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16 dicembre 2020
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- L'Organismo di partenariato dell'AdSP del Tirreno Centro
Settentrionale ha bocciato il bilancio di previsione 2021
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- Di Majo: auspico che le risorse del fondo di cui all'art.199
del Decreto Rilancio possano essere al più presto assegnate
all'ente
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L'Organismo di partenariato della risorsa mare dell'Autorità
di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha
bocciato il bilancio di previsione per il 2021 dell'ente, mancata
approvazione - ha specificato l'AdSP - per la quale sono state
determinanti le argomentazioni del Collegio dei revisori dei conti
che - ha precisato l'ente - «pur convenendo con le valutazioni
dell'AdSP volte a ritenere che lo squilibrio rilevato sia
essenzialmente da ricondurre alle ricadute finanziarie connesse
all'emergenza sanitaria da Covid-19 e ai tempi occorrenti per
l'adozione dei provvedimenti di ristoro da parte del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti (art.199 del Decreto Rilancio), ha
comunque confermato il diniego (stante la mole e la potenziale
onerosità dei contenziosi in essere) allo svincolo delle
somme accantonate per contenziosi, grazie alle quali si sarebbe
potuto raggiungere l'equilibrio di bilancio. Di conseguenza il
Collegio ha ritenuto che non ricorressero i presupposti per proporre
al Comitato di gestione l'approvazione del bilancio previsionale
2021 anche se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
prendendo atto degli sforzi dell'ente in ordine alle misure adottate
per contenere le spese e aumentare le entrate, aveva invitato lo
stesso Collegio a valutare la possibilità di riesaminare la
richiesta di svincolo parziale del fondo contenziosi».-
- Ringraziando coloro che hanno lavorato alla redazione del
bilancio di previsione, il presidente dell'AdSP, Francesco Maria di
Majo, che è giunto oggi all'ultimo giorno del suo mandato, ha
chiarito che lui e i redattori del documento erano «consapevoli
del fatto che questo bilancio presentasse delle criticità
legate alla situazione emergenziale che ha colpito più di
tutti il porto di Civitavecchia soprattutto per la totale chiusura
del traffico crocieristico e, in parte, di quello passeggeri.
Proprio però la situazione emergenziale, unita allo sforzo
che il MIT ha fatto per creare un fondo a compensazione di quelle
AdSP come Civitavecchia che hanno subito le maggiori riduzioni delle
entrate - ha puntualizzato di Majo - ci ha indotto comunque a
proporre alcune azioni importanti sul bilancio, segnatamente un
parziale svincolo del fondo contenziosi (annunciata già nel
corso del mese di novembre e illustrata e condivisa nella riunione
dell'Organismo di partenariato del 18 novembre scorso), svincolo che
fino ad oggi, in ragione di un approccio prudenziale, questa
amministrazione non aveva mai compiuto. Anzi, nel corso degli ultimi
quattro anni, l'ente ha progressivamente accantonato quasi tutto
l'avanzo di amministrazione (che ha raggiunto la somma di circa 52
milioni di euro) proprio per il fondo contenziosi (circa 46 milioni
di euro). Al riguardo, peraltro, l'esito della recente sentenza del
tribunale di Roma sull'azione promossa dalla società
Fincosit, che - ha ricordato il presidente dell'AdSP - ha
praticamente azzerato la pretesa risarcitoria di quest'ultima
società, fa ben sperare e apre a scenari più
ottimistici per il futuro».
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- «È evidente comunque - ha proseguito di Majo - che
di fronte all'alea dei contenziosi che pesa ancora sul bilancio
dell'ente per una somma ingente pari a circa 300 milioni di euro
(sebbene si sia ridotto l'ammontare complessivo a seguito della
citata recente sentenza del tribunale), uno svincolo, seppur minimo,
del fondo contenziosi richiedeva una generale condivisione da parte
dell'Organismo e dei membri del Comitato in relazione alla
straordinarietà e drammaticità, sotto tutti i profili,
del momento storico che stiamo vivendo. Auspico pertanto - ha
concluso di Majo - che le risorse del fondo di cui all'art.199 del
Decreto Rilancio possano essere al più presto assegnate a
questa AdSP che più di tutte ha subito pregiudizi dal crollo
del settore crocieristico e in parte dei passeggeri, in modo da
consentire di raggiungere l'auspicato equilibrio di bilancio».
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