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A S S O N A V E

Relazione all'Assemblea degli Associati e degli Aderenti

Presidente Corrado Antonini

Roma, 22 Giugno 2005

 

Signori Associati, Signori Aderenti,

con il commercio mondiale sospinto dalla corsa delle economie asiatiche, Cina in testa, è proseguito nel 2004 e in questa prima parte del 2005 il "momento magico" del trasporto via mare, in fatto di noli, profitti e investimenti.

Si susseguono i record storici negli ordinativi per lo sviluppo delle flotte, che in talune tipologie (petroliere, traghetti ecc.) vanno anche ammodernate per normative poste a difesa di ambiente, passeggeri e lavoro. Ma il termometro dei prezzi, per quanto in salita dopo un quindicennio, non qualifica certo il navale come un "mercato del venditore", troppo cresciuta essendo la capacità produttiva ed accesa la concorrenza tra i colossi asiatici: Corea, Giappone e Cina. L'indebolimento del Dollaro e l'aumento del costo dei materiali hanno fatto il resto quanto alla redditività delle imprese cantieristiche.

L'industria navale dell'Unione europea, pur con forti diversità al suo interno, sta recuperando quote di mercato, specie nel comparto delle navi ad elevata tecnologia.

Passiamo ora, come di consueto, a darVi conto delle vicende che hanno caratterizzato quest'anno i comparti in cui operano le Aziende associate.

 

L'evoluzione del mercato

Il mercato della costruzione navale mercantile sta vivendo un periodo di vero e proprio boom, sia nei volumi di produzione che negli ordini.

Nello scorso anno sono state consegnate nel mondo oltre 1.600 unità per 24,7 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata (in appresso tslc), di cui il 77% ad opera, insieme, dei cantieri coreani (34%), giapponesi (32%) e cinesi (11%).

(*) CESA = UE allargata
più Norvegia, Croazia e Romania
Con il 16%, circa, i costruttori dei paesi europei membri del CESA ' Community of European Shipyards' Association (*) sono stati in grado di aumentare la quota di partecipazione al mercato mondiale, in termini di tonnellaggio consegnato, e di mantenere la prima posizione quanto al valore della produzione (10.3 miliardi di Euro a fronte dei 9.7 della Corea), chiara espressione di una superiorità nelle unità più complesse.

La domanda di navi mercantili è salita a 48 milioni di tslc (+7% rispetto al pur eccellente livello del 2003). Il nuovo record è stato possibile grazie alla ancora elevata richiesta di navi a tecnologia standard e alla forte progressione (+61%) di quella di unità high-tech.

E l'ondata di ordini sta continuando, sebbene su livelli più contenuti (11.3 milioni di tslc nei primi quattro mesi del 2005).

Di tutta evidenza è la ripresa degli ordinativi ai cantieri europei, alla quale ha indubbiamente concorso anche la saturazione per almeno un triennio della capacità produttiva del Far East, grazie ad un portafoglio ordini pari, a fine 2004, a quasi l'80% del totale mondiale (90 milioni di tslc). La Corea è giunta a detenerne oltre un terzo, a riprova di quanto poco sia valso il ricorso della Ue al WTO, l'Organizzazione Mondiale per il Commercio, contro le pratiche sleali dei costruttori di quel paese. L'esito di questo ricorso è stato ancora una volta la dimostrazione di quanto la "prova provata" di sottovalutazioni sconfinanti nel dumping sia impresa pressoché impossibile. Di illegittimo è stato accertato solo l'aiuto all'export, che dovrebbe quindi essere abolito a breve.

Anche nel 2004 il grosso della domanda (42%) è stato generato dall'armamento europeo, per il quale lavorano 6 cantieri su 10 sia in Corea che in Cina. Ai costruttori Europei è stato riservato un modesto 15%, che ne fa pur sempre il cliente di riferimento.

I prezzi in dollari sono cresciuti in maniera significativa per la prima volta da un quindicennio, ma questa crescita è stata in parte controbilanciata dall'aumento del costo dei principali materiali e dal deprezzamento della valuta USA, in particolare nei confronti dell'Euro, ma anche di Won e Yen, benché in misura inferiore. Sulle cantieristiche orientali detti aumenti pesano soprattutto sulle commesse acquisite nel 2002-2003 a prezzi notevolmente più bassi, con negative ripercussioni sui bilanci. Di qui il tentativo di alcuni cantieri coreani e cinesi, peraltro coronato da scarso successo, di introdurre nei contratti per consegne oltre il 2007 clausole volte a traslare sulla clientela eventuali nuove escalation valutarie e dei prezzi dell'acciaio.

Non a caso il tema della redditività è stato il motivo conduttore del meeting annuale della cantieristica mondiale, che va sotto il nome di JECKU e che si è tenuto l'Ottobre scorso a Maastricht. In questa riunione, i responsabili delle maggiori aziende e associazioni cantieristiche di Giappone, Europa, Cina, Corea e USA hanno lamentato la ricaduta economica del tutto inadeguata di commesse passate ai cantieri in una fase quanto mai positiva per gli armatori.

Nelle previsioni circa la domanda futura gli interrogativi vertono proprio sul ciclo dei noli, i boom non potendo durare indefinitamente, anche se il fenomeno della globalizzazione sta aprendo all'economia marittima ulteriori opportunità, grazie allo sviluppo di nuovi mercati (oltre alla Cina, l'est europeo, l'India, ecc.).

Secondo taluni esperti, dal 2008 la competizione sul mercato globale verterà più che mai sui prezzi; e dubbi si nutrono, ma l'Europa continuerà a battersi, sulla introduzione di un meccanismo internazionale contro l'injurious-pricing, stante l'opposizione di Corea e Cina in sede OCSE.

Quanto all'offerta, sul medio-lungo termine gravano in particolare gli investimenti della cantieristica cinese (programmati per farne il primo produttore al mondo in un decennio), cui dovrebbero contrapporsi in una qualche misura sia una rivalutazione dello Yuan (fortissime stanno divenendo al riguardo le pressioni degli USA e dell'Europa), sia la progressiva attenuazione di quei dumping ' quali il sociale e l'ambientale ' che oggi non possono essere oggetto di aperto contenzioso, ma solo di aspettative per una loro progressiva attenuazione.

Recentemente, ad esempio, Pechino ha accolto alcune convenzioni internazionali sulle condizioni di lavoro. Proprio su queste tematiche verterà il dibattito in sede JECKU nella prossima riunione che si terrà in Cina ad ottobre.

 

La politica dell'Unione Europea

Specie nel confronto con i colossi asiatici, e a livello sia di settore che di impresa, l'industria cantieristica europea si presenta ancora decisamente frammentata: conseguenza di tanti processi nazionali di ristrutturazione, spesso sollecitati da Bruxelles con il prioritario intento di eliminare le capacità produttive non competitive. Ciò nonostante, la cantieristica europea ha saputo mantenere la sua indiscussa supremazia tecnologica, in virtù anche di un indotto senza confronti per qualificazione e valore delle forniture. La navalmeccanica italiana può essere portata ad emblema di questa evoluzione.

Mancava comunque all'Europa una visione d'insieme del settore; una politica industriale nuova e fortemente propositiva che esaltasse le specializzazioni ma anche ne sfruttasse le sinergie, per non soccombere ' anche per il venir meno nel 2000 del tradizionale e generalizzato sostegno alla produzione - ad una concorrenza, quella asiatica, in lotta al suo interno per il consolidamento di posizioni dominanti a livello mondiale.

Rivendichiamo all'industria il merito di aver invocato con forza ed elaborato con unità di intenti un piano strategico in questo senso ' significativamente denominato LeaderSHIP 2015 ' dando nel contempo atto alla Commissione della Ue, cosciente dell'importanza del settore per l'economia e la difesa del continente, di averlo recepito e definito, poi, in tempi brevi e in stretta collaborazione con l'industria.

Tra le azioni del workplan subito avviate sono da ricordare:

  • l'introduzione del TDM, il Meccanismo Temporaneo di Difesa (contributo del 6%, sia pure solo per navi chimichiere, portacontainers, product e metaniere) esteso ai due anni in cui è stato pendente al WTO il ricorso contro la Corea (meccanismo scaduto quindi al 30 marzo scorso);
  • l'aumento dal 10 al 20%, dal gennaio 2004, dell'aiuto all'innovazione e miglioramento degli aspetti applicativi dell'incentivo; anche la recente presentazione della Waterborne Technology Platform consentirà di fornire una significativa partecipazione del settore marittimo al Settimo Programma Quadro per la ricerca;
  • la presentazione prossima di uno schema comune di finanziamento e garanzia, molto atteso da cantieri e armatori per agevolare l'investimento in navi in ambito comunitario.

In stato avanzato di elaborazione sono le azioni riguardanti i temi: "Navi più sicure ed ecologiche", "Approccio europeo ai fabbisogni della difesa", "Protezione della Proprietà intellettuale", "Accesso ad una forza lavoro qualificata", "Razionalizzazione della struttura industriale".

Va recuperata in misura maggiore, anzitutto, la clientela europea, anch'essa in fase di profonde trasformazioni tecnico-organizzative che, per altro verso, stanno ponendo nuove sfide al sistema della portualità europea.

L'allargamento dell'Unione viene a porre peraltro nuovi problemi di armonizzazione, per l'ingresso già avvenuto o prossimo di paesi cantieristici decisamente concorrenziali, grazie al basso costo del fattore lavoro ma anche a politiche di sostegno pubblico. Basti citare la Polonia e la Croazia, con il loro ragguardevole orderbook (rispettivamente 2,3 e 1,6 milioni di tslc) specie nel comparto delle navi da trasporto standard.

Per contro, l'entità dei vuoti di lavoro testimonia le difficoltà in cui si dibattono le cantieristiche di Spagna e Francia, ancora nelle prime posizioni pochi anni or sono. Ecco allora che il balzo degli ordinativi nel 2004 va visto, non tanto come indice di un recupero generalizzato, ma come risposta al mercato di chi ha potuto offrire, ad armatori alla ricerca di slot per navi standard, i vantaggi di un costo relativamente basso del fattore lavoro, oppure di chi è riuscito a specializzarsi in segmenti di domanda (ad esempio la Germania nelle portacontainers medie e piccole) o in nicchie particolarmente qualificate (come l'Italia nelle navi passeggeri), smarcandosi, per così dire, dai produttori del Far East.

Crediamo che per i cantieri dell'Europa occidentale la scelta della specializzazione, che punta anzitutto all'innovazione di processo e di prodotto, sia una via che, al volgere della congiuntura, non avrà alternative. D'altra parte, il tema della "Razionalizzazione della struttura industriale" viene inteso da Bruxelles non solo nell'ottica di una maggiore efficienza ma anche come predisposizione di strumenti volti ad agevolare la chiusura delle strutture non più competitive.

La cooperazione tra cantieri e tra cantieri e fornitori è certamente un elemento decisivo del processo di efficientamento del settore; al riguardo calza l'esempio del progetto InterSHIP. Supportato dalla Ue e sviluppato da Euroyards (consorzio di 7 grandi aziende, tra cui Fincantieri), il progetto punta a migliorare e a integrare strumenti e metodologie di progettazione e costruzione di navi complesse. Buona parte del lavoro viene svolto da imprese con caratteristiche di piccola-media dimensione "fornitrici di tecnologia".

 

La cantieristica italiana

Costruzioni mercantili

Non è senza una punta di orgoglio che, nel variegato e difficile quadro della cantieristica europea e purtroppo in quello della declinante industria manifatturiera italiana, ci troviamo a descriverVi l'andamento della nostra navalmeccanica nel 2004 e in questi primi mesi del 2005. Un periodo in cui la parte cosiddetta maggiore ' identificabile sostanzialmente nella Fincantieri - ha consolidato la sua posizione competitiva sul mercato mondiale mentre la sezione "medio-minore", grazie alle commesse di recente acquisizione, ha visto alcune sue aziende cominciare a uscire dalle secche dei vuoti di attività, condizione necessaria per muoversi verso posizioni strategiche più rispondenti all'evoluzione del mercato.

Nel 2004 sono state completate 27 navi per complessive 635.000 tslc e per un valore di 2,2 miliardi di Euro. I nuovi ordini hanno riguardato 32 unità per ben 1.285.000 t. (il doppio quindi del consegnato) per un valore di quasi 4 miliardi di Euro. Del tonnellaggio acquisito, 133.000 t. sono andate ai cantieri dell'Associata ANCANAP: un dato incoraggiante rispetto al quadro negativo del 2003 anche in considerazione del passaggio di alcuni centri alla nautica da diporto.

Il portafoglio ordini aggiornato a fine marzo scorso ha superato i 2 milioni di t., per un valore di oltre 6,1 miliardi, di cui 4,6 per l'estero. Sono dati che in valuta pongono la cantieristica italiana a poca distanza dalla ben più vasta industria tedesca.

Navi da crociera e traghetti continuano a rappresentare oltre il 90% dell'orderbook. Ci sia consentito di parlare qui del mercato delle navi passeggeri dal momento che, al mondo, delle 21 grandi navi da crociera attualmente in portafoglio ben 10 sono appannaggio della cantieristica italiana, così come lo sono 17 dei 26 ferry di lunghezza superiore ai 150 metri.

Una leadership incontestabile dunque, frutto di una felice combinazione cantiere-fornitore; di investimenti in ricerca e innovazione; di soluzioni tecnologiche "duali" consentite dallo scambio di esperienze con il comparto delle costruzioni militari; di attenzione al cliente, con il quale trovare una sempre più stretta concordanza di interessi.

Il potenziale di crescita del cruising - in realtà molto più vicino al mercato delle vacanze piuttosto che a quello del trasporto marittimo - viene considerato dagli analisti decisamente positivo (dai 13,4 milioni di croceristi del 2004 si dovrebbe salire a 16,6 nel 2010), rafforzando così la propensione dei maggiori operatori ad arricchire le loro flotte.

Al momento, con il Nord America che resta di gran lunga il mercato delle crociere più ampio, l'area europea, specie la mediterranea, è quella più promettente, seguita dal Far East.

Anche il comparto dei ferry di grandi dimensioni sta registrando una notevole vivacità. Gli ordinativi provengono in prevalenza da armatori europei, anche in conseguenza di norme più severe nei riguardi di una flotta dall'elevata età media.

Cresce e si rinnova, in particolare, la flotta italiana per il cabotaggio - entrato ormai concretamente con le "Autostrade del Mare" nei piani del Governo e della Ue - con benefici importanti per l'attività dei nostri cantieri, specie di quelli centro-meridionali.

Alla committenza, del settore pubblico come di quello privato, rivolgiamo pertanto il più vivo ringraziamento.

Vorremmo poter fare altrettanto con Governo e Parlamento. Ma con amarezza abbiamo dovuto prendere atto, e per il terzo anno consecutivo, che anche l'ultima Legge Finanziaria non ha provveduto al rifinanziamento delle leggi nn. 522/1999 e 88/2001 che, in attuazione di Direttive comunitarie, prevedevano contributi alla produzione (per navi acquisite entro il 2000) e agli investimenti impiantistici. Al riguardo i cantieri hanno maturato consistenti diritti, la cui entità va pienamente salvaguardata, pena la messa in forse della sopravvivenza stessa di un certo numero di cantieri medio-piccoli. Ciò vale anche per le imprese armatoriali che, contando sui benefici della legge 88, hanno ordinato navi moderne e affidabili: la volontà di continuare a far costruire in Italia - è la loro denuncia - potrebbe uscirne frustrata.

Abbiamo inoltre reclamato, fin qui inutilmente:

  • l'attuazione della "Disciplina degli aiuti di Stato alla costruzione navale", emanata dall'Ue nel dicembre 2003, in particolare per ciò che concerne gli aiuti all'innovazione e allo sviluppo (Germania, Francia e Spagna hanno visto già da tempo approvati dalla Ue i loro schemi applicativi);
  • il finanziamento dei programmi di ricerca in corso di esecuzione da parte del CETENA e dell'INSEAN.

Dal Ministro Lunardi, che ringraziamo per la sua presenza tra noi, vorremmo finalmente avere l'assicurazione di un prossimo intervento legislativo (andate deluse le nostre aspettative nel recente decreto sulla competitività) per la sistemazione del "pregresso". Per il futuro, caduta ogni ipotesi di aiuto alla produzione e in considerazione della tendenza della legislazione italiana verso il superamento del sostegno a fondo perduto, continueremo a batterci, di comune accordo con Confitarma, per soluzioni alternative, in primis l'adozione di misure di natura fiscale, già sperimentate in Europa, che assicurino agli armatori la convenienza all'investimento in navi.

Al Ministro, al Capo del Dipartimento Marittimo, Dr. Di Virgilio, al Dr. Provinciali, che ha ereditato le funzioni del Dr. Caliendo - cui dobbiamo gratitudine per l'ottimo lavoro svolto in tanti anni - rinnoviamo l'assicurazione che nell'ASSONAVE troveranno sempre franca collaborazione e ragioni di positivi impegni.

In chiusa di questo paragrafo, riserviamo un cenno ad una delle attività di ASSONAVE che va sempre più prendendo corpo. Ci riferiamo alla convinta partecipazione alle iniziative della Federazione del Mare, tra cui spiccano i Rapporti affidati al Censis sull'economia del mare e per ultimo al Rina sulla valutazione dell'impatto ambientale delle attività marittime. Una Federmare che sta rapidamente assumendo i connotati di "cluster" di queste attività, considerate quindi in una logica unitaria di "gruppo", e non solo sotto l'aspetto economico. La necessità di un approccio integrato ai problemi del mare si sta facendo strada, d'altra parte, anche a Bruxelles, dove è in preparazione un Libro Verde che riguarderà tutto il "Maritime Cluster" dell'Unione.

Costruzioni militari

Il 2004 e' stato un anno particolarmente impegnativo per la cantieristica italiana del comparto militare. Alla presenza del Capo dello Stato è stata varata la portaerei "Cavour", destinata a diventare l'ammiraglia della flotta della Marina Italiana. E' arrivata ad una fase avanzata la costruzione sia delle due fregate della classe "Orizzonte", sia dei due sommergibili U212A, frutto, rispettivamente, di progetti multinazionali con le Marine - e le industrie - di Francia e Germania. A ottobre è stato siglato il Memorandum di intesa tra il Governo francese e quello italiano (che solo di recente ha potuto avviare a soluzione il problema di una prima tranche della copertura finanziaria) per la realizzazione di una nuova generazione di 27 fregate multi-missione, 10 delle quali per la nostra Marina, in sostituzione via via dal 2010 delle classi "Lupo" e "Maestrale".

Si tratta, per tutte le unità citate, di produzioni dall'elevata qualificazione tecnologica ed operativa, costituendo il nucleo centrale del programma di rinnovamento della flotta italiana, concepito, pur nelle ristrettezze del bilancio, in funzione dei compiti di sorveglianza delle coste ma anche di prolungate missioni in teatri operativi lontani.

Le collaborazioni internazionali stanno generando significative economie di scala nella progettazione e nelle forniture di componenti che, giova sottolineare, sono realizzati in massima parte dalle nostre Aziende aderenti, che vedono così crescere anche il loro standing internazionale. E' anche a loro nome che esprimiamo la più alta considerazione allo Stato Maggiore della Marina. Parimenti, ci è gradito rivolgere il benvenuto e l'augurio di buon lavoro all'Amm. Dassatti e un caloroso saluto di congedo all'Amm. Sicurezza, sotto il cui comando si è sviluppato l'impegnativo programma di potenziamento, in uomini e mezzi, della Guardia Costiera.

Il 2004 ha visto anche il riaffacciarsi della nostra industria sui mercati all'esportazione, con le commesse acquisite per Malta (un pattugliatore del tipo in dotazione alla Guardia Costiera), per la Marina Indiana (partecipazione alla costruzione di una portaerei) e per la US Navy (fornitura di componentistica e progettazione per un prototipo della Littoral Combat Ship nella versione monoscafo, realizzata dalla Lockheed-Martin); il tutto a riprova di quanto sia importante per l'export disporre di prodotti già realizzati o in costruzione. Anche la cessione di navi dismesse dalla Marina italiana sta assicurando all'industria nazionale ulteriori occasioni di lavoro per l'ammodernamento delle stesse.

Quanto al futuro del settore, ci sembra che l'evoluzione a livello politico e industriale sia, in una prospettiva breve, nel senso dello sviluppo in chiave cooperativa dei principali programmi, piuttosto che verso concentrazioni tra industrie di diversi paesi, almeno fintanto che non prenderà corpo l'Europa della difesa, con una politica comune del procurement, cioè dei fabbisogni in equipaggiamenti: un obbiettivo programmatico che è stato assegnato alla nuova Agenzia Europea per la Difesa e che anche LeaderSHIP 2015 ha incluso tra i temi più impegnativi da trattare.

La riparazione e trasformazione navale

La penuria di stiva, che è alla base dell'altissima congiuntura nelle rate di nolo, ha spinto gli armatori anche nel 2004 a ridurre al massimo la sosta delle navi nei cantieri di riparazione, o a differirla quando non impellente.

In questi mesi del 2005 gli ordini stanno però aumentando, anche nei nostri centri, con un impatto sui prezzi peraltro assai modesto a causa dell'accesa concorrenza portata in primo luogo dai paesi dell'Est europeo (Bulgaria, Romania, Turchia). Gli interventi di maggiore interesse hanno riguardato navi da crociera e traghetti, a conferma delle tante ricadute dello sviluppo del traffico passeggeri nei porti italiani.

Su questa attività, che ha caratteristiche più di servizio che di industria manifatturiera, si stanno appuntando le attenzioni della Ue e dell'IMO. La prima ha varato, nell'ambito del 6' Programma Quadro, un primo progetto, che finanzierà per il 50%, volto ad aumentare l'applicazione nei cantieri delle più avanzate pratiche e tecnologie al fine di accrescere la produttività e il rispetto per l'ambiente. All'International Maritime Organization, alla discussione sui nuovi standard costruttivi potrebbe presto aggiungersi quella sui nuovi standard nella manutenzione delle navi durante tutto il loro effettivo ciclo di vita; dobbiamo tuttavia confidare che al termine dei lavori non vengano addossati a cantieri e armatori fardelli eccessivi.

Quello dell'assistenza che va ben oltre il convenzionale periodo post-vendita è comunque un argomento ' come si è detto parlando dell'importanza dell'attenzione al cliente ' che sta offrendo interessanti opportunità di crescita.

 

* * * * *

 

Signori Associati, Signori Aderenti,

Una parte del mondo, quella più popolata, è divenuta, grazie alla globalizzazione, protagonista di uno sviluppo senza precedenti.

L'interscambio generato dalla Cina, ma presto potrebbe seguire quello di altri paesi emergenti, ha messo sotto pressione tutta la filiera delle attività marittime - armamento, cantieristica, portualità - la cui importanza non era stata mai così in evidenza.

L'industria navalmeccanica europea si è attardata troppo in non pochi comparti nell'avviare quelle trasformazioni che proprio la globalizzazione dei mercati impone. Ma è l'Eurolandia tutta a segnare il passo, differendo di fatto l'ambizioso obbiettivo dell'Agenda di Lisbona del 2000: divenire per il 2010 l'economia più competitiva e dinamica, basata sugli investimenti nelle nuove tecnologie.

Con LeaderSHIP 2015 - che ha trovato il consenso anche della nuova Commissione - sono state poste le premesse per il rilancio del nostro settore, privilegiando i segmenti produttivi ad esso più congeniali. Tutti debbono comunque essere convinti - lo dicemmo già lo scorso anno nell'illustrarVi il progetto - che lo sforzo maggiore non potrà che essere delle imprese, unite in sistema con il loro indotto. Quando la competizione tornerà a concentrarsi sui prezzi, il costo dei prodotti sarà più che mai il vero fattore critico.

Nel nostro Paese dobbiamo poter contare anche su di un'altra condizione: la certezza che il Governo assolva agli impegni che gli derivano dalla nuova politica, oltre ad onorare quelli pregressi.

L'industria cantieristica italiana ha saputo in questi anni contribuire come poche altre alla diffusione del "made in Italy". La sua posizione competitiva in nicchie di mercato particolarmente qualificate va tuttavia tenacemente difesa da una concorrenza asiatica che anno dopo anno sale verso l'alto della gamma.

Crediamo sia interesse del Paese assicurare le condizioni perché questa industria - alla quale vogliamo qui accomunare quella per la nautica da diporto - possa continuare a sviluppare le sue potenzialità.

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Im Februar sank der Schiffsverkehr im Suezkanal um -42,8%.
-Kairo
Nettobetrag im Rückgang um -59,8%. Drastische Herabsetzung um -53% des Wertes der Transitrechte
In den ersten drei Monaten des 2024 stieg der Containerverkehr in New York um +11,7%.
New York
Im März betrug die Wachstumsrate +22,1%.
Der Weg der Verbindung mit den neuen Gebieten des Hafens von Piombino wird eröffnet.
Piombino
Die Infrastruktur kostete 10,1 Millionen Euro.
Erstes Quartal des schwierigen Jahres für Finnlines
Helsinki
Erhöhte Erhöhung der Betriebskosten
Im Jahr 2023 sank der Umsatz von Fercam um -6%.
Bolzano
Eine Gesellschaft in Litauen
ICTTIG hat vierteljährliche Wirtschaftsleistung
Manila
Im ersten Quartal dieses Jahres erhöhte sich der Güterverkehr in den albanischen Häfen um +3,4%.
Tirana
Die Passagiere sind um -1,9% gesunken.
Beschleunigung des Zeitrahmens für den Hafen von Spice und seinem Rückwärtsgang bei der ersten ZFD
La Spezia
Sie fordern Seeleute, Zollbeamte und Spediteure.
Verankert die Beförderung von Fahrzeugen und Fahrgästen in den Häfen von Olbia und Golf Aranci
Cagliari
Wird von Romana Italpol Fiduciari verwaltet.
Rückgang der Waren um 15,1% der Waren im Hafen von Taranto im ersten Quartal
Taranto
Die Anlandung ist um -21,0% und die Anlandung um -8,7% gesunken.
In diesem Jahr wird das nationale Forum für den Schienengüterverkehr in Padua stattfinden.
Padua
Er wird im Rahmen von Green Logistics Expo durchgeführt.
Hoffnung auf Safaga in Ägypten, eine Fabrik zum Bau von Schlepperschiff
Safaga
Zehn Schiffseinheiten werden für Suez Canal Authority durchgeführt.
NÄCHSTE ABFAHRSTERMINE
Visual Sailing List
Abfahrt
Ankunft:
- Alphabetische Liste
- Nationen
- Geographische Lage
Neuer Dienst Italien-Libyen-Ägypten von Tarros und Messina
La Spezia/Genova
Sie wird Mitte Juni eröffnet und mit zwei Schiffen durchgeführt.
Morgen wird die PSA Venice das Terminal öffnen, um die Hafengemeinde und die Stadt zu öffnen.
Venedig
Hannibal Programm zur Aktivierung einer Eisenbahnverbindung zwischen Italien, Ungarn und Rumänien
Melzo
Bis zum Ende des Jahres 2024 werden zwei wöchentliche Rotationen eröffnet.
Genehmigt die Bilanz des Ad-SP des Zentralen Tyreno-AdTP 2023
Neapel
Ankündigung: die nächsten Jahre, die für die Vollendung der europäischen Investitionen im Rahmen des PNRR von entscheidender Bedeutung sind
Der Anstieg der Produktion und der Verkauf von CIMC-Dry-Boy-Boxen
Hongkong
Das chinesische Unternehmen reagiert auf ein Wachstum der Nachfrage.
Genehmigt die Bilanz 2023 des AdMP der Mari Tyreno Meridional und Ionium
Gioia Tauro
Am 6. Mai hat das MIT über die Zukunft von Gioia Tauro Port Agency
Der Haushalt 2023 des Ad-SP für die Ostküste zeigt einen Primärüberschuss von sechs Millionen Euro
La Spezia
Im Jahr neue Investitionen in Höhe von 17 Millionen Euro
Vierteljährlich vierteljährlicher Nettogewinn von Cargotec bei 81,2 Mio (+ 11,8%)
Helsinki
In den ersten drei Monaten des 2024 sind die Erlöse um -1,7% gesunken.
Weniger markiert, der negative Trend der wirtschaftlichen Leistung der ONE
Weniger markiert, der negative Trend der wirtschaftlichen Leistung der ONE
Singapur
In den ersten drei Monaten des 2024 stiegen die von der Flotte beförderten Containerfracht um +15,6%.
Der Genovese Messina übernahm das größte Schiff seiner Flotte.
Genua
Die "Jolly Verde" ist ein Containerschiffe von 6.300 teu.
Definiert die Einbeziehung des Hafens von Civitavecchia in das Kernnetz des TEN-V-Netzes
Civitavecchia
Am Mittwoch ist das Europäische Parlament
Im Jahr 2023 sind die von Rail Cargo Group beförderten Waren um -11% zurückgegangen.
Wien
1,8%-ige Rekaven
Dreimonatliches Wachstum der neuen Bestellungen, die von "Ministertsilä" erworben wurden
Helsinki
In den ersten drei Monaten dieses Jahres sanken die Einnahmen der Gruppe um 9,8%.
DIS bestellt zwei weitere neue Tankschiffe LR1.
Lussamburg
Neue Aufgabe der Werft Jiangsu New Yangzi Shipbuilding Co.
Ein Container von MSC, der mit Raketen und Drohnen im Golf von Aden entgleist.
San'a ' /Portsmouth
Keine Schäden am Schiff und an der Besatzung
Genehmigt die Bilanz 2023 des Adriatischen Adries für Zentrales.
Ancona
Im ersten Quartal des Jahres 2024 sind die von Konecranes hergestellten Hafenauftragsaufträge um -51,6% gesunken.
Hyvinkää
Grimaldi hat das Multipurpose Ro-Ro-Ro-Ro-Ro-Ro übernommen Great Abidjan
Neapel
Es ist die vierte von sechs Schiffen der Klasse "G5".
Baltimore mißt Eigentümer und Betreiber des Schiffs zu Dali Die Schuld für den Zusammenbruch der Key-Bridge-Brücke
Baltimore
Es wurde festgestellt, dass die Stromversorgung an Bord, die einen Blackout verursacht hätten, in der Stromversorgung nachgewiesen werden kann.
Fett und IMAT haben die Fünfjahresvereinbarung für die Ausbildung der Besatzungen erneuert
Castel Volturno
Focus auf den neuen Technologien, die an Bord von Schiffen installiert werden
Die vierteljährliche Wirtschaftsleistung von DSV ist noch immer rückläufig.
Healen usene
Im ersten Quartal dieses Jahres ist der Wert des Nettogewinns um -27,2% gesunken.
Genehmigt die Bilanz 2023 des AdMP der Sardinischen See.
Cagliari
Verwaltungsfortschritt in der Verwaltung von 530 Millionen Euro, davon mehr als 475 für die laufenden Arbeiten
Während der Pandemie wurde der US-Export von gefährlichen Gütern in den USA benachteiligt.
Washington
Government Accountability Office-Erhebung
Im Jahr 2023 CEPIM-Hafen von Parma verzeichnete ein Wachstum von +6,8% des Wertes der Produktion.
Bianconese aus Fontevivo
Nettogewinn von Di788000 EUR (+ 223,2%)
HÄFEN
Italienische Häfen:
Ancona Genua Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Neapel Trapani
Carrara Palermo Triest
Civitavecchia Piombino Venedig
Italienische Logistik-zentren: Liste Häfen der Welt: Landkarte
DATEN-BANK
ReedereienWerften
SpediteureSchiffs-ausrüster
agenturenGüterkraft-verkehrs-unternehmer
MEETINGS
Morgen in Livorno ein Konval über die Geschichte des Bürgerhafens
Livorno
Es wird über Architektur, den Handel und die Politik zwischen dem 16. und dem 20. Jahrhundert gesprochen werden.
Am 11. April wird die sechste Ausgabe der "Italian Port Days" beginnen.
Rom
Auch in diesem Jahr wurde das Projekt in zwei Sitzungen aufgeteilt: die erste im Frühjahr und der zweite vom 20. September bis zum 20. Oktober.
››› Archiv
NACHRICHTENÜBERBLICK INHALTSVERZEICHNIS
Iran says MSC Aries vessel seized for 'violating maritime laws'
(Reuters)
Le transport maritime national navigue à vue
(Aujourd'hui Le Maroc)
››› Nachrichtenüberblick Archiv
FORUM über Shipping
und Logistik
Relazione del presidente Mario Mattioli
Roma, 27 ottobre 2023
››› Archiv
Im ersten Quartal des Jahres 2024 sanken die Einnahmen der USV-Gruppe um -5,3%.
Atlanta
Nettogewinn mit einem Rückgang von -41,3%
Gram hat den Kauf des Schiffs perfektioniert. Wedellsborg
Mailand
Er wird unter dem Namen "Grene Futura" umbenannt.
Grimaldi tröstt seine Präsenz in China mit dem neuen Sitz in Shanghai
Neapel/Shanghai
Die Büros der Grimaldi Shipping Agency Shanghai werden eröffnet.
Genehmigt die Bilanz 2023 des OMP des Westlichen Ligurs
Genua
Die neue Ausstattung der organischen Pflanze des Instituts sieht 50 Annahmen vor, darunter drei Führungspositionen.
Erste Implantationsanlage für LNG-und GNC-Verteilung an Fahrzeuge im Hafen von La Spezia
La Spezia
Es wurde am Standort Stagnoni installiert.
Vereinbarung zwischen MSC, MSC Foundation und Mercy Ships für den Bau eines neuen Krankenhauses
Genf/Lindale
Morgen in Livorno ein Konval über die Geschichte des Bürgerhafens
Livorno
Es wird über Architektur, den Handel und die Politik zwischen dem 16. und dem 20. Jahrhundert gesprochen werden.
Übereinkommen Schiffseigner-ITS Academy G. Caboto für die Ausbildung in den Bereichen Seeverkehr, Hafer und Logistik
Rom
Im ersten Quartal des Jahres 2024 hat der Hafen von Algeciras 1,2 Millionen Container (+ 8,1%) umgeschlagen.
Algeciras
Der Gesamtverkehr hat sich um +3,3% erhöht.
In den ersten drei Monaten dieses Jahres in Valencia ist der Containerverkehr um +12,1% gestiegen.
Valencia
Im März war der Anstieg um +15,7% gestiegen.
La Spezia und Carrara versuchen, die Glocken zu schlachten und die Zusammenarbeit mit den Häfen Genua und Savona zu fordern.
La Spezia
Sommariva: Es ist notwendig, sich auf dem Markt als koordiniertes System zu präsentieren
Rückgang des Handelsaustauschs zwischen der Schweiz und Italien
Bern
In den ersten drei Monaten des 20. 24-Monats-Rückgang der Schweizer Exporte. Die Einfuhren sind zollfähig
Hafen von Neapel, Aufprall der Schnellfähre Procida-Insel gegen ein Kaider
Neapel
Ungefähr 30 Hefte zwischen den Fahrgästen
Einberufung des MIT am 23. April zu den Hafenarbeitern ex TCT
Taranto
Die Gewerkschaften haben um die Zukunft der 330 Mitglieder gebeten, die in der Taranto Port Workers Agency eingetragen sind.
Der Pier von außerhalb des Hafens von Arbatax ist voll funktionsfähig.
Cagliari
Im August 2020 wurde er durch die Fähre "Bithia" geschnappt.
Der Hafen von Los Angeles schloss das erste Quartal mit einem Wachstum von +29,6% des Containerverkehrs ab.
Los Angeles
Es wird erwartet, dass der positive Trend fortgesetzt wird.
Der Wert der Umsatzerlöse von ABB im ersten Quartal
Zürich
Die neuen Aufträge sind um -5,0% zurückgegangen. Ende Juli wird Rosengren die CEO-Ladung in Wierod verlassen.
Die Krise der Genossenschaft für die Zusammenarbeit der Arbeitnehmer am Porto-und Gewerkschaftshund-inoffiziell den Institutionen und Gewerkschaften
Salerno
USB Mare und Porti, was im Hafen von Salerno vor sich geht, ist das Ergebnis des Drucks der Reeder.
Euronav verkauft seine Unternehmensmanagementgesellschaft in Anglo-Eastern
Antwerpen/Hongkong
Verwaltet die Flotte von Tankschiffen der Antwerpen-Gesellschaft
Genua Industrial Naval hat eine überlebensfähige Kiemunkte von 14.000 t erworben.
Genua
Es kann auch als Wasserbecken für die Schale von Waren bis zu 9,800 Tonnen verwendet werden.
Venice Cold Stores & Logistics erhält den Status eines Steuerlagers für Wein und Schaumwein
Venedig
Erweiterung der Dienstleistungen für Unternehmen im Weinsektor
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genua - ITALIEN
tel.: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
Umsatzsteuernummer: 03532950106
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