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1 febbraio 2021
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- ANCIP, fondi per la ripresa non solo per le infrastrutture,
ma anche per le risorse umane
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- Investimenti nella formazione e per il pensionamento
anticipato degli operatori
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I fondi per la ripresa dell'economia nazionale colpita
dall'impatto della pandemia di Covid-19 che si prevede di destinare
ai settori dei trasporti e della logistica non devono essere
indirizzati solo a progetti infrastrutturali, ma anche alle risorse
umane. Lo ha evidenziato l'Associazione Nazionale Compagnie Imprese
Portuali (ANCIP) sottolineando che le opportunità di
investimenti sulla formazione e sul pensionamento anticipato degli
operatori logistico portuali non devono passare in secondo piano ma
devono essere punti focali nel dibattito nazionale.-
- «Fino ad ora, infatti - ha osservato il presidente
dell'ANCIP, Luca Grilli - abbiamo letto di investimenti del comparto
dei trasporti e della logistica solo declinati alle infrastrutture,
ma nessun accenno a quelli, imprescindibili, sulle risorse umane. Le
stesse che, durante questa crisi pandemica, stanno garantendo con
enorme sacrifici la tenuta del sistema logistico evitando il
tracollo socio-economico della nostra nazione. Per questi motivi,
come presidente di ANCIP - ha reso noto Grilli - ho ritenuto di
organizzare una riunione iniziale con le altre associazioni di
categoria Assoporti, Assiterminal e Assologistica per constatare se
vi siano delle unioni di intenti circa questi temi fondamentali e se
le stesse poi confluiranno in un progetto unitario da condividere
coi sindacati e poi sottoporre all'attenzione delle Istituzioni per
una celere, si spera, approvazione».
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- «Ritengo - ha aggiunto Grilli - che le nostre associazioni
debbano necessariamente cominciare a ragionare congiuntamente, anche
a fronte degli ingenti fondi che saranno messi a disposizione
dell'Europa, circa un progetto su scala nazionale che contempli,
come già esposto, da un lato la formazione e il potenziamento
delle competenze, anche digitali, degli operatori, dall'altra un
grande piano di investimenti straordinari per accompagnare e
anticipare la quiescenza degli operatori portuali che hanno
raggiunto la soglia dei sessant'anni».
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- «Come ANCIP - ha concluso il presidente dell'Associazione
Nazionale Compagnie Imprese Portuali - abbiamo sempre sostenuto che
la competitività del sistema portuale nazionale risiede
principalmente nelle performance dei lavoratori dei nostri porti che
però sono costantemente esposti ad un duro lavoro che incide
sul fisico che si usura più precocemente rispetto ad altri
contesti lavorativi. Tale azione, inoltre, consentirà un
turnover che avrà degli scenari significativi per le nuove
generazioni che saranno protagoniste di un ringiovanimento che
renderebbe l'intero sistema logistico portuale ancora più
competitivo».
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