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10 febbraio 2021
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- ETF, FEPORT, IDC ed ESPO criticano la mancanza d'attenzione
della Commissione Europea rivolta ai porti
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- Il dialogo sociale settoriale così com'è
impostato adesso - denunciano - non è sufficiente
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L'organizzazione sindacale European Trasnport Workers'
Federation (ETF), la federazione dei terminalisti portuali privati
europei Federation of European Private Port Companies and Terminals
(FEPORT), l'associazione sindacale dei lavoratori portuali
International Dockworkers Council (IDC) e l'associazione dei porti
europei European Sea Ports Organisation (ESPO) hanno rinnovato
l'esortazione rivolta alla Commissione Europea affinché sia
posta più attenzione al settore portuale.-
- Esprimendo oggi «disappunto e frustrazione per la carenza
di sostegno e reattività della Commissione su diversi temi
chiave per il settore portuali», ETF, FEPORT, IDC ed ESPO
hanno sottolineato che «i recenti sviluppi nel settore
marittimo, che hanno un enorme impatto sui porti, richiedono infatti
una seria attenzione da parte delle istituzioni dell'UE e, più
in particolare, dei servizi della Commissione Europea. Sostenere o
appoggiare il dialogo sociale settoriale a livello dell'UE - hanno
rilevato le quattro organizzazioni - richiede più che
ascoltare o prendere atto. A tale proposito è utile ricordare
che le parti sociali hanno allertato la Commissione Europea sulla
situazione che prevale all'interno della catena logistica marittima
quale risultato del ritiro non temporaneo di capacità
marittima da parte delle principali compagnie di navigazione di
linea».
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- «Gli effetti della scarsa affidabilità della
programmazione delle partenze delle navi - hanno spiegato inoltre
ETF, FEPORT, IDC ed ESPO - stanno acuendosi e ostacolando non solo
l'organizzazione dei porti e dei terminal, ma anche quella degli
utenti e di altri attori della supply chain. Le parti sociali -
hanno evidenziato - denunciano che questi sviluppi non sono stati
seguiti dalla Commissione Europea».
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- Osservando che con l'attuale crisi determinata dalla pandemia di
Covid-19 i politici e le istituzioni devono essere ricettivi e
prestare molta attenzione agli impatti della crisi sulle industrie e
sulle persone, ETF, FEPORT, IDC ed ESPO hanno precisato di non poter
«essere onestamente soddisfatte dell'invito rivolto dalla
Commissione Europea a rispondere alle consultazioni per esprimere le
proprie opinioni. Pur essendo utili - hanno specificato - le
consultazioni non possono costituire un barometro affidabile ed
accurato della situazione prevalente del mercato e delle difficoltà
incontrate dalle aziende e dai lavoratori portuali dell'UE. Affinché
il dialogo sociale dell'UE abbia successo - hanno rilevato - è
necessario un dialogo più attivo e un'attenzione reale agli
sviluppi in corso da parte dei servizi della Commissione Europea».
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- ETF, FEPORT, IDC ed ESPO, pur confermando la volontà di
proseguire con lo stesso impegno nel dialogo sociale settoriale per
i porti, hanno quindi invitato la Commissione Europea «ad
avviare una discussione approfondita sul futuro del dialogo sociale
settoriale dell'UE per i porti».
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