Il Comitato Portuale di Savona ha approvato oggi il bilancio
preventivo 2002 e il piano operativo triennale 2002-2004
L'importo complessivo del POT è pari a circa 148 miliardi
di lire
Il Comitato Portuale di Savona ha approvato oggi il bilancio preventivo
per l'esercizio 2002 e il piano pluriennale 2002-2004. Il documento
previsionale - spiega una nota dell'ente portuale ligure - ha
trovato un equilibrio che garantisce la copertura delle spese
di gestione, con un piccolo margine per le più pressanti
spese di investimento.
Per la parte corrente si prevede un avanzo di 600 milioni di lire,
mentre si conferma il proseguimento di una politica di contenimento
delle spese, elemento fondamentale insieme all'auspicata autonomia
finanziaria - sottolinea l'authority portuale - per dare maggior
vigore alla politica infrastrutturale.
Per la parte relativa agli investimenti, 90 miliardi di lire sono
impegnati nel corrente esercizio, mentre per il 2002 la previsione
è di circa 60 miliardi di lire.
Con il piano operativo triennale 2002-2004 si completeranno invece
gli interventi previsti dal piano regolatore portuale vigente
e si avvieranno i primi progetti inclusi nel nuovo piano. Gli
obiettivi di base del POT - puntualizza l'ente portuale savonese
- riguardano lo sviluppo delle opere marittime e delle infrastrutture
a terra, una maggiore integrazione logistica del porto con i mercati
interni, la valorizzazione e riconversione funzionale dell'area
compresa tra il porto e la città e lo sviluppo delle funzioni
portuali non commerciali.
Nel settore merci, a Savona è prevista la realizzazione
di un nuovo magazzino per prodotti forestali a filo banchina,
la realizzazione sul Piazzale delle Casse di un deposito a piano
rialzato per le auto e la ristrutturazione del magazzino rinfuse.
Nel bacino portuale di Vado Ligure, a complemento della costruzione
dei nuovi accosti per il cabotaggio sulle Calate Nord, è
invece previsto il potenziamento delle strutture ricettive a terra
per i servizi ai passeggeri e alle merci.
Sul fronte della logistica, a Savona è programmata la riorganizzazione
del sistema viario di accesso al porto, che rientra tra le iniziative
del PRUSST (Piano di riqualificazione urbana per lo sviluppo sostenibile),
lo spostamento del varco doganale e la predisposizione di spazi
di parcheggio per i mezzi gommati attraverso la realizzazione
di un terrapieno a mare prospiciente le aree ex-Italsider.
In linea con l'accordo articolato in tre fasi, sottoscritto nello
scorso luglio
da Autorità Portuale e Trenitalia
Spa, e che traguarda a regime alla realizzazione del sistema
logistico integrato Savona-Vado-Cairo, nella programmazione 2002-2004
si prevede l'utilizzo dei fondi della legge 413 per l'acquisizione
di mezzi di trazione idonei a svolgere il servizio di spola tra
i bacini portuali e i parchi ferroviari di S. Giuseppe di Cairo.
Nel settore passeggeri è previsto il potenziamento del
terminal crociere, avviato nel 2001 con il progetto di prolungamento
della Calata delle Vele: la nuova programmazione prevede, su cofinanziamento
dell'Autorità Portuale e della compagnia Costa Crociere,
la costruzione di una nuova stazione marittima. Il contributo
privato sarà di 7 miliardi di lire, a copertura del 30%
dei costi del progetto (inforMARE
del 28 settembre
2001). Nelle aree limitrofe saranno effettuati
interventi di recupero urbano per realizzare la viabilità
di accesso al terminal, creare parcheggi sotterranei e valorizzare
gli spazi con zone verdi.
Sono in previsione anche interventi per il completamento degli
arredi della Vecchia Darsena.
A fianco del nuovo porto turistico si prevede l'ampliamento delle
aree di Nord Est, per dare margini di espansione alle attività
della cantieristica e per realizzare un centro per imprese artigiane
a servizio della nautica.
Altri spazi saranno recuperati con la dismissione dell'impianto
di movimentazione di rinfuse solide di Miramare. Nell'ambito degli
interventi di risanamento ambientale e recupero funzionale della
zona, è prevista la creazione di nuovi banchinamenti, per
i quali si ipotizza la destinazione alla cantieristica leggera.
L'importo complessivo del programma 2002-2004, pari a circa 148
miliardi di lire, poggerà principalmente su due fonti di
finanziamento: gli stanziamenti ex lege 413, di cui al D.M. 2/5/2001,
e la programmazione triennale della Direzione generale alle opere
marittime del ministero dei Lavori pubblici.
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