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7 settembre 2018
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- Fit Cisl sollecita interventi urgenti per rilanciare
l'attività e l'occupazione nel porto di Gioia Tauro
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- Lunedì in programma un incontro presso il MIT
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Fit Cisl sollecita interventi urgenti per rilanciare l'attività
e l'occupazione nel porto di Gioia Tauro, tema che lunedì
prossimo sarà al centro di un incontro a Roma presso il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: «chiederemo al
MIT - ha anticipato il segretario generale regionale
dell'organizzazione sindacale, Annibale Fiorenza - di mettere in
atto tutti gli strumenti utili a far sì che il porto di Gioia
Tauro non resti un hub strategico soffocato dai ritardi attuativi
della riforma portuale, delle opere programmate e soprattutto
dall'inerzia della società MCT (l'azienda che gestisce il
container terminal dello scalo portuale calabrese, ndr) che
sta disattendendo tutti gli impegni assunti per il rilancio del
terminal. È ora che i soci MCT e MSC, due dei più
grandi player del settore portuale e del trasporto marittimo,
attuino investimenti e promuovano azioni imprenditoriali finalizzati
al rilancio competitivo delle attività di transhipment a
Gioia Tauro».-
- «Il MIT e l'Autorità Portuale - ha specificato
Fiorenza - devono dare seguito alle iniziative necessarie per far
garantire, ai titolari della concessione, le migliori condizioni
operative e commerciali in grado di sviluppare quei volumi di
attività coerenti con le capacità dell'infrastruttura
e delle aree in concessione. Il porto non è una loro
proprietà privata ma è un bene pubblico strategico per
il Paese, fondamentale per la crescita e lo sviluppo della Calabria
e pertanto chi detiene la concessione deve garantire politiche
d'impresa adeguate ad essere attori propositivi e competitivi nel
vasto circuito internazionale del comparto».
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- Fiorenza ha ricordato che «per questi mancati impegni e
per la insoddisfacente gestione organizzativa e occupazionale del
management di MCT, le organizzazioni sindacali territoriali Fit
Cisl, Filt Cgil e Sul, hanno messo in atto tre giorni di sciopero,
registrando punte di adesione di oltre il 70%», azione di
protesta che si è tenuta a metà dello scorso mese.
«Una partecipazione significativa della comunità di
lavoratori - ha sottolineato il rappresentante della federazione di
categoria della Cisl - non più disponibile a subire le
ricadute negative di un ingiustificato immobilismo imprenditoriale
che sta banalizzando le potenzialità e il valore strategico
dell'infrastruttura che, per quanto ci riguarda, non può più
rimanere sottoutilizzata e marginalizzata nel sistema nazionale e
internazionale della portualità e del trasporto marittimo e
intermodale».
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- «Le sinergie istituzionali e sociali dell'ultimo biennio -
ha proseguito Fiorenza - non vanno vanificate. È stato fatto
un buon lavoro che vogliamo capitalizzare al più presto e
certamente entro il prossimo biennio. Un obiettivo che deve premiare
e dare fiducia ai lavoratori e alle forze sindacali che con coraggio
e determinazione si sono assunte la responsabilità di fare e
sostenere scelte coerenti sia per la tutela dei lavoratori in
esubero, con l'istituzione della “Agenzia per il lavoro
portuale” e sia per la programmazione di politiche attuative
in grado di generare prospettive di sviluppo per il loro
reinserimento nel ciclo lavorativo e un futuro più sereno,
per tutti i lavoratori in forza alla stessa MCT e alle altre imprese
operanti nell'intero bacino portuale. In quest'ottica continueremo a
sollecitare la piena operatività della ZES, l'immediata
ristrutturazione del piazzale portuale con relativa implementazione
dei mezzi e delle tecnologie che migliorano la sicurezza sul lavoro,
la realizzazione del bacino di carenaggio, il completamento del
gateway ferroviario e la costruzione del sistema della logistica
integrata a supporto di un moderno sistema di trasporti intermodali
che connetta il trasporto marittimo con il sistema ferroviario,
aeroportuale e stradale. Questi sono, per noi, gli elementi
strutturali e infrastrutturali urgenti e indifferibili, per il
rilancio dell'infrastruttura e dell'area portuale che, com'è
noto, mantengono tutte le peculiarità in grado di garantire
la competitività delle attività produttive e le
prerogative per sviluppare nuove lavorazioni e diversificate
opportunità di lavoro. Vogliamo che si mettano a sistema
tutte le potenzialità intrinseche ed estrinseche dell'hub
portuale quale nodo strategico nel Mediterraneo e nel futuro sistema
delle Reti TEN-T».
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- «In questa direzione - ha concluso il segretario generale
regionale della Fit Cisl - resta imprescindibile l'obiettivo di
superare la fase commissariale dell'Autorità Portuale e lo
stallo attuativo della riforma portuale che ha previsto
l'istituzione della nuova “Autorità di Sistema Portuale
dello Stretto” con sede a Gioia Tauro. Un aspetto non
secondario che richiede un'immediata soluzione anche al fine di dare
slancio alle necessarie politiche di gestione, pianificazione e
attuazione degli investimenti coerenti con le dimensioni e le
potenzialità strategiche del “Sistema Portuale
Regionale e interregionale” nel bacino del Mediterraneo».

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