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21 dicembre 2020
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- Il Comitato Venezia Lavora esorta la città a definire
quale sarà il futuro crocieristico di Venezia
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- Appello rivolto a tutte le componenti della comunità
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Il Comitato Venezia Lavora, istituito recentemente da operatori
e lavoratori legati alle attività portuali e al loro indotto,
ha sottolineato l'esigenza di definire e programmare la ripartenza
delle attività crocieristiche nello scalo portuale veneziano,
anche per celebrare degnamente i 1.600 anni di storia della città
partita con la fondazione della sua prima Chiesa, San Giacométo
a Rialto, il 25 marzo 421. In una nota rivolta alla cittadinanza, il
Comitato ricorda che «un gioiello architettonico e industriale
come la Marittima» «mai come quest'anno è stata
vuota e triste», e che, «con il passaggio negato per il
Canale della Giudecca ed il Vittorio Emanuele ancora lontano
dall'essere realizzato è messa in discussione addirittura già
per la ripresa delle attività».-
- «Noi - sottolinea il Comitato - siamo il motore della
città, con il nostro lavoro come dipendenti, artigiani e
commercianti e vogliamo continuare ad esserlo, qui nella città
d'acqua, vogliamo continuare a portare il nostro contributo come
veneziani perché Venezia continui ad essere una città.
Di solo turismo non si vive, siamo d'accordo, ma al momento è
di questo che la città vive e da questo dobbiamo ripartire. E
noi di crocieristica viviamo».
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- Il Comitato conclude chiedendo a città, politici,
istituzioni, cittadini, lavoratori, uomini di scienza, di arte e di
impresa, ambientalisti, commercianti e artigiani di unirsi per dare
un futuro a Venezia ed esortando a lavorare assieme «per
capire quale sarà il mercato crocieristico a cui ambire, a
quali tipologie di navi proporre lo scalo veneziano e quali siano
gli eventuali accessi nautici alternativi al Canale della Giudecca e
quali aree di destinazione in futuro potranno sostituire la
Marittima».
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