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Confetra e Assopostale invitano il governo a continuare a valorizzare il settore postale e dei corrieri
Le due organizzazioni denunciano che nel corso dell'iter di definizione della Legge di Bilancio «si sta assistendo a maldestri tentativi di comprimere il mercato»
3 dicembre 2019
La Confederazione dei Trasporti e della Logistica (Confetra) e Assopostale, la realtà nazionale di riferimento per gli operatori postali privati che un anno fa ha aderito alla Confederazione, chiedono al governo di accrescere il valore del settore postale e dei courier attraverso la Legge di Bilancio 2020. Le due organizzazioni hanno spiegato che «questi settori stanno attraversando una profonda trasformazione per adeguarsi alle nuove abitudini commerciali consentite dagli acquisti e-commerce e a oggi sono un comparto fondamentale della logistica nazionale che rappresenta il 9% del Pil e occupa 800mila lavoratori, numeri espressi nel corso dell'annuale Agorà di Confetra lo scorso 13 novembre».
«La politica e le istituzioni - hanno osservato Confetra e Assopostale - sono quindi chiamate a giocare un ruolo fondamentale, prestando ascolto ai bisogni e alle aspettative di un mercato che sta cambiando pelle per consolidarsi in Italia e per restare all'altezza delle crescenti opportunità commerciali internazionali. Per far ciò occorrono maggiore flessibilità, una normativa chiara e semplificata, maggiore attuazione delle politiche di liberalizzazione previste per questo settore. Nel corso dell'iter della Manovra, al contrario, si sta assistendo a maldestri tentativi di comprimere il mercato, perimetrando in maniera estensiva e immotivata gli ambiti esclusivi ricadenti nelle attività del gestore del servizio universale. Tra l'altro spesso scontrandosi già in fase pregiudiziale con la normativa comunitaria».
«La rapidità del web - hanno concluso Confetra e Assopostale - non può prescindere dal trasporto organico dei beni che si acquistano in rete, pertanto Confetra e Assopostale intendono collaborare anche con questo esecutivo e con il Parlamento per il bene dei consumatori, dei lavoratori e del Paese».
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