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1 agosto 2019
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- Proposto il ricorso alla cassa integrazione per cessazione al
fine di salvaguardare i lavoratori del Porto Canale di Cagliari
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- Attesa entro 72 ore una risposta di Contship Italia al
governo
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Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno commentato
positivamente l'esito della riunione di ieri al Ministero dello
Sviluppo economico per far fronte agli effetti sull'occupazione
della cessazione dell'attività della Porto Industriale di
Cagliari, la società del gruppo Contship Italia che gestiva
il container terminal al Porto Canale di Cagliari, crisi che ha
portato all'apertura della procedura di licenziamento per tutti i
210 lavoratori della società terminalista.-
- Per fronteggiare l'emergenza e salvaguardare i lavoratori in
vista della prossima scadenza della procedura di licenziamento, il
vice capo di Gabinetto Giorgio Sorial ha avanzato una proposta
all'azienda, concordata con tutti i Ministeri coinvolti, che prevede
la possibilità di ricorrere allo strumento della cassa
integrazione per cessazione, al fine di salvaguardare i lavoratori e
verificare la presenza di investitori interessati a rilanciare lo
scalo portuale di Cagliari. L'amministratore delegato dell'azienda
ha manifestato disponibilità ad accogliere la proposta ed ha
comunicato che informerà celermente il consiglio di
amministrazione per poter poi procedere alla presentazione della
richiesta di cassa integrazione per i lavoratori al Ministero del
Lavoro. Sorial ha auspicato che l'azienda possa dare in tempi brevi
una risposta positiva al percorso individuato al Ministero «in
modo da tutelare prioritariamente i lavoratori e consentire
successivamente il prosieguo di un confronto tra le parti».
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- Da parte loro le segreterie nazionali delle tre organizzazioni
sindacali hanno evidenziato che con il tavolo di ieri «è
stato avviato un percorso importante, per affrontare l’emergenza
occupazionale, agganciandola a prospettive di rilancio del porto,
evitando in tal modo il licenziamento dei 210 lavoratori».
«Apprezziamo - hanno specificato Filt Cgil, Fit Cisl e
Uiltrasporti - il lavoro svolto dai tre Ministeri, Mise, Trasporti e
Lavoro ed apprezziamo che sia stata accolta la nostra proposta di
mantenere la sede di confronto in forma permanente, per monitorare e
supportare il percorso di rilancio del porto di Cagliari quale asset
fondamentale per l’economia della regione Sardegna, già
pesantemente in difficoltà. Restiamo fiduciosi in attesa che
il gruppo Contship sciolga ogni riserva e accetti di richiedere la
Cigs per cessata attività che, come prospettato al tavolo di
oggi, consentirà di attivare l’ammortizzatore sociale
per 12 mesi a tutti i 210 dipendenti».
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- «In un contesto mondiale in cui in vari porti ci si sta
attrezzando per accogliere le grandi navi e si stanno sperimentando
le nuove tecnologie - hanno concluso le segreterie nazionali di Filt
Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - facciamo appello alle istituzioni, a
partire dalla Regione Sardegna, affinché sappiano trasformare
la crisi dello scalo di Cagliari in una opportunità di
sviluppo e crescita del porto stesso, prevedendo i necessari
investimenti affinché si possa partire con sperimentazioni
che possano essere di riferimento per l’intero sistema
portuale italiano, vista la collocazione geografica strategica del
nostro Paese. Auspichiamo che nella gestione dell'emergenza la
Regione Sardegna avvii subito un programma di politiche attive, e
che si ricerchi un nuovo operatore portuale, che si impegni per
nuovi volumi di traffico, rendendo Cagliari un porto adeguatamente
attrezzato al traffico delle grandi navi».
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- Manifestando soddisfazione per lo stop al licenziamento dei
lavoratori CICT del Porto Canale, per i quali si apre la concreta
prospettiva di una cassa integrazione di dodici mesi con un
intervento straordinario previsto nel cosiddetto “decreto
Genova”, l'assessore al Lavoro della Regione Sardegna,
Alessandra Zedda, ha sottolineato l'importanza della presenza
dell'ente regionale al tavolo di ieri «perché - ha
specificato - bisogna pensare prima di tutto al futuro di più
di 200 famiglie, senza dimenticare l'importanza strategica di
un'infrastruttura vitale per l'economia della Sardegna come il Porto
Canale. Ho anche ribadito - ha reso noto Zedda - la proposta
lanciata dal presidente Solinas perché, per discutere di
sviluppo e rilancio del porto industriale, venga convocato un tavolo
apposito alla presidenza del Consiglio dei ministri».

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