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Mitteilungen
TRASPORTO INTERMODALE
Come cambia l'ICF
La Intercontainer Interfrigo attualmente
commercializza scali presso 1.600 terminali. Vista da un'altra
prospettiva, la ICF offre 7.600 connessioni tra terminals. Gran
parte di questo traffico, tuttavia, è concentrato su 500
connessioni e 90 terminali.
Nel 1995, le attività della
società costituivano una quota del 45% del mercato del
trasporto combinato internazionale nell'ambito dell'Unione Europea.
Tuttavia, non ci si aspetta che le cifre del 1996 raggiungano
tale livello. L'ambiente ferroviario europeo al momento sta attraversando
una fase di cambiamenti notevoli e la società ha dovuto
concentrarsi sia sui costi sia su una strategia di marketing trasparente
nel tentativo di tenersi stretta la propria quota di mercato.
Il risultato è stato il programma
della società denominato "Obiettivo 1998". Il
piano mira a confermare la posizione dell'ICF quale società-guida
nella multi-rete del Trasporto Combinato ed a migliorare la definizione
della propria base clientelare.
Tra le iniziative previste nell'"Obiettivo
1998" possono elencarsi:
- Terminali diffusi in tutta Europa
- Sistema di rilevamento di contenitori e vagoni
- Piano di fattibilità Tecnologie Informatiche
- Flusso documentazione verso un unico documento di trasporto
- Valutazione dell'organizzazione esterna, nel cui
contesto l'obiettivo a medio termine è quello di decentrare
le operazioni dove possibile
- Nuova Struttura Organizzativa
- Piano di Sviluppo Frigo 2000
La ICF spera di migliorare la produttività/vendite
per addetto dall'attuale 1 milione di ECU ad 1,3 milioni di ECU
nel 1998. Unitamente all'incremento della produttività
di vendita, la società intende inoltre conseguire il risultato
di 60.000 carri caricati/km all'anno nel 1998, il che rappresenta
un incremento rispetto alle 51.000 unità del 1995.
In seguito ai miglioramenti della
produttività, ci si aspetta che il fatturato aumenti di
più del 5% all'anno, con un incremento dei volumi relativi
al trasporto combinato previsto nell'ordine dell'8%.
Parte del programma consiste nella
redistribuzione del personale dai servizi al mercato. Nel 1995,
il 48% del personale dell'ICF era impegnato nella commercializzazione
del prodotto. Per il 1998, ci si propone di incrementare tale
percentuale fino al 64%; si tratta di trasferire tale personale
per lo più dalla divisione servizi della società,
la cui forza-lavoro nel 1998 consisterà nel 30% del totale,
rispetto al 42% del 1995.
Niente porta a porta
A gennaio, la società ha riorganizzato
la propria struttura in quattro settori di attività: marketing,
vendite ed operazioni, servizi operativi in trasporto combinato
e servizi centrali. Nell'ambito di ciascun settore vi saranno
gruppi adibiti allo sviluppo di un'area specifica. La riorganizzazione
in questione agevola i miglioramenti alle priorità di servizi;
in cima vi saranno vendite, organizzazione e sistemi; seguono
i carri, le operazioni terminalistiche, la raccolta e consegna.
A differenza di alcuni dei suoi nuovi concorrenti, la ICF non
intende dare il via ad un servizio porta a porta; si concentrerà,
invece, sui tradizionali clienti ICF, quali rivenditori e compagnie
di navigazione. Laddove la società ravvisi una nuova opportunità,
cercherà un rivenditore con cui collaborare.
A detta di Uls Müller, il Piano
Attività 1998 metterà l'ICF in grado di conservare
concentrazione e dinamismo in futuro, consentendole di consolidare
la propria rete attuale e di cercare nuove opportunità.
Secondo la società, il 1995
è stato un anno deludente, a causa dello sciopero della
SNCF (Ferrovie Francesi) e della perdita di importanti flussi
di traffico derivante dal ribasso dell'economia. Tuttavia, la
combinazione tra il taglio dei costi e l'investimento in nuovi
treni-blocco diretti ad alta capacità e l'incremento delle
associazioni al fine di portare il prodotto a più stretto
contatto del mercato ha comportato per l'ICF una previsione in
ordine ai profitti pari a 2-3 milioni di ECU rispetto ad un fatturato
di 400 milioni di ECU.
Sul fronte del freddo
Nel contesto dell'"Obiettivo
1998", l'unità operativa Frigo della ICF viene ridefinita
come un fornitore di nicchia separato, destinato a concentrarsi
sullo sviluppo dei seguenti mercati:
- Traffico Banane - La Interfrigo attualmente
offre un servizio denominato Banana Express, con origine ad Anversa
e Zeebrugge, il quale serve 30 stazioni in Germania. Tra gli altri
servizi relativi alle banane vi sono il "Servizio Ovoce"
tra quattro porti del mare del Nord - Zeebrugge, Anversa, Bremerhaven-Kaiserhafen
ed Amburgo (Süd) - e le Repubbliche Ceca e Slovacca. Le altre
derrate trasportate sotto il marchio Interfrigo comprendono i
prodotti surgelati, alimentari vari e verdure fresche.
- Traffico C.S.I. - La ICF sta sviluppando un traffico
di agrumi, nel cui ambito sono compresi servizi alla volta della
C.S.I., laddove essa spera di ottenere un incremento nell'ordine
del 33%, sebbene nel corso del 1995 sia stato perso del traffico
dalla Grecia alla C.S.I. in favore del trasporto marittimo. La
Interfrigo, tuttavia, ha sviluppato un nuovo servizio, costituito
da veicoli isolati, da Perpignano a Brest (in Polonia) che ha
avuto inizio nello scorso autunno.
- Si spera che altro traffico trasportato da Interfrigo,
relativo a venditori all'ingrosso, possa far registrare un aumento
fino all'8%.
Il settore Frigo ha senza dubbio il
potenziale atto ad incrementare la propria quota di mercato, che
attualmente è ferma ad appena il 4,7% (il settore Strada
ha il 95,3%). I risultati dello scorso anno nel settore Frigo
hanno subito le conseguenze dei cattivi raccolti delle pesche
e dell'uva in Italia, del calo del traffico interno tedesco di
banane e pesce e della perdita delle consegne di agrumi spedite
dalla Grecia alla volta della C.S.I. La Interfrigo ha fatto registrare
nel 1995 un calo dell'11,5% in termini di consegne di vagoni carichi
a temperatura controllata.
Le stime per il 1996 mostrano che
le merci trasportate sotto il marchio Interfrigo si sono "stabilizzate",
sia pure con una ulteriore diminuzione dello 0,3% nel volume complessivo
di merci trasportate. I vagoni Interfrigo hanno fatto registrare
un incremento dello 0,5% mentre l'Interfrigo Transport è
aumentato dello 0,2%. Il traffico di banane dovrebbe aumentare
dal canto suo del 10%.
Carri sul ghiaccio
In seguito alla politica di Interfrigo
di rendersi indipendente per quanto riguarda i carri ferroviari,
la società ha investito in carri per mega swap bodies ed
in carri isolati, con l'obiettivo di incrementare la capacità
in termini di consegne di banane. Il carro isolato per trasporto
banane WAI 28B è una unità isolata a due assi dotato
di impianto di condizionamento sotto il pavimento ed una lunghezza
complessiva - respingenti compresi - pari a 16,5 metri, mentre
l'interasse è di 10 metri. La sua altezza totale ammonta
a 3,8 metri, mentre l'altezza al pavimento è di 1,25 metri.
Con una superficie del pavimento pari a 35,4 m2 ed un volume di
84,8 m3 i nuovi carri dispongono di una capacità superiore
del 33%, il che comporta un aumento della capacità di carico
sino a 35 pallets da 80x120 cm, oppure 26 pallets da 108x120 cm.
I carri attualmente vengono utilizzati nei servizi dai porti settentrionali
di Anversa, Bremerhaven ed Amburgo alla volta di varie località
tedesche nonché di uno dei principali distributori svizzeri,
la Coop Svizzera, che recentemente ha aperto un nuovo impianto
per la maturazione delle banane a Kaiseraugst, nei pressi di Basilea,
con una capacità annuale di 25.000 tonnellate di banane.
La ICF ha inoltre ordinato 180 nuovi carri per il trasporto di
mega swap bodies. I nuovi carri offriranno il 30% di capacità
in più rispetto ai loro predecessori e verranno utilizzati
per il trasporto di parti di automobili, sebbene tali unità
possano essere adoperate - com'è naturale - per altre consegne.
Gli swap bodies giganti non possono
essere spediti attraverso alcune delle principali tratte europee
a causa di limitazioni sui carichi. Ciò ha costretto la
ICF a sviluppare il carro ICF Mega300 in collaborazione con la
AAE (Ahaus Alstätter Railway). Questa unità si basa
sul carro multiruolo ICF che viene utilizzato nel traffico attraverso
il Tunnel della Manica. L'unità dispone di una superficie
di carico più bassa di 12 cm: quindi, alta appena 82 cm
rispetto al binario. Il Mega300 è lungo 36,5 metri e consiste
di due piattaforme agganciate in permanenza, ciascuna delle quali
ha due carrelli, per un totale di otto assi per ogni carro. Queste
ultime sono in grado di trasportare quattro mega swap bodies ciascuna
di lunghezza pari a 782 cm, altezza interna di 300 cm e peso lordo
massimo di 167 tonnellate, oppure due mega swap bodies ciascuna
di lunghezza pari a 1360 cm, altezza interna di 300 cm ed un peso
lordo massimo di 34 tonnellate. La società spera, entro
la fine del 1997, di poter avere in servizio 100 carri Mega300,
mentre entro il 1998 tutti e 180 verranno noleggiati dalla AAE.
Inoltre, la ICF ha in programma di aggiungere al proprio parco
ulteriori 80 carri Mega300 nel 1998 per il trasporto di swap bodies
giganti, idonei al maggiore scartamento adottato nella penisola
iberica.
(da: Intermodal Shipper, marzo 1997)