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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 30 APRILE 2019
SICUREZZA E PROTEZIONE
LA CAMPAGNA PER UNA MAGGIORE SICUREZZA DEI CONTENITORI DEVE CONCENTRARSI IN PRIMO LUOGO SULLE MERCI PERICOLOSE
I recenti rapporti sugli incendi a bordo di portacontainer si sono ancora una volta concentrati sulle questioni di sicurezza nella filiera distributiva containerizzata correlate allo scorretto trattamento delle merci pericolose.
La nascente campagna Cargo Integrity avviata dall'assicuratore internazionale di trasporti e logistica TT Club ha di conseguenza conseguito un rinnovato impeto.
Il recente incendio a bordo della Yantian Express, i particolari relativi alla decisione definitiva riguardo all'esplosione della MSC Flaminia a luglio del 2012 e le indagini in corso sull'incendio della Maersk Honan stanno attualmente ottenendo i titoli di testa fra le notizie.
Poi recentemente è giunta la notizia che la Grande America ha subito un incendio di contenitori nel Golfo di Biscaglia e di conseguenza è affondata.
Questi pericolosi incidenti non solo frequentemente sono costati vite umane, milioni di dollari in perdite del carico e danni alle navi, ma hanno comportato altresì notevoli ritardi nelle filiere distributive delle merci con la conseguenza di importanti perturbazioni in numerosi settori industriali in questi giorni di "giusto in tempo".
Peraltro, questi incidenti sono soltanto la punta dell'iceberg di una mancata sicurezza.
Prendendo in esame il segmento marittimo della filiera distributiva globale, si stima che un serio incendio su una portacontainer in mare si verifichi in media ogni 60 giorni, per quanto ci siano già stati quattro incidenti di incendi relativi al carico nel 2019.
Inoltre, le registrazioni del TT Club indicano che nell'intero spettro intermodale il 66% degli incidenti correlati ai danni al carico può essere attribuito ad una cattiva prassi nel processo di imballaggio complessivo; non solo nel fissaggio ma anche nell'identificazione, nella dichiarazione, nella documentazione del carico nonché in relazione ad un efficace trasferimento dei dati.
Il costo calcolato di queste richieste di risarcimento nel settore assicurativo dell'aviazione e nel trasporto marittimo oltrepassa i 500 milioni di dollari USA all'anno.
Tutti i tipi di carico possono essere gestiti male, e comunque le derrate pericolose classificate, etichettate, imballate in modo sbagliato o semplicemente identificate in modo impreciso portano in sé il maggior potenziale di rischio di disastro.
La stima del grado di mancanza di conformità alle migliori pratiche a tale riguardo non è semplice.
La ICHCA International, associazione degli operatori di movimentazione dei carichi, ha calcolato che dei 60 milioni di contenitori imballati movimentati ogni anno, il 10% ovvero sei milioni sono dichiarati come merci pericolose.
Le informazioni derivanti dalle ispezioni governative pubblicate (che sono invariabilmente sbilanciati verso i carichi di merci pericolose dichiarati) suggeriscono che il 20% di essi sono imballati male o identificati in modo scorretto.
Ciò si traduce in 1,3 milioni di potenzialmente instabili container di merci pericolose che viaggiano attorno al mondo ogni anno.
Peregrine Storrs-Fox, direttore gestione rischio del TT Club, sottolinea che la portata del rischio è elevata se si prendono in considerazione consegne di merci pericolose non dichiarate o erroneamente dichiarate.
"In questi casi una stima dei volumi è più confusa.
Un'indicazione è stata data mediante il lavoro di un vettore containerizzato, la Hapag-Lloyd, che ha sviluppato un algoritmo per l'analisi delle caratteristiche al fine di cercare un proprio sistema di prenotazione per le potenziali scorrette dichiarazione delle derrate.
I risultati del Cargo Patrol, se estrapolati in relazione ai trasporti di tutte le linee di navigazione, conducono ad una ragionevole stima di oltre 150.000 contenitori instabili nella filiera distributiva ogni anno".
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