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La Guardia Costiera di Genova accerta la prima violazione in materia di ship recycling
Nave demolita in Turchia disattendendo le procedure del regolamento UE 1257/2013
15 novembre 2021
La Guardia Costiera di Genova ha sanzionato un armatore di nazionalità UE per aver violato la disciplina comunitaria in materia di demolizione navale. Lunghe indagini hanno consentito di accertare che a fine 2020 una nave di bandiera italiana, nel possesso di un armatore comunitario, era stata trasferita presso un cantiere turco nel distretto di Aliaga per essere demolita lo scorso febbraio disattendendo le procedure del regolamento UE 1257/2013, norma che ha l'obiettivo di prevenire gli incidenti ed evitare gli effetti dannosi, sulla salute umana e sull'ambiente, prodotti dalle operazioni di demolizione delle navi.
Grazie al supporto del locale Consolato d'Italia a Smirne, i militari della Capitaneria di Porto sono riusciti a verificare direttamente in Turchia che la demolizione dell'unità fosse avvenuta secondo processi in contrasto con quelli previsti per le unità mercantili di bandiera dei Paesi dell'Unione Europea. Accertamenti riconosciuti e confermati anche dalle successive indagini dell'autorità marittima turca.
La Capitaneria di Porto di Genova ha specificato che è la prima volta che in Italia si applicano le onerose sanzioni - pari a oltre 30mila euro - previste per la demolizione di unità navali presso impianti non autorizzati e in assenza del “ready for recycling certificate”.
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