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4 febbraio 2021
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- No definitivo alla proposta della PIFIM per il container
terminal al Porto Canale di Cagliari
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- Deiana conferma l'intenzione di ricercare altri soggetti
candidati al rilancio dell'attività di transhipment
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Oggi il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del
Mare di Sardegna, Massimo Deiana, ha firmato il provvedimento di
rigetto definitivo della domanda per l'assentimento in concessione
demaniale marittima del container terminal del Porto Canale di
Cagliari presentata dalla società di diritto inglese PIFIM
(
del 31
agosto 2020).-
- L'authority portuale ha specificato che «nonostante
l'articolato preavviso di rigetto notificato alla stessa Private
Limited Company lo scorso 23 novembre, solo alcuni dei requisiti
puntualmente evidenziati sono stati soddisfatti con successiva
integrazione documentale che, però, non ha colmato le
restanti e non superabili lacune di carattere amministrativo,
finanziario, operativo e tecnico. La permanenza di tali carenze ha
costretto, di conseguenza, l'AdSP a chiudere in maniera
definitivamente negativa l'iter istruttorio».
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- «Nonostante l'impegno profuso e l'innegabile spirito di
collaborazione e buona fede dimostrati dall'ente - ha spiegato
Deiana - la società proponente ha rifiutato di presentare
l'ulteriore adeguata documentazione che comprovasse alcuni dei
fondamentali ed imprescindibili requisiti richiesti dalla legge
italiana, dal Regolamento sulle concessioni demaniali dell'ente e
dalla call internazionale. Per tali ragioni e con profondo
rammarico, questa mattina non abbiamo potuto che rigettare
definitivamente la proposta presentata lo scorso 28 agosto».
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- Dopo aver siglato il provvedimento di rigetto, Deiana ha reso
nota la notifica dell'atto nei confronti della società
inglese alle organizzazioni sindacali, alle quali ha confermato
l'impegno a proseguire e ad intensificare l'attività di
ricerca di potenziali soggetti candidati al rilancio dell'attività
di transhipment dei container al Porto Canale, avviata nel dicembre
2019 con la pubblicazione della call internazionale e prorogata, per
ben tre volte, anche a seguito di esplicite richieste di operatori
interessati. «Ora - ha detto il presidente dell'AdSP -
guardiamo avanti. La situazione contingente ci spinge a proseguire
celermente, e con maggiore intensità, nelle interlocuzioni
con altri potenziali soggetti interessati al rilancio del
transhipment nel Porto Canale. Una partita che intendiamo giocare
con la consueta convinzione, supportati dalla certezza del
potenziale dello scalo e avvertendo tutta la responsabilità
nei confronti di centinaia di lavoratori che aspirano ad una
risposta chiara e concreta per il loro futuro».
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