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Nei primi nove mesi dell'anno il traffico merci nel porto di Trieste è calato del 7,33%
Forti riduzioni nel settore industriale. Aumentati (+9,14%) i container calcolati in teu
20 ottobre 1999
Il porto di Trieste, il cui traffico complessivo annuale è sul livello di quello di Genova, nei primi nove mesi di quest'anno ha totalizzato 29,6 milioni di tonnellate di merce allo sbarco e 3,7 milioni all'imbarco, per un totale di 33,3 milioni, con un calo del 7,33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Hanno subito forti riduzioni i traffici alla Ferriera e allo scalo legnami, oltre all'oleodotto SIOT che attraverso Vienna - Schwechat convoglia petrolio fino a Ingolstad, mentre l'incremento maggiore è stato realizzato alla stazione marittima.. Cereali e semi oleosi e legnami sono le categorie che hanno fatto segnare i maggiori incrementi (+75,8 e +27,7%), mentre forti diminuzioni si sono avute nei minerali (-62,5%) e nei bunkeraggi e provviste di bordo (-26,2%). Scendendo dalle categorie di merci ai gruppi merceologici, da notare il forte incremento delle materie vegetali (+137,2%) e dei medicinali (+102.9%).
I container movimentati sono stati 138.069 teu (+9,14% rispetto al 1998), di cui 58.654 allo sbarco e 79.415 all'imbarco, con incrementi percentuali significativi per America Settentrionale e Messico (+125,27) e Golfo Arabico (+105,11).
Elevato l'incremento del numero di veicoli industriali (+201%) e del numero di passeggeri (+320,88%).
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Il porto di Trieste, il cui traffico complessivo annuale è sul livello di quello di Genova, nei primi nove mesi di quest'anno ha totalizzato 29,6 milioni di tonnellate di merce allo sbarco e 3,7 milioni all'imbarco, per un totale di 33,3 milioni, con un calo del 7,33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Hanno subito forti riduzioni i traffici alla Ferriera e allo scalo legnami, oltre all'oleodotto SIOT che attraverso Vienna - Schwechat convoglia petrolio fino a Ingolstad, mentre l'incremento maggiore è stato realizzato alla stazione marittima.. Cereali e semi oleosi e legnami sono le categorie che hanno fatto segnare i maggiori incrementi (+75,8 e +27,7%), mentre forti diminuzioni si sono avute nei minerali (-62,5%) e nei bunkeraggi e provviste di bordo (-26,2%). Scendendo dalle categorie di merci ai gruppi merceologici, da notare il forte incremento delle materie vegetali (+137,2%) e dei medicinali (+102.9%). 
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