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25 novembre 2020
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- L'autotrasporto svizzero chiede pari dignità fra le
modalità di trasporto
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- Il gruppo terminalista PSA apre una sede in Svizzera
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Il ruolo strategico dell'autotrasporto torna a essere
determinante per il funzionamento dell'economia svizzera anche in
considerazione dell'affermazione forse inarrestabile
dell'e-commerce. Lo hanno sottolineato oggi i rappresentanti di
ASTAG, l'associazione svizzera dell'autotrasporto, in occasione
della terza edizione di “Un mare di Svizzera”, l'evento
internazionale organizzato ogni anno dall'ASTAG a Lugano, che
quest'anno a causa delle misure in atto per la crisi sanitaria si è
svolto in interconnessione virtuale con Genova, Milano e Berna.-
- In Svizzera - hanno evidenziato il presidente e il
vicepresidente della sezione Ticino dell'associazione, Adriano
Alessio Sala e Paolo Vismara, nel 2018 su strada sono stati
effettuati trasporti per 17,7 miliardi di tonnellate al chilometro,
mentre su rotaia 10,2 miliardi di tonnellate al chilometro. Inoltre
i trasporti complessivi, rispetto all'anno precedente, sono
aumentati del +2,1%, di cui un +2,5% su strada e un +1,4% su rotaia.
Nel 2018, pertanto, la Svizzera ha registrato il 37% dei trasporti
su rotaia, a differenza dei 28 paesi dell'UE dove questa percentuale
si attesta sul 18%.
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- Questi dati - è stato specificato - sono ribaltati
sull'asse nord-sud, anche in virtù dell'Iniziativa delle
Alpi, l'associazione che si prefigge di proteggere la regione alpina
dalle conseguenze negative del traffico di transito, e della
politica dei trasporti federale svizzera: nel 2018 ben il 70% della
merce che ha attraversato le Alpi lo ha fatto su rotaia. A titolo di
esempio - è stato sottolineato - in Austria, che per
conformazione geografica è simile alla Svizzera, la merce che
attraversa le Alpi su rotaia è solo il 26%.
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- Rilevando che queste cifre denotano l'importanza del settore dei
trasporti per l'economia nazionale e ticinese, un'importanza
diventata strategica proprio in questo periodo di emergenza, Vismara
ha espresso l'esigenza di una maggiore collaborazione che ribadisca
la complementarietà ma anche la pari dignità fra le
modalità di trasporto, ferrovia e autotrasporto.
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- In occasione del convegno è stato fatto anche il punto
sul rapporto fra i porti liguri e il mercato elvetico, osservando
che il 2024 sarà l'anno della svolta per i collegamenti
ferroviari dai porti di Genova e Savona per l'hinterland lombardo
sino alla Svizzera: con il previsto completamento nel 2023 del Terzo
Valico, infatti, entro fine 2024 sarà anche ultimato il
quadruplicamento delle linee di pianura da Tortona a Milano e verso
il confine con la Svizzera, e parallelamente - ha annunciato il
presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure
Occidentale, Paolo Emilio Signorini, partecipando all'evento - sarà
portato a termine pure l'intervento sull'ultimo miglio ferroviario
da e per i terminal portuali genovesi. Signorini ha anche
sottolineato la necessità di efficientare l'utilizzo delle
tratte ferroviarie e di garantire al trasporto ferroviario una
continuità negli incentivi.
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- Dalla portualità ligure è giungo anche l'annuncio
di Gilberto Danesi, consigliere d'amministrazione di PSA Italia,
dell'apertura in Svizzera di una sede del gruppo terminalista PSA,
con dipendenti svizzeri, per cercare di invertire un trend di
decenni e cercare merci svizzere che possano transitare a sud e non
dai porti del nord Europa. Danesi ha anche confermato l'aumento dei
volumi nel collegamento ferroviario fra Genova e Basilea e
l'imminente potenziamento delle infrastrutture ferroviarie del
container terminal genovese PSA Genova Pra' che include sette fasci
di binari da 750 metri.
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