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Nel settore dei trasporti la discriminazione di genere parte dal divario retributivo
Sondaggio dell'ETF, che sollecita una direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni
4 novembre 2020
Un terzo delle donne che lavorano nel settore dei trasporti ritengono di essere penalizzate in quanto a possibilità di carriera e condizioni di trattamento lavorativo rispetto agli uomini. È questo il risultato di un sondaggio realizzato dall'European Transport Workers' Federation (ETF) su un campione di circa 3mila donne che lavorano nel settore in tutta Europa. Dal sondaggio risulta che quasi una su tre ritiene di avere meno opportunità di avanzamento di carriera rispetto ai colleghi uomini. Inoltre dall'indagine risulta che la disparità di trattamento tra uomini e donne è una delle principali ragioni della scarsa quota di lavoratrici nel settore dei trasporti, che è pari solo al 22% del totale degli occupati.
Inoltre il 35% delle intervistate si sono dichiarate insoddisfatte sia del trattamento riservato alle dipendenti donne dai dirigenti e dai supervisori sia del loro livello salariale. Inoltre, se il livello salariale iniziale risulta essere più o meno uguale per donne e uomini, la crescita del livello salariale delle donne si riduce prima rispetto a quella degli uomini o risulta più lenta rispetto a quella dei salari degli uomini. A tal proposito l'ETF si è unita alla richiesta avanzata dall'European Trade Union Confederation alla Commissione Europea di portare avanti la loro proposta per una direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni.
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