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9 settembre 2016
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- Firmato l'atto di concessione per il polo di demolizione,
refitting e realizzazione di navi nel porto di Piombino
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- L'obiettivo della Piombino Industrie Marittime (San Giorgio
del Porto - Fratelli Neri) è di iniziare l'attività
nel secondo semestre del 2017
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Oggi a Firenze, nella sede della Regione Toscana, è stato
sottoscritto l'atto di concessione alla Piombino Industrie Marittime
(PIM) delle nuove aree del porto di Piombino su cui sarà
realizzato il polo di eccellenza nazionale dedicato alla
demolizione, al refitting e alla realizzazione di navi. L'atto
consente alla PIM di insediarsi nel porto e iniziare la costruzione
di capannoni e strutture, avviando investimenti quantificabili in
circa 14 milioni di euro, con prospettive occupazionali, a regime,
per circa 200 lavoratori.-
- Il contratto è stato siglato dal commissario
straordinario dell'Autorità Portuale di Piombino, Luciano
Guerrieri, e da Piero Neri, presidente di PIM, società
partecipata dalla genovese San Giorgio del Porto (SGdP) e dalla
livornese Fratelli Neri. Alla firma erano presenti inoltre il
presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che è anche
coordinatore degli accordi di programma per l'area di crisi
complessa di Piombino e commissario per i lavori di ammodernamento
del porto, l'amministratore delegato di Piombino Industrie
Marittime, Ferdinando Garrè, il sindaco di Piombino, Massimo
Giuliani, il consigliere regionale Gianni Anselmi e il
rappresentante di Logistica Toscana, Giovanni Bonadio.
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- Le aree che sono state concesse a PIM per un periodo di 40 anni
hanno una superficie totale di 103.295 metri quadrati, di cui 80.922
già realizzati e altri 22.373 di prossima realizzazione, che
dovrebbero essere terminati entro 12 mesi. L'obiettivo della
Piombino Industrie Marittime è di iniziare a realizzare le
infrastrutture nei primi mesi del 2017 e avviare le attività
nella seconda metà del prossimo anno.
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- La nuova infrastruttura partirà con l'attività
garantita dall'accordo con il Ministero della Difesa e la Marina
Militare per lo smantellamento di navi militari previsto
dall'accordo di programma per l'area di crisi industriale complessa,
ma proseguirà nei contatti con il mercato armatoriale privato
per assicurarsi altre commesse.
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- «Quello che PIM realizzerà a Piombino - ha
sottolineato il presidente della Regione Toscana - sarà
l'unico polo portuale del Mediterraneo per demolizioni, manutenzioni
e refitting navali conforme alle normative europee. Quella di oggi è
una firma storica per la Val di Cornia e la Toscana perché,
grazie ad un massiccio intervento finanziario della Regione sul
porto per oltre 110 milioni di euro, siamo stati in grado di dare un
futuro a quest'area e una accelerazione alla portualità
toscana, per un'opera di stabilità produttiva e occupazionale
che si completerà a fine anno con l'arrivo di General
Electric e della sua piattaforma di assemblaggio e logistica
industriale. È la mano pubblica - ha evidenziato Enrico Rossi
- che ha creato una infrastruttura di livello europeo, con fondali
di 20 metri e attrattiva per gli imprenditori privati e quindi in
grado di generare nuova occupazione».
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- «Il gruppo Neri - ha affermato Piero Neri, direttore
generale del gruppo livornese e presidente di PIM - impegna in
questa iniziativa le esperienze maturate nei più diversi
settori dell'economia marittimo-portuale e logistica che vanno dai
più svariati servizi marittimi al terminalismo portuale per
prodotti liquidi e solidi. Il punto di partenza dell'attività
di PIM, la demolizione navale eco-compatibile, rappresenta una sfida
nuova che l'Europa ha deciso di accettare ed alla quale noi con SGdP
abbiamo deciso di partecipare. L'infrastruttura che ci sarà
affidata nei prossimi giorni ha caratteristiche di flessibilità
e dimensionali che stimolano il nostro gruppo a ricercare ogni
ulteriore opportunità offerta da un mondo, come quello
dell'economia del mare, nel quale l'innovazione è fattore di
successo».
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- «Con il polo di Piombino - ha rilevato l'amministratore
delegato di Piombino Industrie Marittime, Ferdinando Garrè -
l'Italia ha l'opportunità di svolgere un ruolo guida a
livello europeo nelle demolizioni navali, un settore ad alto
potenziale di crescita. L'eccellenza nella cantieristica, la
vocazione all'economia marittima, il know-how tecnico in nostro
possesso rappresentano presupposti strategici per lo ship recycling.
Partendo dall'accordo per lo smantellamento delle navi militari
della Marina e poi aprendoci alle richieste del mercato, a Piombino
siamo pronti per mettere queste competenze all'opera».
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- Soddisfazione per l'iniziativa è stata espressa anche dal
commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Piombino:
«con questa assegnazione - ha detto Luciano Guerrieri - siamo
giunti ad una fase importante dell'attività dell'Autorità
Portuale, che è stata in grado di dare nuova vita, ed in
tempi molto brevi, ad una infrastruttura di grande pregio,
selezionando un operatore di qualità come PIM. Queste scelte
proiettano il porto di Piombino in un nuovo mercato, in grado di
dare risposte occupazionali concrete nell'ambito di una filiera
dalle notevoli potenzialità di sviluppo, in grado di dare
risposte logistiche, portuali e ambientali per uno sviluppo
sostenibile del settore».
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- «La società costituita la scorsa primavera dalla
Fratelli Neri di Livorno e la San Giorgio del Porto di Genova per lo
smantellamento e il refitting delle grandi navi a Piombino - ha
osservato il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani - rappresenta un
tassello molto significativo per la diversificazione economica del
nostro territorio con prospettive occupazionali, una volta a regime,
per circa 200 lavoratori. Si tratta della concretizzazione di
un'attività importante, prevista dall'Accordo di Programma
per la reindustrializzazione del territorio di Piombino, resa sicura
dalle nuove normative europee per il riciclaggio sicuro ed
ecocompatibile . Piombino dunque potrà partire con questa
nuova sfida, dando un segnale chiaro di concretezza e di vitalità».

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