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19 marzo 2021
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- Tra Londra ed Edimburgo si profila uno scontro sui porti
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- Il ministro McKee invita il governo del Regno Unito a
chiarire la propria posizione sul modello di green ports adottato
dalla Scozia
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Il governo della Scozia ha chiesto al governo del Regno Unito di
fare chiarezza sul futuro dei “porti verdi” scozzesi, il
modello di zona portuale con regime fiscale e doganale speciale che
è stato adottato dalla Scozia adattando - nelle intenzioni
del governo di Edimburgo - il modello di freeport del governo
londinese al contesto del mercato scozzese.-
- L'esecutivo di Edimburgo ha in programma di avviare nei prossimi
giorni le procedure di gara per la creazione dei porti verdi e, con
lo scopo farlo in collaborazione con il governo del Regno Unito, il
ministro scozzese del Commercio, Ivan McKee, ha esortato il governo
di Londra a chiarire la propria posizione in merito ai green ports
in vista dell'avvio delle gare, nell'ambito delle quali sarà
richiesto ai partecipanti di impegnarsi ad adottare criteri previsti
dal Fair Work First, l'approccio adottato dal governo di Edimburgo
per promuovere condizioni di lavoro eque e di elevata qualità
nel mercato scozzese del lavoro e per contribuire alla transizione
della Scozia verso un impatto sull'ambiente pari a zero.
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- Spiegando il perché di questa esortazione nei confronti
del governo di Londra, il ministro McKee, precisando che - da quando
il governo del Regno Unito ha annunciato l'intenzione di istituire
porti franchi in tutto il Regno Unito - il governo di cui fa parte
ha lavorato con quello di Londra su questo tema in buona fede, ha
specificato che, «purtroppo, ora sembra che ci sia una
mancanza di volontà da parte del governo del Regno Unito di
aderire alle nostri ambizioni relative ai porti verti basate su eque
condizioni di lavoro e su impatto ambientale azzerato».
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- McKee ha invitato quindi il governo di Londra a rispondere nei
prossimi giorni dato il prossimo inizio, il 25 marzo, del periodo
pre-elettorale in Scozia e - ha aggiunto il ministro - nel caso in
cui si dovesse trarre la conclusione che Londra si è ritirata
da questo processo collaborativo, «in tal caso li inviterei a
confermarlo e a spiegarlo ai porti, agli aeroporti, alle autorità
locali e all'intera comunità economica della Scozia».
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