
Ieri il commissario straordinario dell'Autorità di
Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Matteo Paroli, a
seguito del parere positivo della Commissione Consultiva dell'ente,
ha sottoscritto la delibera che autorizza il differimento tecnico
del termine di scadenza dell'atto provvisorio a favore della società
Spinelli Srl per le aree demaniali del Genoa Port Terminal nel porto
di Genova che avrà una durata di tre mesi fino al prossimo 30
settembre. L'ente portuale ha specificato che questo intervento «si
rende necessario per garantire la continuità operativa e
amministrativa delle aree portuali, in un momento di transizione e
di attesa delle future determinazioni dell'ente e dei ricorsi
presentati dinanzi al Consiglio di Stato e alla Corte di Cassazione,
promossi dall'Autorità di Sistema Portuale e dal
concessionario stesso. Come già avvenuto in precedenza - ha
precisato l'AdSP - questa nuova misura prevede l'introduzione di
vincoli specifici sull'uso delle aree, destinate principalmente ad
attività di traffici non containerizzati. Tale scelta
risponde alla pronuncia del Consiglio di Stato e mira a tutelare la
continuità e lo sviluppo dei traffici portuali,
salvaguardando l'operatività delle aree demaniali e il
mantenimento dell'occupazione».
Apprendendo della proroga di tre mesi concessa al gruppo
Spinelli, Mauro Scognamillo, segretario generale di Fit Cisl
Liguria, ha sottolineato che la proroga costituisce «un
passaggio importante ma non risolutivo: questi tre mesi devono
servire a trovare una soluzione definitiva e dare certezze e
garanzie alle centinaia di lavoratori che attualmente vivono
legittimamente con la preoccupazione di non conoscere cosa potrebbe
accadere dal primo di ottobre. Bene la boccata di ossigeno della
proroga - ha affermato Scognamillo - ma ora bisogna scrivere la
parola fine garantendo continuità lavorativa e l'assoluta
tutela occupazionale».
Ieri il commissario Paroli ha adottato un altro atto interinale
riguardante la concessione Fo.Re. S.T. Spa a Genova, a favore del
gruppo Campostano, per una durata di tre mesi. Anche in questo caso,
il parere espresso dalla Commissione Consultiva è stato
unanime e positivo. L'ente ha evidenziato che anche «questa
decisione si inserisce nel quadro di un'attenta gestione delle
risorse e delle concessioni portuali, con l'obiettivo di garantire
continuità e sviluppo occupazionale».
Infine, dopo il parere favorevole della Commissione Consultiva
di Savona, è stato deliberato il rilascio di una concessione
demaniale marittima alla società GNL MED Srl a condizione che
il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica approvi il
progetto di realizzazione del deposito di gas naturale liquefatto
con riserva di eventuale rivalutazione nel caso in cui il progetto
dovesse essere approvato con prescrizioni tali da impattare sui
profili di competenza. «Questa deliberazione - ha spiegato
Paroli - è un segnale di attenzione dell'AdSP verso un
sistema di approvvigionamento più green non solo per la parte
marittima, in quanto il naviglio necessita sempre più
frequentemente di carburanti green, ma anche per la parte terrestre
con un minore impatto ambientale sui territori da parte delle
attività portuali. Il GNL è un carburante che ha
emissioni bassissime se non azzerate di micropolveri PM5 e PM 10 con
una impronta di ossidi di zolfo quasi assente. Si tratta, quindi, di
un passaggio assolutamente migliorativo dal punto di vista della
sostenibilità ambientale. È importante essere tra i
primi porti in grado di fornire questo tipo di carburante alle navi
che sempre più spesso sono dotate della doppia capacità
di combustione perché questo significa credere veramente
nello sviluppo verde dei trasporti marittimi e contemporaneamente
diventare attrattivi in termini di nuovi scali».
Nel corso delle riunioni delle due Commissioni Consultive il
commissario Paroli ha sottolineato che le delibere che ha siglato
ieri non costituiscono un suo atto d'imperio: «il mio impegno
oggi - ha chiarito - è definire subito gli atti conseguenti
al fine di assicurare la continuità operativa e
amministrativa nei porti del sistema ligure, evitando interruzioni
nelle attività portuali. L'adozione di tali atti
amministrativi rappresenta una necessità prioritaria e
urgente, dettata da fattori sociali ed economici di grande rilievo,
che non riflette valutazioni personali o di singoli organi, essendo
assunti a valle di valutazioni poste in essere con i dirigenti
competenti, i responsabili dei procedimenti e con il segretario
generale nonché, ove competenti, delle Commissioni
Consultive. L'assunzione di un atto amministrativo - ha evidenziato
Paroli - non è mai espressione delle valutazioni e della
volontà di una singola persona, neppure se questa è
coincidente con un organo straordinario come un commissario
straordinario governativo. La responsabilità finale dell'atto
poi, come è ovvio che sia, ricade sull'organo deliberante.
Nessuno nella pubblica amministrazione può essere definito
plenipotenziario, ma in situazioni particolari e delicate esistono
necessità amministrative che devono essere considerate
prioritarie e urgenti, perché da esse dipendono fattori
sociali ed economici fondamentali».