

Ha poi affermato che "non ci sono abbastanza traghetti al mondo" per sostituire l'attuale "nastro trasportatore" just-in-time di Dover-Calais per i traffici del Regno Unito nel continente che ammontano a 122 miliardi di euro all'anno o al 17% dei traffici complessivi del paese.

Bannister, parlando alla conferenza di un giorno 'Ready for a No Deal?', ha aggiunto che anche un investimento di 2,5 miliardi di sterline per una nuova capacità di ro-ro dei traghetti gestirà solo il 10-20% dei 10.000 camion che transitano ogni giorno su 120 movimentazioni di traghetti.

Ha aggiunto: "E quindi ci si dovrebbe chiedere: che cosa succede all'altro 80%?"

Il responsabile di Dover ha dichiarato al pubblico di professionisti della logistica del Regno Unito che il Regno Unito e i suoi "porti gemelli francesi" sono preparati a qualsiasi cambiamento nelle operazioni a causa della Brexit, mentre la casella 'da fare' include la finalizzazione dei processi doganali e l'apertura dell'ufficio clienti interni, nonché la disponibilità degli operatori commerciali dove il porto è pronto a dare una mano.

Bannister ha ribadito il fatto che Dover ha servizi correlati a 12 traghetti con "alta frequenza e capacità significativa" per un totale di 180 km di camion che vi passano ogni giorno.

Mentre il Regno Unito e la Commissione Europea a Bruxelles affrontano il problema della rete di protezione irlandese e delle nuove proposte di Londra per i traffici senza soluzione di continuità sull'isola d'Irlanda, Bannister ha continuato: "Siamo anche il nastro trasportatore irlandese just-in-time, con oltre il 40% delle esportazioni irlandesi in partenza per l'Unione Europea attraverso Dover a causa dell'affidabilità delle nostre operazioni portuali".

Ha aggiunto che Dover "non ha aspettato la Brexit" ma ha fatto investimenti costanti per migliorare l'affidabilità delle sue operazioni, inclusi 85 milioni di sterline spesi due anni fa in ordine al terminal traghetti per creare più capacità al fine di gestire il flusso dei traffici in porto "di modo che possiamo gestire più facilmente i picchi e le depressioni".

Anche in fase di completamento è la prima fase di un investimento di 250 milioni di sterline allo scopo di creare più capacità sul lato occidentale del porto per le merci, con Dover che gestisce già circa il 30% delle banane per le ciotole di frutta del Regno Unito.

Insistendo sul punto della stima del calo dei risultati produttivi dei volumi di Dover, Bannister ha dichiarato: "Gli operatori commerciali in Gran Bretagna ed Europa rischiano di perdere 1 miliardo di scambi ogni settimana e questo focalizza l'attenzione.

Mi sento molto a mio agio nel dialogo che ho avuto non solo con i funzionari del governo britannico, ma anche con i colleghi dei porti francesi che vogliono ugualmente far funzionare la frontiera e le aziende vogliono che il confine funzioni".

Il responsabile del porto ha rassicurato il pubblico sul fatto che Dover è in grado di gestire le perturbazioni e deve farlo, sia che si verifichi una collisione nel traffico stradale sulla M25 o "qualcosa di più sostanziale" come un allarme correlato alla sicurezza.

"Se si verifica una perturbazione, Dover dispone della comprovata capacità di recuperare rapidamente la situazione nel caso in cui vengano impiegati i sistemi Stack o Brock (camion parcheggiati sulle autostrade per alleviare la congestione) e poi siamo in grado di far aumentare i volumi o la velocità degli scambi alla frontiera.

Siamo in grado di lavorare da 500 a 600 camion ogni ora in seguito alla congestione che si verifichi da qualche altra parte."

(da: lloydsloadinglist.com, 8 ottobre 2019)