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23 aprile 2012
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- La statunitense Titan Salvage e l'italiana Micoperi
rimuoveranno il relitto della Costa Concordia
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- La nave da crociera, riportata nelle condizioni di poter
galleggiare, sarà trainata in un porto italiano
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La gara d'appalto per la rimozione del relitto della nave da
crociera Costa Concordia dall'isola del Giglio è stata
vinta dalla società statunitense Titan Salvage (gruppo
Crowley) in collaborazione con la società italiana Micoperi.
Lo hanno reso noto Costa Crociere e la struttura del commissario
delegato per l'emergenza per il naufragio della nave.-
- Il piano presentato da Titan e Micoperi, che è soggetto
ancora all'approvazione finale da parte delle autorità
italiane, prevede la rimozione intera del relitto, che verrà
messo in condizioni di poter galleggiare ed essere trainato. La
rimozione sarà l'ultima fase delle operazioni di recupero del
relitto. Il “defueling”, ovvero l'estrazione del
carburante dai serbatoi, è terminato con successo lo scorso
24 marzo; il “caretaking”, che prevede la pulizia del
fondale marino e il recupero di materiali e detriti usciti dalla
nave in seguito all'incidente, continuerà sino a quando Titan
Salvage e Micoperi non inizieranno i loro lavori. Una volta
riportato nelle condizioni di poter galleggiare, il relitto sarà
trainato in un porto italiano. Secondo le previsioni, i lavori per
la rimozione della nave inizieranno il prossimo mese e la loro
durata è stata precauzionalmente stimata in circa 12 mesi.
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- La compagnia crocieristica ha ricordato che il piano è
stato scelto da un comitato tecnico di valutazione composto da
esperti in rappresentanza di Costa Crociere, Carnival Corporation &
plc, London Offshore Consultants e Standard P&I Club. Nonostante
tutti i sei piani giunti entro la scadenza del 3 marzo 2012, fossero
di elevata qualità - ha spiegato Costa Crociere - il comitato
tecnico di valutazione ha preferito quello di Titan Salvage/Micoperi
perché risponde maggiormente ai principali requisiti
richiesti: rimozione intera del relitto; minor rischio possibile;
minor impatto ambientale possibile; salvaguardia delle attività
turistiche ed economiche dell'Isola del Giglio; massima sicurezza
degli interventi.
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- La protezione dell'ambiente - ha sottolineato la compagnia -
avrà la massima priorità nel corso di tutta la durata
delle operazioni. Una volta completata la rimozione, si provvederà
alla pulizia dei fondali e al ripristino della flora marina. Il
piano prevede anche misure per la salvaguardia delle attività
turistiche ed economiche dell'isola del Giglio. Inoltre la presenza
del personale che lavorerà alle operazioni di rimozione non
avrà conseguenze significative sulla ricettività
estiva dell'isola: la base operativa sarà fuori dall'isola,
nei pressi di Civitavecchia, dove verranno raccolte apparecchiature
e materiali necessari per gli interventi, in modo da evitare
qualsiasi impatto sulle attività del porto turistico del
Giglio.
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- «Siamo molto soddisfatti di poter annunciare un altro
passo importante nelle operazioni di recupero del relitto dall'Isola
del Giglio», ha dichiarato il presidente e amministratore
delegato di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi. «Come già
successo per la rimozione del carburante - ha aggiunto - abbiamo
cercato di individuare la soluzione migliore per salvaguardare
l'isola e il suo ambiente marino e restituirla al più presto
alla sua innata vocazione turistica. Vogliamo inoltre ringraziare le
società Smit Salvage e Tito Neri per il successo nelle
operazioni di defueling e caretaking».

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