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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 OTTOBRE 2019
STUDI E RICERCHE
CI SI ASPETTA CHE LA PERSISTENTE CANCELLAZIONE DI PARTENZE
CONTAINERIZZATE NELLA ROTTA ASIA-EUROPA SOSTENGA LE TARIFFE
La casa di spedizioni statunitense Flexport si aspetta che la
persistente cancellazione delle partenze nei traffici
containerizzati Asia-Europa sostenga le tariffe, mentre la domanda
si riprenderà a dicembre in concomitanza dell'arrivo del
Nuovo Anno Cinese.
Martin Holst-Mikkelsen, direttore senior del trasporto merci
marittimo nella EMEA presso lo spedizioniere digitale, ha dichiarato
a Lloyd's Loading List: "Non abbiamo sperimentato una intensa
alta stagione in vista della Settimana d'Oro in Cina, come previsto
dal mercato in generale.
La domanda resta fiacca, mentre la capacità si è
stabilmente incrementata da un anno all'altro.
Allo scopo di contribuire a bilanciare la domanda e l'offerta ci
sarà un vasto programma di cancellazioni delle partenze da
parte dei vettori nel corso di ottobre e novembre.
Questo contribuirà a sostenere le tariffe ed a rallentare
la loro ulteriore erosione.
Ci si aspetta che la domanda si riprenda a dicembre, in vista
del Nuovo Anno Cinese".
Nel breve termine, la Flexport non si aspetta un forte impatto
diretto dalla guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina riguardo
alla domanda dall'Unione Europea.
Alla domanda in ordine a se la Flexport abbia constatato qualche
recente effetto "preliminare ad una Brexit senza accordo"
in relazione ai traffici di trasporto merci marittimo,
Holst-Mikkelsen afferma: "Un numero sempre maggiore di clienti
sta affrontando le ricadute della Brexit mediante la valutazione e
la delocalizzazione dei propri centri distributivi nel Regno Unito e
la identificazione dei diversi modi per servire il mercato del Regno
Unito da altre parti d'Europa".
Ha poi aggiunto: "Non vediamo al momento un incremento
della domanda nel mercato del Regno Unito".
Riguardo al probabile effetto sui traffici marittimi
dell'entrata in vigore il 1° gennaio prossimo del limite al
contenuto di zolfo del carburante dell'IMO 2020, la Flexport afferma
che c'è "una significativa incertezza" nel mercato
in relazione all'impatto sulle tariffe.
Aggiunge Holst-Mikkelsen: "I vettori inizialmente hanno
provato ad attuare l'IMO 2020 all'inizio del quarto trimestre del
2019.
Esso è stato poi rinviato sino ai primi di dicembre 2019
da un certo numero di vettori ed alcuni hanno persino sospinto
l'attuazione al 1° gennaio del tutto.
"Il mercato determinerà le nuove tariffe nel corso
del prossimo mese di novembre, ma occorrerà che ci sia un
allineamento riguardo all'attuazione ed all'effetto sulle tariffe".
Come riportato da Lloyd's Loading List, nel periodo
precedente alla Settimana d'Oro cinese i vettori sono stati
costretti a far scendere i prezzi al fine di far sì che le
navi salpassero più piene possibile, mentre non si è
riusciti a realizzare la corsa anticipata in vista del periodo di
vacanze.
Come un importante vettore europeo ha detto a Lloyd's List,
"la corsa precedente alla Settimana d'Oro cinese ha dimostrato
di non essere uno spettacolo".
Di conseguenza, le tariffe a pronti, prima che le fabbriche
chiudessero i battenti nell'ultima settimana di settembre, sono
sprofondate al loro livello più basso da maggio nei
principali traffici in uscita dall'Asia.
La ditta di analisi Platt ha commentato che i normali incrementi
tariffari generali che ci si potrebbe aspettare nella parte iniziale
del mese erano stati sostituiti da decrementi tariffari, poiché
i vettori hanno iniziato "a competere per un limitato numero di
carichi in uscita dall'Asia settentrionale".
Nota la Drewry: "La musica d'atmosfera che circonda il
mercato dei contenitori si è deteriorata ulteriormente negli
ultimi tre mesi, spingendo la Drewry a declassare le sue prospettive
in ordine ai risultati produttivi dei porti containerizzati mondiali
per l'anno in corso ed al resto dell'orizzonte quinquennale nella
Container Market Annual Review and Forecast 2019/20,
recentemente pubblicato dalla Drewry Shipping Consultants.
La Drewry adesso si aspetta che i risultati produttivi dei porti
globali aumentino del 2,6% nel 2019, in ribasso rispetto alle
precedenti aspettative del 3%.
Quest'ultimo declassamento fa seguito ad un precedente
abbattimento delle sue aspettative di crescita del 3% a luglio
rispetto alla precedente previsione del 3,9%, dovuto al fatto che le
tensioni commerciali e geopolitiche minacciano un ulteriore
rallentamento della crescita economica globale, nonché alla
regionalizzazione delle filiere distributive della produzione ed
alle preoccupazioni ambientali che aggiungono ulteriore incertezza.
Commentando quest'ultimo declassamento, Simon Heaney, dirigente
senior delle ricerche sui contenitori alla Drewry e redattore del
Container Forecaster, ha affermato: "Il peso dei rischi
che esercitano pressioni sul mercato containerizzato sembra
diventare sempre maggiore di giorno in giorno.
La situazione è stata esacerbata da una serie di nuovi
problemi che oscurano il mercato con ulteriori livelli di
preoccupazione ed incertezza rispetto a quelli esistenti in
precedenza.
"C'è il pericolo che questo flusso di notizie
negative inducano una profezia che si autoavvera, la quale potrebbe
essere in contrasto con la realtà dei fatti.
Le statistiche portuali relative a metà annata sono state
ragionevolmente solide e la domanda dei consumatori è stata
abbastanza resiliente, tutto considerato; ma alcuni indicatori
fondamentali hanno recentemente subito un drastico calo e abbiamo la
sensazione che sia corretto adottare un atteggiamento leggermente
più prudente".
Uno dei maggiori rischi individuati nel rapporto è
l'impatto dell'IMO 2020 sull'offerta di portacontainer, sottolinea
la Drewry, notando: "Non c'è ancora un chiaro
orientamento riguardo a quanti costi aggiuntivi esso farà
ricadere sul settore e i recenti attacchi con i droni agli impianti
petroliferi sauditi hanno intorbidito le acque quando hanno causato
un'impennata dei prezzi del petrolio".
Com'è stato riferito da Lloyd's Loading List, la
Flexport la settimana scorsa ha parlato di uno "stallo dei
volumi" nel TPEB (trasporto merci marittimo transpacifico in
direzione est) a causa di un evento del tipo "cigno nero"
- l'assenza di un'alta stagione - indotta da una spedizione
anticipata stagionale che ha comportato livelli di scorte più
elevate così come una minore domanda nel mercato, con alcune
fonti di approvvigionamento statunitensi dirottate nel sud-est
asiatico.
Jan Hinz, direttore senior della Flexport del trasporto merci
marittimo per gli Stati Uniti, ha dichiarato a Lloyd's Loading
List: "Stiamo assistendo ad uno stallo dei volumi nel
mercato del TPEB con l'offerta che continua a superare la domanda,
mentre la tendenza delle tariffe a pronti del mercato è
quella di restare al di sotto del livello delle tariffe contrattuali
fisse.
I vettori marittimi stanno cercando di equilibrare la domanda e
l'offerta mediante l'annullamento delle partenze al fine di ridurre
la capacità.
Ciò è stato attuato nel periodo delle vacanze
della Settimana d'Oro per contribuire ad evitare un ulteriore
deterioramento delle tariffe a pronti.
Per ottobre ed oltre sono stati annunciati vasti programmi di
annullamento delle partenze".
Alla domanda riguardo all'effetto del contenzioso fra Stati
Uniti e Cina in ordine alle direttrici di traffico fondamentali,
Hinz ha dichiarato: "L'evento da 'cigno nero' di quest'anno per
il TPEB è stata la completa assenza di un'alta stagione.
Ciò si può attribuire alle spedizioni anticipate
all'inizio della stagione e, di conseguenza, al livello delle scorte
più elevato così come ad una minore domanda del
mercato.
Avevamo assistito ad una lenta alta stagione prima del 2018 a
causa del dirottamento dei modelli di approvvigionamento, ma non in
questa misura".
Rispetto alla questione inerente a se la lite sui dazi abbia
comportato effetti sulla strategia logistica dei caricatori o
spedizionieri, Hinz ha suggerito che il trasporto merci aereo ha
assistito al fatto che il quantitativo maggiore di scorte per
"spedizioni anticipate" ha sconfitto le scadenze dei dazi.
Afferma Hinz: "Il 2018 è stato un'annata eccezionale
per il trasporto merci marittimo nel TPEB con una incredibilmente
precoce alta stagione dovuta alle escursioni dei dazi.
La rapida attuazione delle escursioni dei dazi nel 2019 ha reso
impossibile ai caricatori di consentire spedizioni anticipate come
quelle cui abbiamo assistito nel quarto trimestre del 2018.
La spedizione anticipata è meno pronunciata adesso nel
trasporto merci marittimo, ma vi stiamo ancora assistendo nel
trasporto merci per via aerea".
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