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Trasportounito preannuncia un fermo nazionale dei Tir
Pensiero: da gennaio intraprenderanno azioni di protesta
3 dicembre 2012
Trasportounito ha preannunciato un prossimo fermo nazionale dei Tir. «Il costante deterioramento nel mercato e nella situazione finanziaria delle aziende di autotrasporto, ormai ampiamente al di là di qualsiasi possibilità di sopravvivenza, a fronte di una totale assenza di risposte da parte del governo alle richieste formulate da Trasportounito - ha spiegato l'associazione sindacale - rende inevitabile il ritorno ad azioni di protesta ivi compreso un eventuale fermo nazionale della categoria».
«Nulla di quanto prospettato - ha sottolineato Trasportounito - si è tradotto in realtà e le aziende di autotrasporto continuano a viaggiare solo aumentando il loro indebitamento. Con una dinamica di prezzi di gasolio, autostrade e assicurazioni in costante salita, con una pressione fiscale che colpisce in modo irrazionale, e con inattuate normative di settore che incoraggiano una committenza ad approfittare della cannibalizzazione del mercato nazionale mediante l'utilizzo di vettori low cost i quali viaggiano al di fuori di qualsiasi legge, quella di un nuovo fermo nazionale sta diventando ogni giorno di più una scelta obbligata».
«Proprio per questo - ha dichiarato il presidente nazionale di Trasportounito, Franco Pensiero - auspichiamo la formazione di un grande fronte comune con le altre associazioni di categoria, associazioni con le quali dobbiamo provare a condividere il disagio e il profondo malessere che accomuna, indipendentemente dalle sigle, tutte le imprese di autotrasporto. Da gennaio - ha concluso - comunque intraprenderanno azioni di protesta le cui modalità sono in fase di definizione in questi giorni».
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