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10 agosto 2020
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- I lavoratori del settore chiedono di far ripartire subito le
crociere a Venezia
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- Verrà istituito un tavolo permanente per sostenere un
futuro compatibile e sostenibile per la crocieristica
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I lavoratori delle imprese portuali di Venezia del settore delle
crociere, oggi per la maggior parte in cassa integrazione, hanno
inviato al governo, alle istituzioni locali e ai candidati alle
prossime elezioni regionali una lettera aperta, che pubblichiamo di
seguito, affinché siano create le condizioni per far
ripartire subito le crociere anche a Venezia e per scegliere al più
presto una soluzione che ovvi il passaggio delle navi passeggeri a
San Marco gestendo al contempo la transizione per assicurare un
futuro agli oltre 4.000 lavoratori del comparto e alle loro
famiglie.-
- In una conferenza stampa tenuta al Piazzale Isonzo della
Stazione Marittima è stato evidenziato che Venezia rischia di
restare tagliata fuori dalla ripresa delle crociere per non aver
saputo dare una pronta risposta al settore che da oltre 10 anni
chiede una soluzione alternativa per far giungere le navi e i
crocieristi in città, soluzione - è stato sottolineato
- che garantirebbe il mantenimento dell'home port a Venezia e con
esso tutta l'economia di fornitura, i posti di lavoro e i servizi
collegati alle navi. I partecipanti si sono dichiarati unanimemente
a favore di una soluzione alternativa che ovvi il passaggio delle
navi davanti a San Marco ed hanno rimarcato la necessità che
la politica e le istituzioni diano una risposta chiara e immediata
per consentire alle crociere di tornare a Venezia in piena sicurezza
e di non mettere così a rischio anche la stagione 2021, dopo
che la stagione 2020 sembra irrimediabilmente perduta.
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- I lavoratori ritengono che non solo vada identificata una
soluzione tra i progetti presentati su cui vi è maggiore
convergenza istituzionale che rappresentano una alternativa concreta
al passaggio davanti a San Marco, ma che questo vada fatto
velocemente e studiando contestualmente tutte le misure necessarie
per agevolare la transizione salvaguardando il traffico e la
relativa occupazione.
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- In occasione dell'incontro è stata annunciata la prossima
nascita di un tavolo permanente dei lavoratori e delle imprese
portuali che mira a sostenere un futuro compatibile e sostenibile
per la crocieristica, tavolo aperto alla partecipazione di tutti i
lavoratori portuali nella convinzione che il porto, che con oltre
22mila occupati è la prima fonte di occupazione e reddito del
Veneto, sia un bene da salvaguardare, rilanciare e potenziare e non
debba essere mai messo in discussione per la paura di decidere o il
timore di un confronto.
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- Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio Avv. Giuseppe Conte
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Ill.mo Sig. Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Dott.ssa
Paola De Micheli
- Ill.mo Sig. Ministro dell'Ambiente Dott. Sergio Costa
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Ill.mo Sig. Ministro dello Sviluppo Economico Ing. Stefano
Patuanelli
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Ill.mo Sig. Ministro per i Beni e Attività Culturali e del
Turismo Avv. Dario Franceschini
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Ill.mo Sig. Presidente della Regione Veneto Dott. Luca Zaia
- Ill.mo Sig. Sindaco di Venezia Dott. Luigi Brugnaro
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Gentili Candidati alle elezioni regionali del Veneto e del Comune di
Venezia
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- E p.c.
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Ill.mo Sig. Prefetto di Venezia Dott. Vittorio Zappalorto
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Ill.mo Sig. Commissario Straordinario dell'Autorità di
Sistema Portuale dell'Altro Adriatico Settentrionale Dott. Pino
Musolino
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Ill.mo Sig. Comandante della Capitaneria di Porto di Venezia CA (CP)
Piero Pellizzari
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Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Veneto,
Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia
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- Affidiamo a Voi tutti questa nostra accorata lettera affinché
nelle scelte che auspichiamo prenderete per il futuro della
crocieristica a Venezia possiate tenere conto anche delle istanze
degli oltre 4000 lavoratori del settore e delle loro famiglie.
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- Oggi questi lavoratori sono per lo più in
cassintegrazione sulla base agli ammortizzatori sociali previsti dal
Governo per affrontare la pandemia Covid-19. Questi ammortizzatori
finiranno presto e noi lavoratori ne siamo ben lieti, se solo
potessimo intravvedere davanti a noi un futuro solido grazie alla
ripresa della crocieristica. Sappiamo che avete impiegato tempo e
risorse per consentire alle Compagnie di ripartire in sicurezza, Vi
chiediamo la stessa determinazione nel prendere una decisione per la
crocieristica a Venezia garantendo un adeguato periodo di
transizione che salvaguardi i traffici e l'occupazione ad essa
collegati.
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- Non vogliamo entrare nel merito della scelta ideale che non ci
compete, ma vogliamo che sia solo definitiva e che si arrivi ad essa
in tempi rapidi. Non vogliamo sussidi o ammortizzatori sociali,
vogliamo continuare a fare il nostro lavoro al meglio per garantire
un futuro sostenibile alla nostra città e un futuro solido
alle nostre famiglie. In questi anni abbiamo deciso di parlare poco
e di restare al nostro posto, ma la situazione oggi vede due
situazioni contrapposte: l'assoluta indecisione politica aggravata
dalla crisi dovuta al Covid-19 che ha azzerato i traffici e
l'ostilità dei Comitati del “no”. Tutto questo
non è più sostenibile e riteniamo che il combinato
disposto da questa situazione si sia spinta fino a condizionare le
scelte del mercato che preferisce scalare altri porti alternativi al
nostro, non sulla scorta dell'impossibilità di accedere alle
nostre banchine ma per il silenzio della politica e per le
ingiustificate minacce che troviamo inaccettabili.
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- Tutti assieme rappresentiamo un comparto che per Venezia è
essenziale per la crescita economica e sociale, un settore - quello
dell'economia del mare - sul quale da sempre Venezia e il suo
hinterland hanno potuto contare, sin dalle sue origini. Ma un
comparto quello della portualità veneziana sotto attacco da
troppo tempo nel suo complesso e purtroppo orfano di scelte
fondamentali per mantenere la sua accessibilità nautica. E
senza la portualità è l'intera industria
manufatturiera e dei servizi di Venezia che scompare.
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- Gli studi condotti da eminenti centri di ricerca, riconosciuti a
livello internazionale, certificano che l'economia del mare a
Venezia genera un impatto economico positivo non solo per la città
ma per tutta l'Italia pari a 410 milioni di euro, creando più
di 7mila posti di lavoro stabili. Nella nostra città, la
spesa diretta di passeggeri, equipaggi e navi ogni anno raggiunge i
155 milioni, pari a 426mila euro ogni giorno, che diventano 676mila
se si considerano solo i giorni in cui almeno una nave è in
città. Con i suoi 1,41 milioni di passeggeri, la
crocieristica ha coperto quasi il 3% del Pil dell'economia di
Venezia.
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- Vi citiamo questi dati perché riteniamo che il turismo
crocieristico debba essere interpretato con attenzione, non solo per
il numero di presenze, peraltro esigue se paragonate al numero
complessivo di turisti che ogni anno visitavano Venezia, ma per
l'alto valore aggiunto che porta in città, a coloro che qui
vivono e ancora vi lavorano. Una città che troppo spesso
viene descritta solo come meta di turismo incontrollato ma noi, con
il nostro lavoro e la nostra esperienza, riusciamo a gestire grandi
quantità di passeggeri e persone con efficienza, in sicurezza
e rispetto di tutti coloro che in città vivono. Venezia è
da decenni il Primo Homeport del Mediterraneo questo significa che i
nostri passeggeri iniziano e concludono la propria crociera a
Venezia e quindi richiedono spazi a terra e servizi efficienti e
organizzati, per questo è importante che voi teniate conto
non solo degli aspetti ambientali ma anche di quelli pratici.
Spostare uno dei migliori terminal crociere in altra area è
possibile, ma dobbiamo poter garantire gli stessi servizi e lo
stesso livello di sicurezza e soprattutto quell'autonomia dei
traffici commerciali così come di quelli turistici che fino
ad oggi ne hanno permesso uno sviluppo sinergico con ampia crescita
occupazionale.
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- Anche noi siamo cittadini di Venezia, anche noi quando guardiamo
una nave passare davanti al Bacino di San Marco ci soffermiamo a
osservarne la rotta, anche noi immaginiamo lo stupore dei passeggeri
che ci osservano dall'ultimo ponte della nave. Poi però, a
differenza di molti, portiamo lo sguardo a terra, sulle cime dei
rimorchiatori, sui nostri carrelli porta bagagli, sui nostri bus,
sui nostri terminal e ci rimbocchiamo le maniche perché
quello che per alcuni è un'industria da abbattere a tutti i
costi per noi è lavoro, impegno, esperienza di alto livello
che molti altri paesi ci invidiano e soprattutto futuro per le
nostre famiglie. Questo lavoro ci consente inoltre di vivere in
città o nei dintorni, di mantenere le nostre famiglie ma
soprattutto di contribuire a mantenere vivo a Venezia quello spirito
di città che dal mare ha sempre tratto vita e prosperità.
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- Noi le navi le conosciamo bene, sappiamo che sono uno dei
settori di eccellenza italiani, così come sappiamo che
l'evoluzione tecnologica in corso e gli investimenti nel settore
sono tra i più elevati al mondo. Quelle che per alcuni sono
“Grandi Navi” giorno dopo giorno diventano gioielli
tecnologici sempre più sostenibili. Sarebbe dunque miope
voler imporre limiti che non tengano conto anche di questi aspetti.
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- Siamo consapevoli che la tutela dell'ambiente abbia un peso
rilevante, anche noi siamo cittadini di questa splendida città
e anche noi abbiamo a cuore il suo futuro, ma voi abbiate a cuore
anche il futuro del nostro lavoro e quello delle nostre famiglie.
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- Sappiamo che molto si può fare e tutti noi, ciascuno per
quel che può, ha messo a disposizione la propria esperienza
per trovare soluzioni alternative, soluzioni di cui tutti parlano ma
che nessuno - ad oggi - si è preso la responsabilità
di scegliere.
- Le discussioni politiche e la mancanza di scelte sul tema della
crocieristica a Venezia hanno subito e continuano a subire
un'influenza mediatica che non è più accettabile da
parte delle oltre 4000 famiglie che attendono da anni certezze sul
proprio futuro. Oggi con la crisi economica innescata dal Covid-19
abbiamo più che mai bisogno di risposte a soluzioni che non
possono più attendere di essere realizzate e soprattutto
poter contare su una ripartenza dei traffici che ci sembra
ingiustamente preclusa per questa stagione e che sarebbe
insostenibile si verificasse anche nel 2021 decretando il fallimento
della politica e con esso purtroppo di tutto il settore. Ne va del
futuro delle nostre famiglie e ne va della nostra dignità di
lavoratori, nessuno di noi vuole vivere di sussidi ma continuare a
vivere del proprio lavoro e dello stipendio che ci siamo sempre
guadagnati in modo onesto. Ma soprattutto, con il nostro lavoro,
vogliamo contribuire a rendere vitale, autonoma, sostenibile e fiera
la nostra città.
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- I Lavoratori Portuali del settore Crociere e le loro famiglie
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- Piazza Matteotti 1/3 - 16123 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
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