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8 aprile 2021
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- Bimco esorta l'industria dello shipping a collaborare al
progetto per la mappatura completa dei fondali oceanici mondiali
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- L'obiettivo iniziale di “Seabed 2030” è
mappare il 93% degli oceani con profondità dei fondali
superiore a 200 metri
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Bimco, l'associazione internazionale che rappresenta armatori,
agenti e operatori marittimi, ha esortato le parti coinvolte
nell'industria dello shipping a contribuire al lavoro
dell'iniziativa Seabed 2030, il progetto di collaborazione tra la
Nippon Foundation of Japan e la General Bathymetric Chart of the
Oceans (GEBCO), realizzato sotto l'egida congiunta
dell'International Hydrographic Organization (IHO) e della
Intergovernmental Oceanographic Commission (IOC) dell'UNESCO, il cui
obiettivo è di raccogliere tutti i dati batimetrici
disponibili al fine di produrre entro il 2023 una mappa completa dei
fondali oceanici mondiali. Il progetto è stato lanciato nel
giugno 2017 in occasione della Ocean Conference dell'Onu.-
- Ricordando che attualmente, nonostante molti anni di sforzi, è
stato mappato meno del 20% dei fondali marini oceanici,
l'associazione ha evidenziato che conoscere la profondità e
la morfologia dei fondali marini è essenziale per la
comprensione della circolazione oceanica, delle maree, dei processi
di trasporto dei sedimenti e dei cambiamenti ambientali. Bimco ha
sottolineato che la conoscenza dei fondali marini è
fondamentale anche dal punto di vista dell'industria marittima
essendo importante per la costruzione e la manutenzione di
infrastrutture, per il tracciato di condotte e cavi sottomarini
nonché per il traffico e la navigazione marittima.
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- Inizialmente il progetto Seabed 2030 è incentrato sulla
mappatura del 93% degli oceani con profondità dei fondali
superiore a 200 metri, lasciando alle agenzie idrografiche nazionali
il compito dei rilievi batimetrici nelle acque più vicine
alle coste.
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