Journal indépendant d'économie et de politique des transports
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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 30 APRILE 2019
STUDI E RICERCHE
GLI SPEDIZIONIERI SEGNALANO UNA DOMANDA IN AUMENTO PER GLI SLOT CONTAINERIZZATI DI PROVENIENZA CINESE
Gli spedizionieri segnalano una domanda in aumento per gli slot containerizzati di provenienza cinese ed una fonte prevede che le tariffe di nolo marittimo potrebbero continuare a recuperare terreno nei traffici Asia-Europa durante maggio se i vettori dovessero continuare a razionare la capacità.
Le tariffe di nolo a pronti nei traffici Shanghai-Rotterdam sono aumentate del 2% la settimana scorsa e sono ora più alte del 14% rispetto a un anno fa, secondo l'ultimo World Container Index come elaborato dalla Drewry.
Gli analisti di trasporto marittimo containerizzato contattati da Lloyd's Loading List, sebbene siano esitanti a leggere troppo negli aumenti della settimana scorsa in questa prima fase, convengono sul fatto che ci sia un considerevole quantitativo di dati ora disponibili che suggeriscono che gli elementi fondamentali della domanda relativi a quel traffico potrebbero migliorare.
Come riferisce Lloyd's Loading List, l'attività di esportazione cinese si è risvegliata a marzo, benché anche gli indicatori delle ordinazioni di esportazione della produzione siano notevoli.
E, nella mattinata del 17 aprile, la Cina ha pubblicato una sfilza di dati economici ufficiali positivi.
Essi rivelano che il PIL si è espanso del 6,4% nel primo trimestre, ad un tasso maggiore di quanto la maggior parte degli analisti avesse previsto.
Anche la produzione industriale è balzata in alto dell'8,5% su base annua a marzo - la crescita più rapida da luglio 2014 - e l'investimento in immobilizzi e le vendite al dettaglio si sono impennati.
La Flexport ora si aspetta che i vettori cerchino di mettere in atto il 1° maggio Incrementi Tariffari Generali dato che la domanda di slot si incrementa.
"Stiamo assistendo a settimane da record: un'indicazione che il mercato si sta riprendendo e che si tratti di uno scenario simile alla ripresa della domanda nei traffici Asia-Europa osservato nel corso dello stesso periodo dello scorso anno" afferma Martin Holst-Mikkelsen, direttore trasporto merci marittimo alla Flexport.
La ditta di analisi sul trasporto marittimo containerizzato MSI ha avvisato all'inizio del mese che gli equilibri di mercato nel traffico primario Asia-Europa dovrebbero restare problematici per le linee di navigazione a meno che esse non annullino le partenze in modo massiccio.
E, secondo Holst-Mikkelsen, questo è esattamente ciò che alcuni adesso stanno facendo.
"Stiamo osservando che i vettori bilanciano la propria capacità mediante un maggior numero di annullamenti di partenze" ha dichiarato.
"Questo in parte compensa la nuova capacità introdotta nella direttrice di traffico e contribuisce a porre le basi per le tariffe di mercato complessive.
Ci aspettiamo che le tariffe si riprendano ulteriormente a maggio man mano che la domanda si riprende del tutto e che un certo numero di navi va in cantiere per l'installazione degli scrubber in vista dell'approssimarsi dell'IMO 2020".
L'analisi della MSI conclude che la capacità in direzione ovest da giugno ad agosto nel traffico Asia-Europa dovrebbe complessivamente ammontare a circa 5,2 milioni di TEU, mentre la domanda dovrebbe crescere del 5% se il settore del trasporto marittimo containerizzato dovesse conseguire un fattore di carico aggregato dell'85%.
Secondo uno spedizioniere digitale di rilievo ci sono adesso molteplici indicatori che suggeriscono che la domanda in quel traffico potrebbe incrementarsi nei mesi a venire.
Iván Tintoré, amministratore delegato e cofondatore dello spedizioniere digitale iContainers, ha dichiarato a Lloyd's Loading List che l'aumento a breve termine delle tariffe di nolo marittimo nella direttrice Cina-Europa ed i segnali di miglioramento dell'attività di esportazione della Cina sono state supportate da elementi fondamentali a lungo termine.
"Ci aspettiamo di assistere ad un ulteriore aumento della domanda e delle ricerche in ordine alla tratta Cina-Unione Europea" ha detto.
"L'Unione Europea è il maggiore partner commerciale della Cina mentre la Cina è il secondo partner commerciale dell'Unione Europea dopo gli Stati Uniti.
In seguito alla crescita economica ed all'espansione della classe media della Cina, abbiamo assistito al conseguente incremento sia delle importazioni - +27,4% - che delle esportazioni - +30,5% - fra la Cina e l'Unione Europea negli ultimi cinque anni.
Un altro importante fattore è lo sviluppo del commercio elettronico che spinge centinaia di nuove e piccole aziende sia in Cina che nell'Unione Europea.
Di conseguenza, le imprese commerciali non dipendono più da importanti distributori locali e sono adesso in grado di procurare volumi minori direttamente presso fornitori all'estero".
A livello regionale, a suo dire i paesi dell'Asia del Pacifico - ed in particolare la Cina - ora rappresentano anche il motore delle vendite online di tutto il mondo.
"Le vendite del commercio elettronico cinese sono cresciute di più del 30% nel primo trimestre del 2019 sino a raggiungere i 1.989 trilioni di dollari USA" afferma.
"Ma allo stesso tempo la penetrazione in internet della Cina è ancora ad un basso 55% dal momento che la maggior parte della sua popolazione è ubicata in zone rurali.
Questo manifesta un enorme potenziale di crescita per i giganti cinesi del commercio elettronico che apriranno le porte a nuove entrate per i fornitori e dettaglianti cinesi, incrementando i loro investimenti all'estero e l'espansione nei mercati europei.
Questa espansione delle vendite elettroniche presuppone la necessità di soluzioni di trasporto marittimo".
Tintoré afferma inoltre che le nuove tecnologie stanno ora trasformando il trasporto marittimo, assicurando ai soggetti indipendenti soluzioni logistiche istantanee e competitive attraverso, ad esempio, la Alibaba Logistics.
"Un'occhiata ai nostri dati interni della iContainers mettendo a confronto marzo 2018 con marzo 2019 mostra un incremento del 30% delle ricerche da parte delle imprese cinesi ed un incremento del 17% delle ricerche con origine in Cina e destinazione nei principali porti dell'Unione Europea" ha aggiunto.
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