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Rinnovata la convenzione tra ministero dell'Ambiente e Castalia Ecolmar
Dopo anni di black-out - ha sottolineato Legambiente - sarà riavviata la necessaria attività di monitoraggio, pattugliamento e intervento antinquinamento nei mari italiani
28 aprile 2011
Legambiente ha reso noto che il ministero dell'Ambiente ha rinnovato la convenzione con la società consortile Castalia Ecolmar per il monitoraggio e la tutela del mare. «Dopo anni di black-out - ha annunciato oggi il vicepresidente di Legambiente, Sebastiano Venneri - finalmente è stata rinnovata la convenzione tra ministero dell'Ambiente e Castalia che potrà riavviare la necessaria attività di monitoraggio, pattugliamento e intervento antinquinamento nei mari italiani».
«Grazie a questo nuovo accordo, infatti - ha aggiunto Venneri - il nostro Paese torna all'avanguardia nel tutelare il Mediterraneo dai pericoli da sversamento, dando inizio ad una seria e capillare opera di controllo delle coste. Questo servizio consentirà di disporre di forze attive sul territorio capaci di intervenire in caso di piccoli e grandi incidenti che minacciano i nostri preziosi ecosistemi, ma anche di svolgere un'azione di presidio e quindi di dissuasione contro i potenziali nemici del mare».
«Questo accordo, realizzato grazie al lavoro svolto dalla Direzione Protezione Ambiente del ministero dell'Ambiente - ha concluso il vicepresidente di Legambiente - giocherà un ruolo fondamentale anche nella salvaguardia delle aree protette, maggiormente sensibili ai fattori inquinanti da traffico marino. Un ruolo che il ministero dell'Ambiente ha deciso di svolgere concretamente, avviando una particolare azione di monitoraggio con una nave dedicata precisamente all'area marina di Lampedusa. Un ecosistema di grande pregio oggi al centro dell'attenzione internazionale per gli sbarchi clandestini che, grazie ad iniziative come questa godrà comunque di attenzione, sorveglianza e assistenza».
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