- Il porto di Gioia Tauro si appresta a chiudere il 2020 con un
rialzo del +25% del traffico dei container
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- Il primo treno è arrivato in porto. Firmato il
contratto che assegna la gestione dello scalo ferroviario a MCT
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Il 2020 si è rivelato essere un anno assai importante per
il porto di Gioia Tauro, sia perché ha contrassegnato il
rilancio dello scalo calabrese sul mercato mondiale dei trasporti
marittimi contanerizzati sia per il fatto che, proprio oggi, in
porto è arrivato il primo treno dopo che l'ultimo convoglio
ferroviario era giunto nello scalo nel 2015 transitando sui vecchi
binari.-
- «Da oggi - ha sottolineato il commissario straordinario
dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli -
il porto di Gioia Tauro non è più solo di
transhipment. A volte si abusa dell'aggettivo “storico”,
ma - ha evidenziato - credo che nella fattispecie indichi
esattamente l'importanza di questo risultato, frutto di un lavoro
certosino per separare le aree operative del terminal su cui si
effettuerà il servizio ferroviario da altre aree extra
portuali sulle quali la Regione Calabria sta predisponendo una
soluzione transattiva di soddisfazione per gli interessi regionali,
del Corap e di questa Autorità Portuale».
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- Agostinelli ha specificato che il gateway ferroviario,
realizzato e collaudato dall'Autorità Portuale in quattro
anni, è un'infrastruttura strategica, complementare al
transhipment, inserita a pieno titolo nell'asse transeuropeo del
corridoio Helsinki - La Valletta, come nodo di rilevanza nazionale e
crocevia europeo di diversi settori di trasporto, e avrà il
compito di intercettare parte dei traffici movimentati tra l'Estremo
Oriente e l'Europa attualmente gestiti dai porti di Rotterdam ed
Anversa.
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- L'authority portuale ha ricordato che il gateway ferroviario si
estende nel territorio compreso tra i Comuni di Gioia Tauro e di San
Ferdinando e in parte si sviluppa all'interno del porto, nell'area
doganale in concessione al terminalista Medcenter Container Terminal
(MCT) e nella zona dell'interporto. Il gateway occupa una superficie
pari a 325 mila metri quadrati. La lunghezza complessiva dei nuovi
binari è di 3.825 metri, dei quali 2.761 nell'area del
terminal contenitori e 1.064 nel terminal intermodale.
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- L'avvio odierno dell'attività ferroviaria è stato
ufficializzato anche con la sottoscrizione del contratto tra l'ente
portuale e la MCT che gestirà lo scalo ferroviario del porto
di Gioia Tauro, passo che consentirà l'esercizio del traffico
ferroviario portuale grazie anche alla cessione della gestione, a
cura di RFI, del raccordo ferroviario che da San Ferdinando arriva a
Rosarno.
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- Quanto al rilancio concretizzatosi quest'anno dell'attività
del porto calabrese nell'ambito del network mondiale dei servizi
marittimi containerizzati, con la riconquista del primato nazionale
nella classifica del transhipment, l'Autorità Portuale ha
precisato che la ripresa si manifesta con un incremento del +25%
circa del traffico dei container movimentato nel 2020 dal porto di
Gioia Tauro rispetto all'anno precedente. Ad oggi, infatti, sono
3,15 i milioni di contenitori passati attraverso lo scalo
dall'inizio di quest'anno.
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- L'Autorità Portuale ha elencato alcuni delle iniziative
attuate dall'ente per promuovere questa ripresa, a partire dal
programma triennale di lavori di spianamento delle dune sottomarine
create dalle eliche delle navi in entrata nel canale portuale, per
assicurare la profondità del canale e permettere l'attracco
in sicurezza delle mega portacontainer di ultima generazione,
all'apertura dello scalo all'ingresso delle grandi navi della
lunghezza di oltre 400 metri anche di notte così da
incrementare l'operatività e produttività dello scalo.
Inoltre all'inizio di quest'anno sono giunte in porto tre nuove gru
di banchina, tra le più grandi al mondo, in grado di lavorare
navi della capacità di oltre 22mila teu.
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- L'ente ha evidenziato inoltre che il 2020 è stato un anno
positivo pure sotto l'aspetto dell'occupazione, grazie anche alla
definizione in accordo con i ministeri competenti di una soluzione
giuridico-legislativa per ampliare il numero degli iscritti
all'agenzia per il lavoro portuale che ha permesso anche ai
lavoratori licenziati dalle imprese ex artt. 16 e 18 della legge
84/94 - circa 70 persone che rischiavano di uscire definitivamente
dal mercato del lavoro - di confluire nella Gioia Tauro Port Agency.
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