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I terminalisti portuali spagnoli ribadiscono la necessità di ridurre la tassazione sulle aziende del settore
Appello anche a condurre un'adeguata politica degli investimenti
14 gennaio 2020
I terminalisti portuali spagnoli hanno ribadito la necessità di ridurre l'imposizione fiscale sulle aziende del settore, in particolare abbassando l'aliquota della tassa di occupazione del demanio pubblico, affinché non perdano competitività e traffici a vantaggio di altre nazioni. L'esortazione è stata rinnovata dal comitato direttivo dell'Asociación Nacional de Empresas Estibadoras (ANESCO), riunitosi oggi a Madrid, che ha invitato anche l'amministrazione pubblica a concentrarsi sui porti al fine di aumentare le positive ricadute sull'economia e generare occupazione.
L'ANESCO ha rivolto inoltre un appello a condurre un'adeguata politica degli investimenti con l'obiettivo di migliorare la competitività del settore terminalistico poiché - ha specificato l'associazione ricordando di aver più volte evidenziato il problema - in alcuni casi vengono realizzati investimenti eccessivi e investimenti non produttivi che pregiudicano l'autofinanziamento del sistema e l'importo complessivo delle tasse portuali.
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